29 settembre, 2007

Market Profile. Analisi 29 Settembre 2007

Eccoci giunti all'appuntamento settimanale, iniziato sabato scorso, con l'analisi approfondita della settimana borsistica appena conclusa dedicata al Market Profile utilizzato in una prospettiva che permetta di godere dei vantaggi forniti da questa tecnica pur senza averla studiata e approfondita. Cercherò insomma di proporvi un'analisi che senza sforzo permetta a chiunque di cogliere la profondità di visione che questo strumento consente, unendone i vantaggi offerti all'analisi tecnica tradizionale. Come al solito i vostri commenti, soprattutto in questa fase sperimentale sono benvenuti e potete utilizzare l'apposito spazio sul sito o direttamente l'email (profste chiocciola gmail punto com).

Iniziamo con un primo grafico, che mostra la situazione attuale in modo molto chiaro.



Si tratta del grafico giornaliero dell'S&P 500 (ES), in particolare ho postato la sessione globex del contratto future scadenza dicembre 2007.

Come si osserva chiaramente, dopo il forte impulso al rialzo fornito dall'annuncio del ribasso dei tassi da parte della fed, rappresentato dalla candela verde più grande seguita da un picco registrato il giorno dopo (il 19 settembre), che tuttora resta inviolato su quest'indice, che consideriamo il più rappresentativo tra gli indici azionari. Dopo tale picco si è avuta un'azione di consolidamento e ricerca di un equilibrio, consistente in quella serie di candele che hanno range estremamente limitato e questo movimento laterale ha disegnato un'area di congestione ben delimitata sopra dal massimo post fed e dall'impulso al rialzo sotto, che hanno agito come aree di resistenza e supporto.

Fa eccezione il Nasdaq 100 (NQ) che ha già raggiunto superato i massimi di luglio. A tal fine giova ricordare come tutta la fase di recupero iniziata dal 16 agosto scorso è stata in qualche modo guidata dal Nasdaq, che ha sempre sovraperformato gli altri indici azionari da noi considerati.

Veniamo ora ad una rappresentazione grafica del Market Profile nelle ultime tre sedute, sempre con riferimento all' S&P 500 (ES), limitando però la visione alla sola sessione diurna (pit session), che è quella che meglio consente di sfruttare le potenzialità offerte dal Market Profile.



Riporto questo grafico per attrarre la vostra attenzione su un concetto importantissimo di tutta la teoria del Market Profile, quella di area del valore (Value Area) che sappiamo rappresentare l'elemento più importante da osservare, rispetto ai prezzi. Ad esempio, può accadere che i prezzi si muovano in una direzione e il valore non li segua, non confermando così la dinamica mostrata dai soli prezzi. Di questo importante concetto presentato diffusamente nell'analisi di venerdì mattina, con riferimento alla dinamica mostrata dal nostro indice S&P MIB nella giornata di giovedì. Analisi che vi pregherei di rileggere, se non lo avete già fatto, poiché contiene molti elementi che considero importanti ai fini della comprensione dei concetti del Market Profile sempre presentati in modo semplificato e accessibile da tutti.

Ripropongo oggi il profilo delle ultime sedute dell' S&P 500 perché la dinamica della giornata di venerdì ha riproposto molti dei temi che il nostro indice di Piazza Affari aveva anticipato giovedì. A tal fine, stupisce ancora una volta osservare come il nostro, spesso ingiustamente criticato, S&P MIB mostri una sempre più frequente capacità di anticipare le tendenze dei mercati finanziari globali. Per questo consiglio a tutti di includere quest'indice nelle proprie analisi, anche se ci si dedica ad altri strumenti, come le azioni o altri contratti future che hanno come sottostanti altri indici più blasonati.

Come si vede in figura, la variazione percentuale per la giornata di venerdì dell'S&P 500 mostra un -0,39%, valore ieri sera riproposto da giornali e tv, che parlavano di un ribasso di Wall Street. Noi però sappiamo che non dobbiamo guardare le variazioni percentuali, perché sono quanto di più fuorviante possa esserci per i nostri giudizi. Se a questo aggiungiamo il potere di analisi che ci fornisce il Market Profile, riusciremo a dotarci di una capacità di giudizio realmente oggettiva e approfondita. Come potete osservare l'area del valore è ieri rimasta pressoché invariata, se confrontata con la dinamica dei prezzi al ribasso. Si osserva infatti come la Value Area (barra verticale rossa) di venerdì sia quasi del tutto sovrapposta quella di giovedì, con una sola parte eccedente al ribasso, ma con il POC (Point Of Control) sostanzialmente invariato (frecceta rossa interna alla Value Area). Inoltre, la chiusura (freccetta blu) estremamente equilibrata e vicinissima allo stesso POC che porta la conclusione che la giornata di ieri sia stata in realtà una seduta di transizione e di ulteriore consolidamento, all'interno dell'area di concessione di cui abbiamo parlato poco sopra.

I motivi alla base di questa ricerca di equilibrio da parte dei mercati azionari, i grafici e i concetti esposti sorpa possono essere facilmente riferibili alla gran parte degli indici che seguiamo, sono a mio avviso da ricercare negli effetti dell'azione di sostegno dei mercati operata dalle banche centrali fin dai primi segnali mostrati dall'emergere della crisi creditizia, che tuttora è in corso. Ho già ripetuto varie volte come io ritenga che al ribasso ci siano dei limiti dettati dalla consapevolezza che le autorità monetarie interverranno ogni volta che lo stesso assumerà dimensioni ritenute preoccupanti, mentre al rialzo il freno è costituito proprio dal fatto che gli investitori istituzionali sono ben a conoscenza dell'entità della crisi in corso e del fatto che sia tutt'altro che esaurita. D'altronde, avvicinandosi alla fine dell'anno e quindi al periodo dei bonus, calcolati sulle performance annuali, risulta probabile (anche se non certo) che gli indici statunitensi arrivino a testare i massimi di luglio, già superati dal Nasdaq e con il Dow Jones a soli 105 punti da quei magici 14.000, che in questo momento attraggono l'attenzione di tutti.

Veniamo ora ad un'analisi della dinamica del nostro indice e future S&P MIB, iniziammo con una visione di insieme dei profili, a partire dal rialzo causato dal ribasso dei tassi della fed, che sul nostro indice è visibile con il gap al rialzo del 19 settembre scorso, tuttora aperto.


La sequenza dei profili proposta, mostra chiaramente la tendenza al consolidamento e alla creazione di un trading range ben delimitato, con le aree del valore che si sono sempre posizionate al di sopra dei 40.000, escludendo la seduta del 25 settembre, che visto il tentativo di chiusura del gap respinto violentemente sui 39.700 e che il giorno dopo ha riportato il valore al di sopra dei fatidici 40.000. Anche il tentativo al ribasso di ieri mattina, apparso molto deciso specialmente in una prima fase e poi sfociato in un recupero pomeridiano altrettanto deciso che riportato il mercato sopra gli stessi 40.000.

Vediamo in particolare il profilo delle ultime sedute, sempre con riferimento al nostro indice e future SPMIB:


Si osserva chiaramente come se da un lato l'area del valore di ieri è risultata più in basso di quella di giovedì, dall'altro l'attacco ribassista della mattinata non è riuscita a portarla al di sotto dei 40.000 e nemmeno al di sotto il livello di quella del 25 settembre, che tuttora resta il più forte attacco al ribasso cui abbiamo assistito. Guardando al profilo di venerdì 28 si osserva chiaramente come la coda disegnata in marrone nella parte bassa la rappresenti una respinta da parte dei partecipanti al mercato di quei livelli di prezzo, considerati troppo bassi. Su quei livelli infatti c'è stata una massiccia entrata in campo dei compratori che hanno percepito i prezzi essere più bassi del valore, quindi per loro convenienti portando ad una massiccia reazione al rialzo, che ha riportato i prezzi sopra 40.000. La dinamica mostrata è assolutamente coerente con quella descritta nell'analisi di venerdì mattina, con riferimento alla giornata di giovedì.

In sintesi, i mercati azionari rimangono in uno stato di consolidamento, in attesa di elementi che potranno portare al di fuori dell'area di congestione ben descritta all'inizio di questo articolo. Vedremo settimana prossima se e come questo avverrà, a livello grafico abbiamo dei riferimenti precisi che ci consentiranno di giudicare il giorno per giorno la dinamica in atto, cercherò nelle mie analisi quotidiane di continuare ad introdurre utilizzare in modo semplice i riferimenti al Market Profile, che aiutano notevolmente nella decodifica della dinamica proposta dai mercati.

28 settembre, 2007

Analisi Operativa Futures Globale - 28 Settembre 2007

Vorrei incentrare l'analisi odierna tentando di decifrare gli accadimenti della seduta di ieri, che a mio avviso offerto diversi spunti di riflessione estremamente interessanti, utilizzando i concetti del Market Profile. A proposito vi ricordo l'appuntamento con l'analisi settimanale, che sperimentalmente sto pubblicando il sabato incentrandola completamente su questi concetti, che cerco di tenere su un livello accessibile e facilmente comprensibile.

Concentriamoci sulla seduta di ieri di piazza affari, dato che offre utili elementi che possono far comprendere a pieno l'utilità del Market Profile che vedete riportato in figura con riferimento alle ultime tra sedute.

Il nostro indice e future S&P MIB (fib) ha concluso la giornata in sostanziale parità, evidenziata anche dalla chiusura avvenuta esattamente su quei 40.245, dove aveva chiuso anche giovedì pomeriggio. Il trend intraday è stato interamente al ribasso come risulta chiaramente dal grafico orario, il gap rialzista con cui si è aperta la giornata è stato chiuso nel pomeriggio dopo che aveva resistito strenuamente agli attacchi ribassisti. I segnali molteplici che ci provengono da una seduta come quella di ieri possono essere meglio interpretati analizzando il Market Profile (sul sito trovate tutte le informazioni necessarie per approfondire questo argomento e comprendere, con poco sforzo, i termini utilizzati).

