Da venerdì mattina non ho più scritto nulla, perché nulla c'era da aggiungere all'analisi pubblicata venerdì mattina in pre apertura e anche i giorni precedenti, dove si era rilevato e sottolineato più volte l'imminenza del movimento esplosivo, che è finalmente arrivato proprio venerdì mattina (meno male che non sono andato al Trading Forum, soprattutto per questo motivo).
Come si vede dal grafico giornaliero allegato, il brekout della famosa congestione, ormai visibile anche sul daily poiché durava dal 24/25 aprile, è arrivato e si è fatto annunciare da una compressione di volatilità osservabile nelle penultime due sedute.
La giornata di venerdì è classificabile come long range day a tutti gli effetti e la direzione a senso unico, con la chiusura vicino ai massimi lo conferma.
L'unica osservazione che mi permetto di fare mi è saltata agli occhi oggi, domenica, durante la revisione dei grafici settimanali di tutti i principali futures e indici. Ebbene, i volumi, per il nostro S&P MIB non confermano l'azione, altrimenti perfetta e da manuale, che ha portato al brakout di venerdì.
Si osserva, infatti, come il comportamento dei volumi sia antitetico rispetto a quello delle barre che hanno portato al breakout.
Ora per le ultime due sedute, di conmpressione della volatilità, era normale osservare una parallela riduzione dei volumi, ma venerdì sarebbe stato certamente più appropriato osservare un esplosione dei volumi, che accompagnasse e confermasse la giornata di espansione del range.
Questa osservazione, per noi doverosa, mette solo parzialmente in discussione quanto avvenuto, anche se oggettivamente sarebbe stato più corretto avere la conferma dai volumi, che purtroppo è mancata. Da domani, lunedì, avremo una settimana dove il brekout stesso potrà essere confermato da un proseguimento dell'azione vista venerdì o smentito da una negazione della stessa. Le probabilità ora favoriscono il rialzo, ma l'azione dei volumi ci impone questa riflessione cautelativa.