(Definizioni basate sulla Teoria di Dow):
- Major Trend (Grafico Settimanale): Rialzo
- Intermediate Trend (Grafico Giornaliero): Rialzo
- Minor Trend (Grafico Orario): Assente (movimento laterale)
profste MPA (Morning Pivot Area) = 43245 - 43055
Orientamento alla Chiusura: Rialzista (chiusura sopra la profste MPA)
Per riferire i livelli della presente analisi, dedicata al future, all'indice S&P MIB cash fare riferimento alla differenza tra le quotazioni (premio o sconto) reperibile sul sito di Borsa Italiana.
SITUAZIONE ALLA CHIUSURA.
Iniziamo ad analizzare bene ciò che è accaduto nel pomeriggio. Alle 14:33, sui dati macro, si è innescata una decisa positività, che ha proseguito e accelerato quella che fin dall'apertura aveva caratterizzato il recupero attuato rispetto all'iniziale gap ribassista.
La positività si è avuta su tutti i mercati, il future S&P MIB, ha mostrato un'aberrazione, di cui vi ho parlato nell'aggiornamento pomeridiano, che ha prodotto lo spike che mostro sul grafico a 120 minuti e una falsa rottura della broadening formation che fa il paio con quella al ribasso avvenuta venerdì e conferma ulteriormente la stessa formazione è il suo significato: l'indecisione che domina i mercati. A tal fine ho classificato il trend orario come assente, dato che la congestione/trading range/broadening formation rende superfluo cercare di interpretare la direzione del trend che è assente.
La seduta si è poi conclusa con un proseguimento dei rialzi, che ha portato ad una forte chiusura, anche se sempre entro i limiti della congestione. Quindi, anche se resta innegabile la positività, nessun segnale può essere tratto su un'eventuale direzione di uscita dalla stessa.
PREVISIONE APERTURA.
Dopo la nostra close, avvenuta in corrispondenza dei massimi di seduta, raggiunti dagli indici USA e futures Eurex, è iniziato un profondo ritracciamento che ha portato ad un discesa che, nel caso del Nasdaq (che sta da tempo sottoperformando gli altri) ha riportato l'indice al di sotto del livello dove si trovava prima dello spike delle 14:33 di ieri, mentre per gli altri la discesa si è fermata prima del ritracciamento dell'intero impulso.
Resta il fatto che il comportamento assolutamente imprevedibile e talvolta estremo nei due sensi dei mercati in questi giorni rende la cautela d'obbligo.
I mercati asiatici, dopo una prima fase in negativo hanno moderatamente recuperato nel corso della seduta riguadagnando il territorio positivo anche se moderatamente e al momento si trovano a cavallo della parità.
Similmente i futures Eurex hanno aperto in moderato rialzo, anche se ben al di sotto dei livelli occupati in corrispondenza della nostra close, cosa che porta a ritenere probabile un'apertura in negativo, per scontare la discesa subita dai mercati dopo la nostra chiusura.
MARKET FOCUS.
Teniamo assolutamente presente la situazione di incertezza e le conseguenze, che abbiamo visto possono essere molto rischiose per chi pretendesse di fare previsioni e assumere posizioni in anticipo, finendo vittima dei bruschi movimenti del mercato entro i limiti di questo range, che continua ad allargarsi e misura ormai più di 1000 (mille!) punti.
Esercitiamo la pazienza unità alla massima apertura e oggettività nell'interpretare i mercati. Certo è difficile non farsi prendere dall'euforia in giornate come quella di ieri o lasciarsi influenzare dalla negatività quando si assistono a discese come quella di venerdì, ma lo ricordo ancora, il comportamento è tipico dei trading range e dei momenti di indecisione. E' necessario quindi esercitare il massimo autocontrollo e attendere sempre conferme, allargare i timeframe per tagliare fuori tutto il rumore e le mosse false che si susseguono in queste sedute. Anch'io, avrete notato, mi sono spostato sul 120 minuti, laddove normalmente seguo i mercati in intraday sul 60 minuti, e ho rinunciato alla pretesa di dare una direzione allo stesso trend orario, che in questo periodo manca del tutto.