Iniziando ad osservare l'area del valore (Value Area), sempre con riferimento al nostro fib, si nota come la giornata sia riuscita a portare lievemente più in alto la stessa e con lei il Point of Control (POC). Quindi a fronte di una sostanziale parità a livello di variazione percentuale di un trend decrescente intraday, c'è stato un innalzamento del valore. Comprenderete come tutto ciò sia difficilmente osservabile senza ricorrere a questo strumento, che io ritengo indispensabile. Altro elemento fondamentale si può desumere dalla forma del profilo di ieri, che mostra chiaramente come la dinamica della giornata sia quella di una classica long liquidation.

Quella che viene definita come long liquidation è una giornata dove c'è appunto una liquidazione di posizioni al rialzo, da parte di trader di breve periodo, che causano il ribasso osservato a partire dalla mattinata. Via via che i prezzi scendono e arrivano su livelli considerati interessanti per gli investitori di più lungo periodo, si osserva la loro entrata nel mercato, che sostituiscono quindi gli investitori rialzisti di breve periodo, instaurando posizioni sempre al rialzo di più lungo periodo. Questo processo è osservabile grazie al fatto che, malgrado il trend intraday al ribasso il valore è stato ieri portato lievemente più in alto. Inoltre, la parte bassa del profilo di ieri è più larga di quella alta, a dimostrare il fatto che i prezzi più bassi anziché attrarre nuovi venditori, hanno attratto nuovi compratori. I nuovi venditori avrebbero infatti portato i prezzi ancora più in basso e impedito al profilo di ieri di allargarsi, mantenendo una forma snella e allungata, come avviene nelle giornate definite trend day.

Ecco quindi che alla luce di queste considerazioni, la giornata tenutasi ieri a Milano assume una luce completamente nuova e difficilmente determinabile guardando alla sola dinamica dei prezzi. In tal senso, non stupisce che il Market Profile sia scarsamente diffuso e utilizzato ai trader non professionisti, mentre è considerato uno strumento indispensabile dagli investitori istituzionali, dagli hedge fund e dalle investment bank. Non mi stancherò mai di ripetere, come solo attraverso la conoscenza di questo strumento fondamentale, che può benissimo integrare gli strumenti tradizionali dell'analisi tecnica e fondamentale, si può ottenere una visione della dinamica di mercato che mostri pienamente tutte le tendenze in atto e aggiunga l'elemento della trasparenza, che i molteplici giochi che si incrociano ogni giorno sulle piazze finanziarie, impediscono (volutamente) di decifrare.

Veniamo ora ad un'analisi tradizionale di quanto accaduto ieri, che a mio avviso è ben riassunto dalle dinamiche osservate Dax e sullo stoxx, che hanno mostrato una giornata di pieno consolidamento oscillando intorno ai valori di apertura avvenuta con un gap al rialzo, rimasto poi aperto per tutta la giornata.

Altro elemento importante è osservare quali indici abbiano superato il picco raggiunto il 19 settembre scorso, dopo l'annuncio della fed. Qui la situazione non è cambiata di molto poiché Dax e Nasdaq sono rimasti al di sopra dello stesso, confermando una positività mostrata soprattutto dal Nasdaq che ha superato i massimi di luglio. Anche il Dow Jones ha ieri confermato il superamento dei massimi post fed, avvenuto nella seduta di mercoledì. Lo stesso Dow Jones si trova ad un passo dai massimi di tutti tempi in area 14.000. D'altro canto, S&P 500 (ES), Russell 2000 (ER2), Eurostoxx 50 (stoxx) e il nostro S&P MIB (fib) si trovano ancora al di sotto del massimo indicato. Resta quindi fondamentale concentrare l'attenzione su un eventuale superamento dello stesso che confermerebbe la dinamica positiva mostrata dagli altri indici azionari.

La giornata di ieri ha mostrato poi una discesa dei volumi, particolarmente visibile su ES, NQ ed ER2 che ha mancato quindi di sostenere la positività con cui si è conclusa la giornata a livello di variazioni percentuali. Anche se tutti gli indici azionari sono ieri riusciti a portare l'area del valore più in alto, l'assenza di volumi induce qualche elemento di cautela, poiché il sostenimento di un trend al rialzo può essere determinato principalmente da volumi crescenti.

Come riferimento per eventuali movimenti al ribasso, sempre da tenere in considerazione poiché gli elementi caratterizzanti la crisi creditizia sono ancora tutti presenti, teniamo gli impulsi verso l'alto causati dall'annuncio, che solo se venissero interamente rintracciati, incrinerebbero la positività altrimenti mostrata a partire da quel momento.

27 settembre, 2007

Analisi Operativa Futures Globale - 27 Settembre 2007

La seduta di ieri, certamente positiva su tutti i mercati azionari da noi seguiti, ha visto in ambito intraday di una notevole volatilità soprattutto sui mercati statunitensi, caratterizzata numerosi cambi di fronte scarsamente visibili sui grafici giornalieri. Questo rende estremamente pericolosa l'operatività intraday e i richiami alla massima cautela sono come sempre assolutamente necessari.

In particolare dopo la chiusura di piazza affari, c'è stato un fortissimo ritracciamento dei guadagni mostrati fino a quel momento, che ha coinvolto ES, NQ ed ER2 e di conseguenza anche Dax e Stoxx, anche se in misura meno accentuata, e poi stato quasi del tutto recuperato prima della chiusura di Wall Street, recupero che è poi proseguito e sta proseguendo tuttora nella sezione globex (anche se gli indici usa, al momento di scrivere, non hanno ancora raggiunto, anche se di pochissimo, i massimi di ieri pomeriggio).

Se arriviamo a considerare l'ottica giornaliera, per poter giudicare la qualità dell'attuale rialzo possiamo notare come ieri i volumi non lo abbiano sostenuto sui mercati europei essendo risultati decrescenti su Dax, Stoxx e anche sul nostro S&P MIB, che dei tre è quello che ha mostrato una maggior decisione al rialzo.Se poi prendiamo come riferimento il massimo raggiunto dopo l'annuncio del taglio dei tassi da parte della fed si osserva come questo sia stato superato solo dal Dax e dal Nasdaq, che in questo periodo sta guidando i rialzi come osservato nell'analisi di ieri e che viaggia tuttora al di sopra dei massimi di luglio. Gli altri indici azionari da noi seguiti non hanno invece confermato il superamento del piccolo fatto segnare il 19 settembre scorso, questo fatto solleva quindi qualche elemento di cautela sulla natura dell'attuale rialzo. Preferiremo quindi attendere che tutti gli indici azionari abbiano coerentemente superato tale picco.

Arriviamo ora ad analizzare Bund e yen, che come sempre ci forniscono validi elementi di supporto alle nostre considerazioni. Colpisce particolarmente il Bund, fermo da quattro sedute in un range estremamente contenuto poco al di sopra dei minimi raggiunti il 20 settembre, che si potrebbero paragonare ai massimi del 19 settembre degli indici azionari. Se ricordate, questo lieve sfasamento temporale è dovuto al fatto che il mondo non reagì immediatamente in modo drammatico alla notizia del taglio dei tassi, adeguandosi alla stessa con un giorno di ritardo. Ecco quindi che il livello dei 112,20, supporto a quest'area di consolidamento, potrà essere un valido riferimento che vi suggerisco di monitorare attentamente. Apro una veloce parentesi per sottolineare l'importanza del mercato in questione, che consiglio di seguire anche se non rientra nei vostri immediati interessi, perché enorme e la sua interdipendenza rispetto ai mercati azionari. Per quanto riguarda il cambio yen dollaro, la discesa di ieri ha meglio confermato la dinamica positiva fatta sugli indici azionari, anche anche qui si osserva comunque una tendenza al movimento laterale che ha seguito il minimo raggiunto dopo l'annuncio della fed.

In sintesi, anche Bund e yen/dollaro, potranno fornirci con l'eventuale superamento dei minimi seguiti al taglio dei tassi, una conferma un'ulteriore della positività degli indici azionari.

Teniamo comunque e sempre presente la possibilità di un ribasso, poiché la crisi di quest'estate è tutt'altro che esaurita, anche solo considerando i segnali divergenti provenienti dal mancato superamento dei massimi di 19 settembre da parte di tutti gli indici azionari devono portarci ad una necessaria cautela. I riferimenti al ribasso sono proprio rappresentati dall'enorme spinta verso l'alto sintetizzata dalla barra rialzista del 18 settembre presente su tutti gli indici da noi seguiti e che sul nostro S&P MIB è rappresentato e che al rialzo del 19 mattina, che rimane ancora aperto sui nostri grafici giornalieri fornendo un'area di supporto, che ha già funzionato egregiamente l'altro ieri, fermando i ribassi a 39.700, là dove il gap si chiuderebbe a 39.555.

Concludo richiamando la vostra attenzione su due interessanti contenuti inseriti ieri sul sito. In particolare: un post che celebra il ventennale dell'uscita del film "Wall Street" e quindi i vent'anni del mitico personaggio di Gordon Gekko, che, malgrado le intenzioni degli autori, tanta influenza ha avuto sulle menti degli allora ventenni (e non solo su di loro). A questo si unisce un altro post dove finalmente annuncio l'inizio di una serie di seminari online (webinar) da me tenuti, che prenderanno il via il prossimo 15 ottobre.

