14 novembre, 2006

Vivere di Trading

approfitto dell'email che filippo e riccardo, due ragazzi di genova mi hanno scritto tempo fa (e mi scuso con loro per non aver risposto prima) per tornare sull'argomento "vivere di trading" che ho altre volte trattato da queste pagine.

la domanda che in molti si pongono è se sia o meno possibile vivere di trading, in questo e in una serie di post dedicati a questo argomento, tenterò di trovare una risposta.

in proposito, chi mi segue da tempo sa bene quale sia il mio pensiero in merito, ad esempio filippo e riccardo hanno colto appieno la filosofia di fondo del profste blog, infatti mi scrivono: "siamo stati molto colpiti dal tuo blog soprattutto perche non dai consigli
tecnici e non prometti false illusioni". loro si descrivono come due ragazzi con un lavoro sicuro, ma attratti dal mondo del trading online. chiarisco subito e con estrema fermezza che il mio consiglio è e resta quello di tenere il lavoro sicuro e respingere l'illusione di poter vivere di trading, è semplicemente impossibile e lo dico con cognizione di causa, dato che come loro stessi sottolineano io sconsiglio fermamente chiunque di pensare di fare del trading una professione, pur essendo un trader professionista. una contraddizione, ma solo apparente. è proprio per il fatto che so bene cosa significhi concentrare tutto l'onere e il peso di realizzare e soprattutto mantenere una sicurezza e serenità finanziaria per se e per la propria famiglia tramite il trading, e non parlo di ricchezza, ma di potersi procurare i mezzi per vivere tramite i mercati finanziari, che sconsiglio fortemente chiunque dall'intraprendere questa strada.

se non vi bastassero i miei consigli, guardate attentamente la realtà, andando oltre la superficie dove prevale l'illusione. domandatevi perché moltissimi trader o presunti tali finiscono con lo scrivere libri, tenere corsi e lezioni, realizzare siti o blog, che riempiono di pubblicità, che ad esempio pagano circa 0,01/0,05 centesimi a click. vi siete mai chiesti perché? vi siete mai chiesti come mai altri blogger, che come me si occupano di mercati finanziari, svolgono tutti un altro lavoro, chi per una banca, chi in proprio, chi arriva addirittura a dividersi tra più lavori per poi scrivere dei mercati finanziari e riuscire così a mantenere l'hobby del trading. ecco, nel caso non ve lo siate mai chiesti è ora di farlo, perché questa riflessione da sola vi permette di comprendere molto del mondo del trading.

tengo a sottolineare come questa non sia assolutamente una critica verso gli altri blogger o in generale verso coloro che vivono di corsi, libri e iscrizioni a servizi di newsletter sui propri siti. tutte queste persone non fanno altro che rafforzare il mio pensiero: vivere di trading è praticamente impossibile o come minimo molto, ma MOLTO difficile. talmete difficile che, come si nota, tutte queste persone affiancano al trading, altre attività che gravitano intorno al trading e riescono talvolta ad essere così redditizie da garantire un flusso di reddito che spesso e paradossalmente permette di evitare del tutto il trading, i suoi rischi e le sue insidie.

c'è un vecchio e notissimo detto nel mondo dell'analisi tecnica: "l'unica cosa certa dell'analisi tecnica è che potrai sempre tirarci fuori da vivere vendendo libri, dando consigli operativi o facendo corsi".

evitate le false illusioni! questo è esattamente il punto e lo scopo di questo mio spazio online, che compatibilmente con i miei impegni sui mercati sto cercando di portare avanti. con questo rispondo anche a color che spesso mi hanno chiesto perché ho creato e porto avanti il profste blog.

a proposito di false illusioni vi consiglio di leggere questo interessante articolo comparso sul sito dell'aduc, che è un associazione di consumatori, che parla delle varie scuole e corsi di trading che in italia stanno proliferando. non esprimo giudizi in merito al corso citato nell'articolo poiché non lo conosco, ma credo che l'esempio possa valere anche per moltissimi altri corsi che ci invitano a vivere di trading e simili, compresi quelli organizzati dagli stessi intermediari finanziari, che tendono a procurarsi nuovi clienti anche grazie a corsi base gratuiti, guadagnando poi sulle commissioni generate dagli stessi e tentando parallelamente di rifilare corsi "avanzati" dai costi spropositati (diverse centinaia di euro per corsi che durano 1 giorno o due al massimo).

ciò che consiglio è ovviamente di non cadere in queste trappole e comprendere come la strada verso l'apprendimento del trading sia lunga e tortuosa, ma può in gran parte essere svolta da soli, senza corsi o seminari di sorta, iniziando, ad esempio, con quei famosi libri che vi ho consigliato e che, a mio parere, costituiscono un'ottima ed essenziale base per apprendere.

detto questo, ribadisco con fermezza il mio consiglio a non lasciare il proprio lavoro e attività per dedicarsi al trading ed evitare di sognare di poter un giorno vivere di trading. ve lo assicuro, è realmente la cosa più difficile del mondo e la fregatura sta proprio nel fatto che sembri invece facilissima. questa illusione ha portato moltissime persone alla rovina.

nei prossimi post approfondirò ancora il tema, che ritengo importante, parlandovi anhe del percorso che io stesso sto seguendo e degli insegnamenti che quest'esperienza mi sta dando. sempre per cercare di rispondere a filippo e riccardo, che proseguono il loro email dicendo: "forse stai infrangendo un nostro sogno per altro appena maturato, quello di vivere di trading online...
ma è davvero cosi difficile? non parlo esclusivamente delle tecniche e degli
studi per arrivare ad essere un buon trader ma parlo soprattutto di rinuncie di
tipo sociale."
(continua)