26 settembre, 2007

Wall Street e Gordon Gekko compiono 20 anni

Tutte le immagini sono di proprietà della 20th Century Fox

Nel dicembre del 1987, 2 mesi dopo il crash del 19 ottobre, il famoso lunedì nero di Wall Stret, uscì un film che ebbe allora un relativamente modesto successo al botteghino, anche se valse a Michael Douglas l'oscar per l'interpretazione del personaggio di Gordon Gekko.

Il film, allora additato come manifesto della fine degli anni '80, entrò poi a far parte della ristretta schiera dei cult movie e in questi giorni è uscito un'edizione speciale in 2 DVD che ne celebra il ventennale, qui sotto la copertina:


Personalmente vi ho già parlato a lungo di Wall Street e di Gordon Gekko, il personaggio non protagonista che ebbe un effetto dirompente e del tutto inaspettato su più di una generazione. Si, perché nelle intenzioni del regista, Oliver Stone, il personaggio doveva essere completamente negativo ed è quindi stata una sorpresa generale scoprire che Gekko era stato eletto a modello dalla gran parte di coloro che poi avrebbero intrapreso una carriera nel mondo della finanza.

Lo stesso Michael Douglas dichiara che è tuttora stupefatto del numero di pesone che gli confessa di essersi avviata alla carriera finanziaria proprio grazie al modello proposto dal ruolo da lui interpretato. "E' così deprimente e triste" dichiara lo stesso Michael Douglas.

Inutile ripetere che io stesso vidi Wall Street nel lontano 1987 e che il film, insieme ad alcuni libri più volte citati, ha effettivamente impresso una svolta alla mio percorso professionale. E' probabile che Michael Douglas, essendo appunto un attore, non si renda neanche bene conto dell'impatto che il suo personaggio può aver avuto sugli allora 20enni e probabilmente anche su molti dei 20enni degli anni a venire. Nel mio caso non fu solo Gordon Gekko, ma anche il personaggio di Bud Fox ad influenzarmi e più in generale l'atmosfera che si respirava a Wall Street e che il film ritrae molto bene.

Oggi con il seguito del film in lavorazione, che si intitolerà "Money Never Sleeps", anche se Oliver Stone non sarà alla regia, avendo rifiutato perché impegnato in altri progetti, siamo in molti ad attenderne l'uscita nelle sale, anche se certamente è grande il timore che, come spesso accade coi seguiti, la delusione sia grande.

Il nuovo "Money Never Sleps" promette un campo d'azione globale, con parti del film che si svolgeranno a Londra, negli Emirati Arabi e in un paese asiatico non specificato. Anche il personaggio di Gordon Gekko dovrebbe avere nei progetti, 20 anni dopo, una maggior attenzione all'etica. Resta il fatto che sarà molto difficile eguagliare il successo dell'originale.

Nell'attesa godiamoci altre due foto di Gekko il Grande, come dalla famosa copertin di Fortune che Bud Fox mostra alla segretaria di Gordon:


e un'altra foto di Gordon tratta dallo stesso set:


Spero di aver fatto cosa gradita ai tanti che sono stati in questi 20 anni influenzati, nel bene e nel male, da questo film e che, come me, hanno scoperto che la realtà dei mercati è ben diversa, anche se il film contiene alcuni insegnamenti molto importanti per tutti noi ancora oggi, sempre prescindendo dalle ovvie considerazioni etiche. Come ad esempio quando Gordon decide di vendere e tagliare le perdite sulla Bluestar a pochi istanti dalla chiusura, un esempio di come sia centrale rispettare gli stop loss oppure la sua frase, che lo stesso Bud Fox gli ricorda in quel momento: "Don't get emotional about the markets" che io stesso ripeto a me stesso quasi ogni giorno proprio durante le sessioni di trading.

Come sempre consiglio anche la visione in inglese del film originale, perché a parte la magistrale doppiatura di Gordon Gekko da parte di Giancarlo Giannini, la versione italiana contiene i soliti orrori di traduzione.

Riporto ancora e per concludere la frase, in originale, che da sola vale la visione del film:

Gordon a Buddy: "Don't get emotional about stocks. It clouds the judgment."


Vedi anche: Gordon Gekko - Wall Street

Webinar Profste - ProRealTime: iscrizioni aperte!

Finalmente si sono aperte le iscrizioni al primo webinar ufficiale che nasce dalla partnershitp Profste - ProRealTime, alla quale sono particolarmente legato anche da un punto di vista affettivo.

Era da qualche mese, precisamente dalla scorsa primavera, che insieme allo staff di ProRealTime stavamo organizzando una serie di seminari on-line (webinar) pensati e realizzati proprio al fine di soddisfare le esigenze di tutti coloro che vogliono avere accesso ad una formazione qualificata senza spostarsi da casa.

Per chi ancora non li conoscesse, questi webinar sono delle vere proprie lezioni virtuali, dove io mostro ai partecipanti ciò che accade sul mio monitor in tempo reale ed è poi consentita un'interattività che permette agli iscritti di porre delle domande in qualsiasi momento della lezione tramite una finetra di chat apposita.

ProRealTime ha per l'occasione acquistato una nuovissima piattaforma software, che ho avuto modo di provare apprezzandone le enormi potenzialità, piattaforma che rende gli stessi seminari un'esperienza ancor più interessante. E' stata proprio l'implementazione di questo nuovo software per la trasmissione delle lezioni, che ha portato ai ritardi che hanno fatto slittare da prima dell'estate a oggi l'esordio dei miei seminari on-line. Finalmente ci siamo e lunedì 15 ottobre alle 21 inizieremo con il primo seminario.

Per iscriversi potete accedere dalla pagina iniziale di ProRealTime alla sezione "Formazioni Online", che trovate sulla sinistra appena sotto la finestra per il login. I seminari saranno completamente gratuiti per tutti gli abbonati al Realtime e a pagamento solo per gli iscritti al servizio EndOfDay, che come sapete è la formula che permette l'utilizzo della piattaforma software e dei dati di fine giornata in modo completamente gratuito.

Nella pagina d'iscrizione troverete anche gli argomenti trattati nel seminario, che saranno incentrati intorno ai temi che, come molti di voi sanno, più mi stanno a cuore. Parlerò quindi di come impostare il proprio approccio al trading, trattando lo stesso come fosse una vera e propria iniziativa imprenditoriale, questo sia per chi fa trading part-time (e sapete come io consigli fermamente di non lasciare il proprio lavoro per il trading), sia per chi ha intenzione di arrivare a fare trading a tempo pieno (cosa che il consiglio di fare solo dopo aver dimostrato la propria profittabilità in maniera continuativa).

Per completezza riporto il programma ufficiale del corso anche qui sotto, certo del fatto che questa sia un'opportunità e un'interessante alternativa per tutti coloro che non hanno la possibilità di partecipare ai miei seminari dal vivo. A tal proposito chiesto di estendere la durata della formazione fino a un'ora e mezza, rispetto ai tradizionali 45/60 minuti, proprio per aver modo di approfondire insieme ai partecipanti le tematiche affrontate e lasciare più spazio alle domande.

Da principianti a trader in 90 minuti

Descrizione del Corso

ll corso vi permetterà di affrontare il trading con un approccio imprenditoriale, imparando a definire le strategie più adatte ai propri obiettivi ed i mercati accessibili per la propria disponibilità di tempo e di capitale.

Vi sarà illustrato come operare in modo simulato permetta di forgiare il trader e di prepararlo alla sfida del mercato, grazie alla preparazione in assenza di rischio.

Il corso si rivolge inoltre a quei trader che sentono la necessità di rivedere la propria tecnica e preparazione, nell’obiettivo di capire la causa degli errori commessi.


Programma Dettagliato

Il trading come attività imprenditoriale, basata sulla perfomance

* gli obiettivi della fase di apprendimento;


Individuare la propria collocazione nell’arena del trading:

* determinare il proprio metodo o sistema di trading;
* scegliere tra trading discrezionale e/o sistematico;
* determinare i mercati e i timeframe sui quali operare;


Fare pratica nella propria area di attività operativa:

* trial and error sui diversi mercati e timeframe;
* il paper trading


Simulare in tempo reale: l’elemento essenziale

* la simulazione realistica;
* utilizzare di se stessi come benchmark;
* controllare la performance attraverso il registro giornaliero.


L’utilizzo di ProRealTime come piattaforma per la simulazione.

* il perseguimento di un effettivo risparmio dei costi
* Il Portafoglio e la Equity line di ProRealTime


Gli obiettivi da porsi nella pratica.

* la copertura dei costi (break even trader);
* la profittabilità;
* la consistenza.

Analisi Operativa Globale Futures - 26 Settembre 2007

E' certamente la notizia del giorno, ieri il Nasdaq 100 (NQ), primo tra gli indici da noi seguiti, ha raggiunto e superato i massimi pre crisi registrato a luglio. Da notare subito l'assenza di volumi crescenti che hanno caratterizzato l'ascesa e che avrebbero meglio confermato la dinamica, unita alla, per ora, mancata conferma degli altri indici, anche se da quest'estate il Nasdaq ha sempre guidato i recuperi. Si pensa, infatti, che le aziende, per la maggior parte tecnologiche (ma non solo), ivi comprese sono meno passibili di soffrire dei problemi legati alla crisi creditizia e la dinamica dell'indice sembra confermare questa teoria.

La cosa più singolare è che ciò è avvenuto dopo una mattinata europea tutta in negativo, dove sembrava che il gap del nostro fib generato dall'intervento della Fed sui tassi, sarebbe stato probabilmente chiuso.

Per prima cosa ritengo necessario confrontare il movimento verso i massimi registrato dal Nasdaq 100 (NQ), con gli altri indici statunitensi che seguiamo. S&P 500 (ES) e Russell 2000 (ER2) hanno mostrato ieri una certa resistenza al violento recupero verso l'alto, innescatosi dopo il falso movimento verso il basso sui dati macroeconomici delle 16 e guidato dal Nasdaq, che già prima di quell'orario aveva mostrato una tendenza al rialzo.

In particolare, mentre l'S&P 500 si trova ancora nell'area di congestione evidenziata ieri mattina, quella specie di flag poco al di sotto dei massimi che hanno seguito il ribasso dei tassi, il Russell 2000 ha mostrato una più spiccata tendenza al ribasso e resistenza al recupero di ieri pomeriggio. È probabile il comportamento degli indici riflette la dipendenza dal mercato creditizio delle diverse aziende comprese nei diversi panieri. Ciò mostra l'importanza, specialmente in questo periodo, di aver ben presenti anche elementi legati all'analisi fondamentale e non solo alla pura analisi tecnica, come io stesso ho imparato dagli eventi di questi ultimi due mesi. Avere una conoscenza, anche se non approfondita, dello scenario macroeconomico e a mio avviso in questo contesto di crisi dei mercati, tutt'altro che esaurita, assolutamente essenziale.

E', tuttavia, probabile che più in generale questo tipo di approccio, più attento al quadro generale anche a livello di analisi fondamentale, sarà da me mantenuto anche in futuro. Sapete bene come io consideri queste analisi e tutti i contenuti del mio sito, come un prodotto e un riflesso del percorso che sto seguendo e l'esempio fatto mostra chiaramente le evoluzioni in atto, visibili anche dalle diverse forme assunte da questa analisi negli anni, che vedo evolversi di pari passo con le mie stesse conoscenze, che, come sapete, ritengo essere un perenne Work in Progress.

Tornando agli indici azionari, diventa essenziale vedere se le dinamiche che mostreranno a partire da oggi saranno coerenti e confermeranno il recupero di ieri. Ecco quindi che ES ed ER2 dovranno quanto prima raggiungere e superare i massimi raggiunti mercoledì scorso, posti rispettivamente a 1552 e 829,20. Se ciò non dovesse avvenire verrebbe, infatti, a mancare la conferma necessaria al raggiungimento dei massimi di luglio che il Nasdaq sta tutt'ora confermando essendo quotato al mercato globex a 2103, quindi ben al di sopra di quei 2100,25 che rappresentavano il massimo di luglio (sul contratto scadenza dicembre 2007).

Venendo ora agli indici europei e iniziando dal nostro S&P MIB, che ieri ha mostrato volumi da ascesa rispetto le giornate precedenti, che per ora confermano la dinamica della giornata consistente in un falso breakdown della congestione ben visibile sul grafico giornaliero, anche se la chiusura sotto i 40.020 avrebbe apparentemente confermato la rottura verso il basso, c'è da considerare la nostra chiusura anticipata alle 1740, che non permette ai grafici di mostrare il residuo di positività registrato da stoxx e dax dopo la nostra close. Anche qui, sapete bene come io consideri i mercati perennemente aperti, poiché prima sull'Eurex e poi sul Globex è possibile seguire costantemente le evoluzioni, anche del nostro fib, dopo l'orario di chiusura ufficiale. In tal senso, si può considerare ipotetico rientro nello stesso fib nell'area di congestione che dura dal 20 settembre.

Anche per fib, dax e stoxx sarà quindi decisivo osservare l'eventuale superamento dei massimi post fed, posti rispettivamente a 40.635, 7894, 4437. Come già dicevo ieri, il confermato superamento di questi livelli renderebbe più probabile un test dei massimi registrati a luglio.

Teniamo comunque presente anche l'ipotesi ribassista, poiché la crisi creditizia tutt'altro che superata e i suoi effetti possono manifestarsi in qualsiasi momento. A tal fine per tutti gli indici azionari, risulta utile seguire una eventuale ritracciamento dell'impulso che ha seguito la decisione del taglio dei tassi da parte della fed, che sul nostro fib assume la forma del gap al rialzo, che ieri non è stato chiuso e ha quindi fermato l'attacco dei ribassisti. Tutti gli altri gli indici non presentano il gap, poiché erano aperte al momento dell'annuncio il giorno 18 settembre e mostrano quell'ampia barra crescente sui grafici giornalieri, che può offrire un ottimo riferimento ai nostri giudizi in caso di completo ritracciamento della stessa.

Concludiamo l'analisi di oggi, guardando come sempre al Bund e al cambio yen dollaro. In particolare, il Bund ha ieri pienamente confermato la dinamica degli indici azionari, poiché dopo una mattina tutta al rialzo ha iniziato un ritracciamento, che lo ha riportato entro i massimi del giorno precedente, proprio a partire dalle 16 orario ufficiale di inizio del recupero degli indici azionari. a tal fine terrei come riferimento i 112,64 e i 112,20, che rappresentano i confini della congestione formata dalle due micro barre precedenti. non gli hanno mostrato una dinamica simile, con una prima parte della giornata rialzo, seguita da un rientro entro i massimi del giorno precedente, che ha confermato la dinamica degli indici azionari.

25 settembre, 2007

Analisi Operativa Futures Globale - 25 Settembre 2007


Un immagine, anzi due, valgono più di mille parole.



Ho scelto così di proporvi stamattina quelle dell'S&P 500 (ES) e in particolare i grafici giornaliero e orario comprensivi delle sessioni Globex, facilmente riferibili anche agli altri indici.

Come si evince chiaramentedalle figure mostrate, il mercato dopo il massimo fatto segnare nella prima parte della giornata di mercoledì scorso, che ha visto i prezzi sfiorare i 1550 per essere poi respinti verso il basso, non ha fatto altro che consolidare oscillando non range realmente ristretto che al momento di scrivere è stato rotto al ribasso, come si osserva dal grafico orario, anche se fin qui senza eccessiva convinzione.

La conclusione che se ne trae conferma l'analisi approfondita presentata ieri mattina, cui vi rimando data la sua intatta validità. Come riferimenti grafici, prenderei quindi il massimo del 19 settembre, che là dove fosse superato accrescerebbe la probabilità di un test dei massimi di luglio. Al ribasso invece abbiamo il forte impulso registrato nella giornata di martedì 18, a seguito dell'annuncio della fed, che se venisse ritracciato (nel caso del nostro indice S&P MIB quest'impulso rappresentato dal gap registrato mercoledì 19), accrescerebbe la probabilità di un ritorno verso i minimi del 16 agosto.

A parte i facili riferimenti grafici, giova osservare come i mercati presentino realmente quella situazione di fortissima incertezza, che, lo ripeto ancora, è causata da un lato dalla fiducia negli interventi delle autorità monetarie e dall'altro dalla consapevolezza della gravità della crisi creditizia, ancora pienamente aperta e i cui effetti sono tutt'altro che esauriti. Anzi, è stata proprio la forza dell'intervento sui tassi a togliere gli ultimi veli sull'entità della crisi, di cui ora è maggiormente consapevole anche il pubblico, solitamente meno informato.

A noi non resta che seguire la dinamica dei mercati giorno per giorno, senza alcuna opinione precostituita, mantenendo al massimo la nostra oggettività oggi più che mai necessaria.

A livello intraday, si osservano movimenti nei due sensi spesso repentini e improvvisi, scarsamente visibili su un grafico giornaliero. Questo rende la dinamica da un lato sicuramente affascinante e anche piena di opportunità, ma dall'altro estremamente pericolosa, elemento che ci porta all'ennesimo richiamo alla massima cautela. Le oscillazioni all'interno di un range limitato, sono il regno dei professionisti che riescono a muoversi entro questi confini ben delineati, con movimenti che tendono a sorprendere gli investitori comuni e i trader privati.

Ad esempio, sul grafico orario mostrato, si osserva come ieri pomeriggio vi sia stato un improvviso e marcato rialzo (è l'ultima candela verde, che precede il lento ribasso tuttora in atto) che in pochi secondi ha sollevato i mercati da un movimento lievemente ribassista, generando stupore e sorpresa, con una conseguente corsa alla copertura delle posizione ribasso che ha accelerato lo strappo rialzista. Terminato lo short covering rally, i mercati hanno ripreso il movimento al ribasso, che ha portato gli stessi nella parte bassa del range. Sono proprio movimenti come questi, improvvisi e scarsamente anticipabili, a rendere estremamente pericoloso l'ambiente di trading intraday.

Un'ultima nota sul Russell 2000 (ER2), la cui dinamica e lievemente più pessimista rispetto a quella degli altri indici e che vale la pena seguire con attenzione. Un modo relativamente semplice per orientarsi in questi giorni è sempre quello di attendere una conferma incrociata e quindi una convergenza nei movimenti dei vari indici che seguiamo, quindi ES, NQ, ER2, Dax, Stoxx e il nostro S&P MIB, utilizzando Bund e cambio yen dollaro, come ulteriori conferme (anche se i movimenti di questi due contratti sono solitamente speculari rispetto quelli degli indici azionari).

E', a mio avviso, assolutamente necessario seguire e analizzare di questi strumenti insieme, senza limitare le proprie osservazioni ad uno solo di questi, che porta giudizi fuori contesto e facilmente fuorvianti. Proprio per queste ragioni che a partire da questo settembre ho esteso la mia analisi, prima dedicata al solo indice e future S&P MIB (fib) ad un confronto continuo tra i contratti citati. Il lavoro certamente maggiore, ma mi permette di proporre una visione globale e quindi più accurata di ciò che sta accadendo sui mercati, tanto più importante oggi alla luce della crisi che stiamo vivendo, che come potete vedere coinvolgere influenza i movimenti di mercati insieme.

Questi suggerimenti valgono anche per chi segue i soli mercati azionari e i singoli titoli, da dove mai come oggi è importante guidare le proprie scelte e giudizi avendo sempre a mente ciò che sta accadendo a livello macro. Spero quindi con questa analisi quotidiana di riuscire nell'intento di dare anche a chi ha meno tempo quadro d'insieme relativamente semplice e comprensibile cui fare riferimento.

24 settembre, 2007

Analisi Operativa Futures Globale - 24 Settembre 2007

Inizia oggi una settimana che si preannuncia ancora una volta estremamente interessante, come accade da quando è iniziata la crisi creditizia. Se da un lato la gravità della situazione impone continue cautele e un ambiente di trading non propriamente ideale, dall'altro, come già detto più volte, stiamo assistendo alla storia in diretta e ad eventi di una tale eccezionalità che ogni giorno rappresenta un'occasione unica per apprendere e accrescere la propria conoscenza. So benissimo che tutti noi gradiremmo veder crescere anche il nostro conto trading (ad alcuni probabilmente basterebbe veder crescere solo quello), ma sono certo che questo sarà un effetto conseguente e quasi automatico, del nostro bagaglio culturale.

Quindi proseguiamo il nostro percorso di apprendimento, partendo dalla novità introdotta sabato con la nuova analisi settimanale basata sul Market Profile, che consiglio di consultare come riassunto della settimana passata (attendo anche un vostro feedback in merito che potete inviare tramite i neoinseriti commenti sul blog).

L'evento chiave di settimana scorsa, ossia il taglio della fed, ha ricollocato i mercati nei pochissimi minuti che hanno seguito l'annuncio martedì alle 20:15 ora italiana, dato che già dal giorno successivo è iniziata un'azione di consolidamento e ricerca di equilibrio ben visibile sui profili del nostro S&P MIB. Proprio a proposito del nostro indice, è interessante notare come lo stesso abbia sottoperformato tutti gli altri rimanendo ben al di sotto dei massimi del 4 settembre scorso, che sono stati testati solo la mattina di mercoledì sull'euforia post annuncio, mentre gli altri indici azionari da noi seguiti li hanno superati, specialmente quelli statunitensi.

Come sappiamo, da qualche tempo il nostro indice tende ad anticipare il comportamento degli altri, si tratterà di vedere, come sempre, se ciò avverrà anche questa volta. In generale, il consiglio è quello di dare sempre un'occhiata a questo contratto, anche se si seguono altri indici, perché riesce sempre a fornire elementi utili per orientare i nostri giudizi.

In particolare, nella giornata di venerdì, mi ha molto colpito notare come ad ogni rally negli altri indici corrispondesse una risposta molto lenta e tardiva, a volte assente, del nostro indice, ben visibile nella dinamica intraday, ma anche sui grafici daily, come rilevato nell'analisi disabato.

Il dilemma per la settimana che si apre sarà vedere quale dei diversi scenari i mercati azionari decideranno di seguire. I punti che in questo momento attraggono l'attenzione di tutti sono i massimi di luglio, raggiunti prima della discesa e i minimi del 16 Agosto, causati dal primo intervento della fed. Prima o poi i mercati dovranno decidere quale delle due aree testare, anche se dato l'elevato livello di incertezza presente, la lateralità potrebbe caratterizzare i movimenti ancora per molto.

Mi rendo conto di non essere molto d'aiuto, perché le possibilità sono a mio avviso ancora tutte aperte e possibili, d'altronde buona parte del mio approccio si basa proprio sul tentativo di tenersi aperti a qualsiasi sviluppo e possibilità, senza tentare di fare previsioni, ma limitandosi a seguire l'azione dei mercati.

Tento di elencarne i motivi sottesi ai diversi scenari per maggior chiarezza.

1.Il raggiungimento dei massimi è legato ad una fiducia nell'intervento continuo della fed e delle autorità monetarie a sostegno dei mercati, anche se depone a suo sfavore la consapevolezza da parte degli investitori istituzionali dell'entità della crisi creditizia e della sua presenza che resta minacciosa. D'altronde in questi ultimi tre mesi molti gestori di fondi hedge e non si giocano il bonus annuale ed è probabile che sia nel loro pieno interesse riportare i mercati almeno sui max di luglio, proprio appoggiandosi sugli interventi fed & co. per presentare anche ai loro clienti quei rendimenti positivi, o almeno non negativi, che fin qui sono spesso mancati.

2.Il test dei minimi è, invece, legato ad un eventuale prevalere delle ragioni della crisi, paradossalmente evidenziata in tutta la sua gravità proprio dall'entità dell'intervento della federal reserve, che ha fatto comprendere a molti che la siutuazione è appunto tutt'altro che risolta e legata a rischi di recessione nel caso la stessa crisi si espanda in altri settori. Certo il denaro meno caro aiuterà i mercati e questo è ciò che i mercati volevano, come si è visto nell'azione euforica di martedì sera, ma basterà questo intervento a scacciare i fantasmi della crisi? Questo non lo sa nessuno e ci porta al terzo scenario.

3.L'assenza di certezze porta alla lateralità dei mercati. Come abbiamo visto bene negli ultimi giorni, da un lato ci sono le posizioni long che latitano per la paura di un riaccendersi degli effetti della crisi, che dopo i continui interventi, potrebbero essere molto forti, perché basati sulla consapevolezza che nemmeno la fed è riuscità ad arginarli. Dall'altro, come ricordato più volte da queste pagine, chi ha il coraggio di assumere considerevoli posizioni short (don't fight the fed) a fronte dei continui interventi sul (non così) libero mercato, come ricordato anche nell'intervista a Greenspan che vi ho proposto ieri. Ecco quindi che l'eventuale movimento laterale rivelerebbe proprio quell'incertezza di fondo legata proprio agli interventi esogeni, che hanno da un lato impedito agli effetti più gravi di manifestarsi e dall'altro aggiunto incertezze e timori a quelli presenti, portando a quella situazione da motore ingolfato che i mercati potrebbero mostrarci ancora per lungo tempo.

23 settembre, 2007

Intervista ad Alan Greenspan



Riporto una delle numerose interviste che Alan Greenspan ha concesso in questi giorni, in occasione del tour promozionale per la recente uscita del suo libro di memorie:"The Age of Turbulence".
Questa in particolare, concessa a Comedy Central, oltre che molto divertente è anche estremamente interessante: da non perdere!

Sotto l'evidente umorismo del programma, il presentatore pone questioni serissime all'ex presidente della Fed, mettendo in luce alcune tra le contraddizioni più evidenti del (non così) libero mercato.

Tutti i Bookmark di profste

Accanto alla lista dei libri che ho letto sul trading e la finanza nel mio percorso di formazione (che considero perennemente aperto), credo possa essere utile proporre anche la lista di tutti i bookmark di profste, ossia dei siti che visito regolarmente e che fanno parte dei miei percorsi quotidiani sul web. La scelta di condividere queste, che rappresentano le mie principali fonti di informazioni e di conoscenza quotidiana, risponde alla richiesta che alcuni di voi mi hanno fatto riguardo alle stesse e al mio personalissimo principio, che guida la filosofia alla base di queste pagine, secondo il quale nel trading non esistono segreti e dalla condivisione della conoscenza può derivare solo un accrescimento della stessa (anche grazie alle vostre preziose segnalazioni).

La lista dei miei siti preferiti è disponibile su delicious, un servizio molto utile che avevo già segnalato, consigliato e descritto tempo fa. Da oggi ho deciso di inserire in modo permanente l'elenco tra i link che trovate qui a lato e in ogni pagina del sito, lista che cresce quotidianamente con le aggiunte che faccio via via che scopro siti interessanti di tutti i tipi (non solo dedicati al trading).

Libri Trading profste

Recentemente mi è stato chiesto più volte di aggiornare l'ormai storica lista di libri sul trading da me consigliati.

Ho così deciso di dedicare un po' di tempo alla creazione di una vera e propria lista su Amazon di (quasi) tutti i libri che ho letto sul trading e la finanza, aggiungendo un piccolo commento accanto a ciascun volume.

Questa lista è stata limitata a 40 titoli, poiché Amazon permette l'inserimento di massimo 40 libri per lista (eventualmente in futuro ne farò delle altre). Credo comunque che l'elenco sia sufficientemente esaustivo, specie se affiancato a quello della mia personale lista dei desideri (la Wishlist sempre di Amazon), che può dare a ciascuno di voi la possibilità di vedere quali sono i testi su cui ho preparato molta parte della mia strategia, che condivido con piacere con voi contrario come sono ai segreti, poiché credo che nel trading sia completamente inutile tenere dei segreti o peggio nascondere le proprie fonti di informazione e conoscenza.

Spero quindi di aver fatto cosa gradita a molti di voi pubblicando la Profste's List e soddisfatto le molte richieste in tal senso. A questo punto, attendo i vostri commenti in proposito e anche eventuali suggerimenti su altri testi che avete letto e ritenete importanti per contribuire al mio e nostro (perenne) percorso di formazione come trader.

Nota: Accanto alla mia lista di libri sul trading troverete, sulla barra di navigazione destra, altre liste di libri attinenti al trading e alla finanza, che possono offrire ulteriori spunti per letture aul tema.

VEDI ANCHE: Tutti i Bookmark di Profste

Scarica Gratis il programma per palmari Calc Trader

Tra le novità portate dal corso di sabato scorso c'è sicuramente il programma Calc Trader, si tratta di un software per trader realizzato per Palmari (Pocket PC o PPC) da Simone Riccetti, che era uno dei partecipanti al seminario. Mi fa molto piacere poter utilizzare il sito anche per dare visibilità a lavori come quello di Simone, che possono così essere utili ad altri trader e investitori, creando quel clima di collaborazione e condivisione nel quale credo moltissimo.

Ricordo ancora una volta che tutte queste iniziative non sono e non vogliono essere in alcun modo pubblicitarie, poiché (come molti di voi sapranno già) l'unica forma di pubblicità che ammetto e condivido è quella alla Mantellini.

Andiamo con ordine, tra le numerose email ricevute per ringraziarmi della giornata trascorsa insieme, Simone mi ha sottoposto il programma da lui realizzato pensando alle sue esigenze di trader part time e riproposto in versione Freeware, quindi completamente gratuito (da Wikipedia: "Il software freeware viene concesso in uso senza alcun corrispettivo, ed è liberamente duplicabile e distribuibile, con pochissime eccezioni").

Purtroppo io non utilizzo più il palmare, dato che passo le mie giornate prevalentemente in casa e nelle rare uscite tendo a tenermi il più possibile lontano da computer e attrezzi elettronici vari (spesso dimentico addirittura il telefonino). Fui uno dei primissimi possessori dell'ormai glorioso primo iPaq della Compaq (oggi assorbita dalla Hewlett Packard) nel tecnologicamente preistorico 2000. iPaq che ancora oggi conservo (qui una bella foto del mitico iPaq 3630) quasi come oggetto vintage tecnologico, ma che non utilizzo più (anche perché le batterie sono andate e il cambio si può fare solo in assistenza).

Tutto questo per dirvi che ho pensato di segnalarvi questo software realizzato per i trader, che dalle premesse sembra molto interessante e utile, soprattutto per chi è interessato alle azioni e fa trading come attività secondaria (altrimenti, come nel mio caso, non utilizzerebbe molto il palmare). Il programma propone un modo semplice e diretto per tenere sotto controllo il proprio portafoglio con eventuali profitti e perdite al netto delle commissioni e tasse sui capital gain. E' stato creato da Simone proprio per rispondere alle sue esigenze come trader part time e per questo ho pensato subito potesse essere utile ad altri.

Lo stesso autore ha creato una pagina di spiegazioni delle funzionalità del software e potrete contattarlo per informazioni ulteriori e suggerimenti (l'email lo trovate in fondo alla pagina stessa). Potete anche utilizzare i (neonati) commenti qui sotto per segnalare vostri pareri e suggerimenti, dove lo stesso Simone risponderà direttamente alle varie questioni poste che possono interessare tutti gli utilizzatori.

22 settembre, 2007

Market Profile. Analisi 22 Settembre 2007


Quella che iniziamo oggi è un'analisi degli eventi della settimana finanziaria che utilizza i concetti del Market Profile, integrati con gli strumenti classici di analisi. cercherò di utilizzare solo una versione molto semplificata del Market Profile, in modo da permettere la comprensione di quanto esposto a tutti. Per la visualizzazione del Market Profile e la legenda simboli utilizzati nei grafici vedere qui.

E' molto importante che da parte vostra mi forniate un feedback, se lo riterrete opportuno, con commenti sul lavoro svolto, sulla sua comprensibilità e indicando possibili miglioramenti.

A tal fine ho da oggi abilitato i commenti sul blog, in modo da rendere semplice e immediato il vostro contributo ai vari post.

Iniziamo l'analisi della settimana appena conclusa con l'analisi del grafico giornaliero a candele del nostro future S&P MIB (come sempre riferibile anche all'indice cash).


Si può osservare come la gran parte del movimento cui abbiamo assistito sia ovviamente da ricondurre alla giornata di mercoledì, che ha seguito l'annuncio del ribasso dei tassi da parte della fed, giunta martedì sera quanto Piazza Affari era chiusa. Il rialzo di mercoledì, si era fatto annunciare a partire dalla seduta di martedì dove si osserva una consistente candela verde, sfociata poi nel gap al rialzo di mercoledì mattina, che ha portato i prezzi attestare i massimi del 4 settembre, che hanno fin qui tenuto all'attacco rialzista.

Una prima osservazione necessaria, sta proprio nella tenuta di questi massimi avvenuta solo nel caso del nostro indice, poiché gli altri da noi seguiti (dax stoxx es nq er2) sono tutti al di sopra dei corrispondenti livelli raggiunti il 4 settembre. Partendo dalla considerazione che ha visto il nostro indice essere spesso anticipatore di tendenze poi seguite dagli altri, questo elemento da solo ci impone una qualche cautela nel valutare la natura del rialzo, che è comunque stato indubbio e molto forte.

Se guardiamo ora alle ultime due micro candele, rappresentanti le sedute di giovedì e venerdì si osserva come il mercato abbia consolidato oscillando in un range estremamente ristretto, alla ricerca di un equilibrio dopo l'effetto dirompente causato martedì dalla decisione della fed.

In particolare l'azione delle ultime tre sedute si è concentrata tra i massimi a 40. 635, solo due tick più in alto di quelli del 4 settembre e i minimi fatti registrare giovedì a 40.070. La seduta di ieri, si è poi svolta sta all'interno di quella di giovedì, che era già stato estremamente contenuta, in un range di soli 250 punti, con continui cambiamenti di fronte in ambito intraday, poco visibili sul grafico giornalero e poco utili alla presente analisi.

Veniamo finalmente all'analisi basata sul Market Profile, per la quale ci concentriamo sui profili delle ultime tre sedute, sempre del nostro S&P MIB (grafico riferito al future scadenza dicembre 2007).


I profili evidenziati in figura si riferiscono quindi alla giornata di mercoledì, conseguente alla decisione della fed, che ha portato il mercato con decisione al di sopra dei 40.000. Ci sono poi le due giornate successive, che abbiamo indicato più volte da queste pagine come seduta di consolidamento e ricerca di un equilibrio in seguito al forte imbalance creato dal taglio dei tassi.

Uno dei concetti più importanti del Market Profile è quello di Value Area, evidenziata dalla linea verticale rossa, che mostra l'elemento più importante da osservare in questo tipo di analisi. Prescindendo infatti dalle variazioni percentuali, spesso fuorvianti e prescindendo anche dal prezzo, il Market Profile si concentra sul concetto di valore e la cosa essenziale da osservare ogni giorno e dove il mercato ha collocato il valore, a dispetto di ciò che hanno fatto i prezzi. Può capitare ad esempio che i prezzi siano aumentati e il valore sia, invece, invariato, elemento questo che non può non sollevare dei dubbi sulla natura dell'aumento dei prezzi.

Come vedete so cercando di tenere il tipo di analisi proposta ad un livello elementare, in modo da consentire a tutti l'utilizzo di questo strumento, anche evitando gli studi approfonditi che richiederebbe, necessari per un'analisi più dettagliata che in questa sede eviterò.

Tornando ai profili degli ultimi tre giorni si serva chiaramente come nella giornata di giovedì il valore sia stato portato più in basso dall'azione dei prezzi e che la giornata di venerdì ha portato con sé un valore lievemente superiore, anche se in misura trascurabile e, sorprendentemente, un POC (Point Of Control) invariato. Il POC è sostanzialmente una misura unica di accordo tra i partecipanti del mercato sul valore della giornata. Altro elemento importante di questa misura e la sua caratteristica di fare spesso da magnete per i prezzi, qualora non vi sia uno scostamento dall'Area del Valore sostenuto da elevati volumi a dimostrare un'interesse elevato dei partecipanti, che tendono a tornare verso il POC. non stupisce in tal senso che le chiusure di giovedì e venerdì siano molto vicine al Point Of Control.

Ecco quindi che, a puro titolo di esempio, la giornata di venerdì ha mostrato anche dal punto di vista del Market Profile quella ricerca di equilibrio di cui tante volte abbiamo parlato, confermata dal range della seduta interamente contenute in quella di giovedì, e dal fatto che il valore non è stato sostanzialmente modificato, corrispondendo a quei 40.190 sintetizzati dal POC delle due sedute.

Confrontiamo ora i profili del nostro S&P MIB con quelli dell'Eurostoxx 50 (sempre riferiti al contratto scadenza dicembre) per le medesime sedute.


È sorprendente notare la differenza tra i profili dei due contratti (fib e stoxx)e la quantità di informazioni che in modo netto e molto chiaro il Market Profile ci fornisce, sempre cercando di tenere il livello dell'analisi accessibile a tutti.

Colpisce in modo particolare la dinamica della giornata di venerdì, che ha portato il valore dello stoxx su un livello nettamente più alto rispetto a quello di giovedì, giornata che era stata quella sì di consolidamento. Si nota molto bene come dopo la prima ora di trading avvenuta su livelli inferiori rispetto a quelli di giovedì, vi sia stato un ricollocamento del valore sul livello nettamente più alto, che ha poi visto una accettazione dei nuovi livelli evidenziat da e dalla larghezza del profilo in corrispondenza della Value Area.

Un altro elemento importante e facilmente visibile della teoria del Market Profile è proprio il concetto di accettazione/rigetto, le aree dove il profilo è più largo/grassoccio sono quelle dove i partecipanti al mercato reputano i prezzi accettabili (non troppo alti non troppo bassi in quel momento) e quindi corrispondenti al concetto di valore. Per contro, le aree dove il profilo più sottile sono quelle dove partecipanti hanno rigettato i prezzi, poiché la loro percezione di valore era più alta o più bassa. Nell'esempio riferito allo stoxx di ieri, la zona dei 4370 circa è stata ritenuta un prezzo troppo basso rispetto al valore che ha portato i compratori ad entrare decisi sul mercato, ricollocando gli stessi prezzi su livelli più elevati, intorno ai 4410 per la precisione, che poi sono stati accettati come corrispondenti al valore ritenuto equo per la giornata.

Ecco quindi perché nei miei commenti in tempo reale di venerdì sera, dicevo che mi aveva molto colpito la tendenza del nostro indice ha sottoperformare gli altri, che in quella stessa giornata avevano ricollocato il valore su livelli più elevati rispetto al giovedì, cosa che come abbiamo visto non è avvenuta per piazza affari.

Concludo qui questa prima analisi dedicata al Market Profile, per non mettere troppa carne al fuoco. Attendo i vostri commenti sul tipo di impostazione da me scelta e seguita al fine di rendere il più possibile accessibili e utilizzabili i concetti evitando le lunghe ore di studio che richiederebbero.

L'uso che propongo del Market Profile è lo stesso che ne ho adottato nel mio trading, integrandone i concetti con gli strumenti dell'analisi tecnica tradizionale.

Vedi anche: Tutto sul Market Profile

Market Profile: legenda grafici

Per visualizzare il Market Profile potete utilizzare il valido succedaneo (chiamato tick distribution) proposto da ProRealTime. Nel grafico sopra ho aggiunto le spiegazioni dei simboli grafici.

Chi utilizza Visual Trader può invece visualizzare le ottime "linee blu" che non sono un succedaneo puro del Market Profile (presenti anche su Prorealtime: è l'indicatore chiamato "Volume per livelli di prezzo"), ma permettono tuttavia un utilizzo immediato e senza sforzo dei concetti più importanti della teoria. Per visualizzarle scegliere dal menu Aggiungi/Linee Blu (su Prorealtime aggiungerle come si fa con un qualsiasi altro indicatore). Io le tengo visualizzate sui miei grafici per avere un colpo d'occhio velocissimo e intuitivo su supporti e resistenze indicati dal Market Profile, che richiederebbe una visualizzazione a parte, ovviamente meno tempestiva.

Vedi anche: Tutto sul Market Profile

Commentate profste, da oggi!

Da oggi profste è un po' più vostro.

Seguendo i consigli e le richieste di molti di voi, da oggi saranno abilitati i commenti ai post.

Era da tempo che pensavo all'inserimento di questa possibilità, nel cui potenziale credo moltissimo e che finora non avevo fatto per evitare problemi legati a spam e a contenuti poco ortodossi dei commenti stessi.

Sono certo che valga la pena tentare un periodo sperimentale per vedere come va, ho aggiunto a tal fine la moderazione dei commenti che prevede la revisione di ogni commento inserito prima della pubblicazione. Ci sarà quindi un programma che automaticamente elimina tutti i contenuti inappropriati, per poi lasciare a me la revisione e pubblicazione finale.

Vi prego di essere costruttivi e inserire commenti che ovviamente possono e devono includere anche critiche, ma sempre entro i limiti del rispetto e dell'educazione.

Sono certo che questa novità arricchirà il sito della vostra partecipazione, rendendolo più interessante e innescando quel processo di feedback essenziale per migliorarne i contenuti.

Ringrazio tutti coloro che mi hanno richiesto l'inserimento dei commenti perché in prima persona hanno contribuito a questa novità.

Poi ringrazio anticipatamente tutti coloro che commenteranno i vari post e che aiuteranno il sito (e quindi me stesso) e i suoi contenuti a crescere e migliorare sempre. Con il sito migliorerà il nostro trading che è, come sempre, il riflesso di quello che insieme scriveremo su queste pagine.

21 settembre, 2007

Analisi Operativa Futures Globale - 21 Settembre 2007

La prima e più importante cosa che voglio ricordare oggi è il passaggio ai contratti scadenza dicembre per quanto riguarda S&P MIB, Eurostoxx 50 e Dax. Similmente a quanto avvenuto settimana scorsa con il rollover dei contratti quotati al CME, riferiremo da oggi tutti i livelli alle nuove scadenze. Nei primi giorni è quindi necessaria la consueta attenzione per riferire supporti resistenze e livelli chiave ai nuovi contratti. Suggerisco di far riferimento ai sottostanti (gli indici cash) in caso di dubbi.

Altro momento importante, essendo oggi appunto giornata di scadenze, sono i primi momenti delle contrattazioni, quindi l'apertura dei mercati europei alle 9 e di quelli statunitensi alle 15: 30. Potrebbero qui infatti registrarsi le consuete oscillazioni, che suggeriscono la massima cautela in queste fasi delicatissime.


Giungendo finalmente all'analisi della giornata di ieri, consiglio di giudicarla guardando i grafici giornalieri di Dax ed Eurostoxx 50, che non sul nostro S&P MIB, poiché era chiuso al momento dell'annuncio fed martedì sera. Sotto tale luce, risulta molto evidente come il calo di ieri sia in realtà molto limitato, specie se paragonato alla barra di martedì. In pratica, risulta chiaro come le ultime due sedute abbiano portato quella necessaria ricerca di equilibrio, tradottasi in un movimento laterale di consolidamento, che offre per la giornata di oggi validissimi riferimenti cui agganciare i nostri giudizi. seguiranno comunque durante tutto il giorno i miei aggiornamenti in tempo reale con cui vi terrò costantemente informati sui livelli chiave da seguire per ciascun mercato.

In situazioni come questa, risulta assolutamente utile il concetto di valore evidenziato dal Market Profile. Approfitto per annunciarvi che gradualmente introdurrò alcune valutazioni basate proprio su questi concetti nelle analisi operative, cercando di tenermi su considerazioni minime e facilmente comprensibili anche da chi ha una conoscenza limitata del Market Profile. Guardando proprio ai grafici del Market Profile di Dax ed Eurostoxx 50 risulta che il valore di ieri (Value Area) è completamente inglobato in quello del giorno precedente, a riprova del tipo di giornata di assoluto consolidamento. Fa ancora più impressione notare come il POC (Point of Control), sia stato praticamente lo stesso negli ultimi due giorni.

Per la giornata di oggi risulta quindi essenziale prendere come riferimenti degli indici europei minimo e massimo delle ultime due sedute, che potranno guidare i nostri giudizi in ogni momento. lievemente diverso il discorso per quanto riguarda gli indici americani che seguiamo, dove suggerisco come riferimento il massimo della seduta di martedì, poiché al momento di scrivereS&P 500 (ES) e Russell 2000 (ER2) sono da qualche ora appoggiati proprio su questi livelli che invece il Nasdaq (NQ) aveva superato al ribasso già durante la seduta di ieri, ma sempre in maniera contenuta e nell'ottica di consolidamento e movimento laterale di cui sopra.

Infine, lo yen ha ieri recuperato rispetto al dollaro, mentre il Bund a ha messo a segno una discesa abbastanza marcata, anche se su volumi lievemente più bassi di quelli registrati mercoledì. Teniamo, come sempre, un occhio anche su questi due importanti riferimenti per confermare i giudizi sugli indici azionari e futures che seguiamo.

Petrolio ai massimi, i benzinai si adeguano...

Sopra vediamo un adeguamento dei prezzi di un benzinaio canadese semplicemente geniale: in Italia il massimo che ho visto sono quelli che scrivono "ciao"...

20 settembre, 2007

Il dollaro canadese ha raggiunto la parità con quello USA

Non accadeva dal Novembre 1976.

La notizia si commenta da sola in merito allo stato dell'economia, alla gravità della crisi creditizia e ai rischi di recessione, che forse il taglio dei tassi da parte della fed può aver allontanato. Questo prima di tutto negli Stati Uniti, poi da noi in Europa: anche se le caratteristiche delle due economie sono diverse, restano forti interdipendenze.

In ogni caso, mettetevi comodi, stiamo realmente assistendo alla storia in diretta e lo facciamo da una posizione privilegiata: quella di chi si occupa di finanza e conosce la portata di questi eventi. Ciò che sta accadendo, giorno dopo giorno, rappresenta una serie di avvenimenti che, nel bene e nel male, farà ricordare a lungo questo 2007.

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Durante la giornata, a partire dalle 6 di mattina e fino alle 22, compaitbilmente con i miei impegni di trading sui mercati (che hanno sempre la precedenza assoluta su tutto), invierò periodicamente una serie di micro analisi e aggiornamenti sulla situazione dei mercati finanziari seguiti in quel momento e richiamando la vostra attenzione su livelli di particolare interesse, situazioni da seguire e quant'altro possa rappresentare uno spunto di riflessione. Se vedete interrompersi gli aggiornamenti è perché in qual particolare momento potrei essere impegnato sui mercati e impossibilitato a seguire gli aggiornamenti, che comunque riprenderanno al più presto.

Per seguire gli aggiornamenti gratuiti in tempo reale in modo tempestivo si consiglia di utilizzare i seguenti servizi:
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Analisi Operativa Futures Globale - 20 Settembre 2007

La seduta di ieri ha visto il nostro S&P MIB recuperare il terreno perso rispetto alla sera precedente quando l'annuncio del ribasso dei tassi da parte della fed è arrivato quando Piazza Affari era chiusa.

Per quanto riguarda gli altri indici azionari, di cui seguiamo i corrispondenti contratti future, c'è stato un naturale proseguimento della positività, con un corrispondente inizio di ricerca di equilibrio, che necessariamente deve seguire i fortissimi imbalance creati da eventi come quello di martedì sera. Quello che è certo è che per ora i mercati azionari hanno festeggiato l'intervento della fed e ieri mattina anche il bund, che inizialmente aveva in qualche modo tentato di resistitere è sceso tornando all'interno della congestione che ne conteneva l'azione dal 16 agosto, fino al breakout del 7 settembre. C'è da rilevare peraltro che la discesa nei prezzi del Bund, come quella di tutti i titoli obbligazionari implica un rialzo dei tassi di interesse, che segnala come la crisi di liquidità e creditizia sia tuttaltro che risolta.

Per ora i mercati dovranno digerire l'intervento dell'autorità monetaria USA e per questo si attende il periodo di consolidamento necessario, per poi decidere il da farsi. E' probabile che da un lato si arrivi a testare i massimi di luglio, che con i rialzi degli ultimi due giorni sono a un passo per tutti gli indici azionari, così come il detto "Don't fight the Fed" suggerirebbe.

Andando per gradi e, come sempre, evitando previsioni di alcun tipo, attenderei una eventuale contrazione dei range giornalieri, che mostrerebbe quella ricerca di equilibrio di cui sopra, per poi valutare un'uscita dalla stessa, che ci indichi la direzione che i mercati vogliono prendere.

Ricordiamo, infatti, come i mercati finanziari si trovino ancora in mezzo a un guado, poiché se da un lato possono confidare nell'intervento sistematico della Fed e delle bache centrali, per salvare da situazioni drammamtiche, con conseguenti problemi di Moral Hazard, che porta investitori e banche ad abituarsi a prendere rischi più elevati del dovuto proprio confidando nell'arrivano i nostri, dei quali prima o poi (magari tra qualche anno) se ne pagheranno le conseguenze; dall'altro gli investitori istituzionali sanno come la crisi creditizia sia ancora ben presente e i suoi effetti tuttaltro che esauriti. Anzi, l'intervento della fed, nella sua eccezionalità ne ha evidenziato tutte le caratteristiche di drammaticità. Ovvio quindi che ne derivino elementi di cautela e di incertezza, che devono riflettersi anche nei nostri giudizi sull'andamento dei mercati.

Yen/Dollaro vs. S&P 500 e i Carry Trade

Molti di coloro che mi hanno scritto dopo il seminario di sabato scorso, insieme ad altri tra il lettori abituali delle mie analisi mi chiedono il motivo per cui tra i crosso valutari segua lo yen/dollaro e non piuttosto l'euro/dollaro, che potrebbe interessarci più da vicino.


Il motivo risiede nel grafico che ho allegato dove ho rappresentato il confronto tra i contratti future scadenza dicembre 2007 jpy/usd (in nero) ed es (s&p 500). Fa impressione rilevare la quasi esatta specularità tra i due strumenti evidenziata dalle linee verticali che ho aggiunto in grigio. Il motivo è l'importanza che ha avuto il fenomeno dei carry trade (definizione in inglese più ccurata), generati dalla politica di bassissimi tassi d'interesse portata avanti dal Giappone che portava gli investitori ad indebitarsi in yen sui mercati nipponici a tassi prossimi allo zero, per poi prestare i soldi sui mercati statunitensi, denominati quindi in dollari, dove i tassi erano molto più elevati.

Come sempre accade questo giochetto ha portato ad eccessi speculativi e coincidentemente con l'inizio della crisi creditizia globale, innescata dai mutui subprime, si è innescata anche una crisi dei carry trade che hanno aggiunto un altro (enorme) problema al panorama esistente.

Ecco quindi, in estrema sintesi, il motivo per cui il cross yen/dollaro ha un andamento (in questo periodo) così speculare rispetto a quello dell'S&P 500 e per cui vale la pena seguirlo.

Nota: se non avete accesso alle quotazioni del future yen/usd quotato al CME, potete usare direttamente il normale cambio yen/dollaro, c'è solo qualche punto di differenza rispetto alle quotazioni del future (e quindi alle mie indicazioni) per via del premio/sconto, ma a parte questo l'andamento è ovviamente identico.

19 settembre, 2007

Analisi Operativa Futures Globale - 19 Settembre 2007

La prima cosa che tengo a chiarire nell'analisi di oggi è l'intervento di ieri sera della fed ha portato al taglio di 50 punti base (0,5%) di due distinti tassi di interesse, raddoppiando in sostanza la portata dell'intervento. i tassi sono: Il tasso ufficiale di sconto, che già il 17 agosto fu tagliato di 50 punti base e il tasso sui fed funds, che era quello sul quale si era ipotizzato l'intervento. Le attese erano inoltre per un taglio da 25 punti base, quindi quello che potremmo definire come un doppio raddoppio ha causato quell'effetto dirompente al rialzo cui abbiamo assistito ieri sera.

L'S&P 500 (ES) ha rotto al rialzo la congestione che lo teneva intrappolato da fine luglio, invertendo al rialzo il trend giornaliero, il Nasdaq 100 (NQ) non ha superato i massimi del 4 settembre anche se al momento di scrivere nella sessione globex si trova a ridosso degli stessi. Discorso analogo vale per Russell 2000. Per quanto concerne dax e stoxx la crescita e ieri sera e l'apertura rialzo di stamattina ha portato lo stoxx a ridosso dei massimi del 4 settembre, che sta testando al momento di scrivere, mentre il dax rimane ancora al di sotto degli stessi. Capirete quindi come il livello sia quello da monitorare per la giornata di oggi al fine di ottenere indicazioni ulteriori sulla natura del rialzo che resta comunque ovvio e indubbio.

Giungendo infine al nostro fib oltre ai massimi del 4 settembre ci sono quelli dell'8 agosto, che delimitano superiormente l'area di congestione più volte descritta e che dura dalla fine del mese di luglio.

Per quanto concerne il bund mi ha molto colpito il fatto che ieri sera non ha reagito all'annuncio della fed con un ribasso marcato, ma sostanzialmente proseguendo la congestione nella quale era entrato in attesa dell'annuncio, dopo i ribassi della giornata. Concludendo addirittura con un lieve recupero, che tuttavia ha perso con l'apertura al ribasso di questa mattina. Resta comunque una certa vischiosità verso il basso, registrata fino a questo momento che fa comprendere da un lato come l'intervento della fed abbia avuto l'impatto fortissimo sui mercati azionari, ma relativamente limitato su quelli dei tassi di interesse, poiché anche i Tbond si sono mossi in modo relativamente limitato dopo l'annuncio.

Stesso discorso vale per lo yen/usd, che al momento dell'annuncio non ha reagito con una discesa arrivata solo più tardi è recuperata nel corso della notte, con un ritorno appena al di sopra dell'area di congestione nella quale era entrato a sua volta prima dell'annuncio e che seguiva la discesa della giornata di ieri.

18 settembre, 2007

La fed taglia di 50 punti base


I futures su indici azionari proseguono rialzi della giornata sull'annuncio con violenta accelerazione al rialzo. Bund e Yen non scendono ulteriormente rispetto alla discesa del giorno (ora sono le 2030) divergendo così dal comportamento che confermerebbe dinamica azionaria, restando nella congestione sviluppatasi prima dell'annuncio.

Domattina tutti i dettagli in analisi.
Qui la nota ufficiale del FOMC

Analisi Operativa Futures Globale - 18 Settembre 2007

Siamo oggi finalmente giunti a quel fatidico 18 settembre, che da circa un mese gli operatori finanziari mondiali attendono. Sarà quindi comunicata la decisione della fed in materia di tassi di interesse e assisteremo alla reazione dei mercati, senza dimenticare che qualunque sarà la decisione una parte della stessa è già stata incorporata nei prezzi, si tratterà quindi di osservare la reazione rispetto ad eventuali mosse non anticipate dagli operatori della Banca centrale americana.

Passando ad analizzare la situazione dei mercati finanziari che seguiamo da queste colonne, la giornata di ieri appare sui grafici daily nella forma di un'altra barra di consolidamento, che tuttavia mostrato una dinamica intraday estremamente volatile, dove la negatività mostrata dagli indici europei in mattinata si è contrapposto un deciso recupero prima dell'apertura di New York, cui il seguito un ulteriore ritorno verso il basso che non è tuttavia arrivato a pestare i minimi della mattinata. Tutta questa volatilità mostra i caratteri di estrema pericolosità che questa settimana porta con sé, proprio a causa della densità di avvenimenti attesi, di cui si parlava ieri mattina, culminanti con le scadenze di venerdì.


Il contratto che meglio riassume i concetti sopra esposti per la giornata di ieri è a mio avviso quello del Bund, sia a livello giornaliero che a livello di movimenti intraday mostra da un lato la lateralità per l'attesa della decisione, cui sono contrapposti movimenti intraday molto marcati anche se interni ai confini della seduta precedente.

La negatività dei mercati azionari europei è stata certamente attenuata dal recupero pomeridiano, largamente anticipato dal dax che fino dalla mattina ha mostrato una tendenza a resistere alle vendite, che invece hanno influenzato maggiormente il nostro S&P MIB e l'Eurostoxx 50. Il dax ha infatti mostrato movimenti più equilibrati e interni ad un range ben definito nelle sedute precedenti, contrapposto a movimenti più erratici degli altri due contratti.

Per la seduta odierna a fare qualsiasi tipo di previsione, come più in generale per tutta la settimana, è secondo me completamente fuorviante. Prendiamo quindi come riferimento gli estremi delle ultime sedute, in particolare su quegli strumenti come il dax, il Bund e negli Stati Uniti l'S&P 500, che hanno mostrato quei caratteri di lateralità meno soggetti ad oscillazioni dettate dalla maggiore emotività presente strumenti come il nostro fib e l'eurostoxx 50. Anche il cambio yen/usd ha mostrato nelle ultime sedute quei caratteri di attesa equilibrata delle decisioni della fed e può rappresentare anche oggi un ottimo riferimento.

Sarà molto importante, in generale, confrontare le reazioni alla decisione sui tassi alla ricerca di movimenti che si confermino l'un l'altro ovvero di eventuali divergenze.