28 novembre, 2006

profste & apple



...dal 1982:



a oggi:

del.icio.us profste

il profste blog vi propone da oggi un'altra interessantissima novità, si tratta del fantastico servizio di bookmarking del.icio.us, grazie al quale potrete salvare e condividere i vostri preferiti direttamente sul web. sono davvero entusiasta di questa scoperta che subito voglio condividere con voi.

in pratica, invece di avere i preferiti su un pc, la lista dei vostri bookmark è salvata sul web. il primo vantaggio è che potrete accedervi da ovunque vi troviate (quante volte è capitato di dover faticosamente ricercare un sito da un pc diverso da quello che usate abitualmente...).

fin qui nulla di esaltante, anche google offre un servizio simile, con le già citate conseguenze e rischi sulla privacy da parte del vero grande fratello orwelliano, dato lo strapotere che google ormai detiene su internet e la foga compulsiva con cui continua a salvare milioni di dati e abitudini personale quotidianamente.

il bello di del.icio.us è che, come chiaramente spiegato sul sito Voi siete i proprietari dei vostri bookmark e decidete se e come condividerli e in quale forma (ad esempio io ho scelto la licenza Creative Common, che già utilizzo per i contenuti del profste blog). qui si innesta l'altra grande possibilità offerta che è quella di, appunto, condividere alcuni o tutti dei vostri bookmark con gli altri. in questo modo potrete fornire e ricevere un
prezioso servizio, oltre a scoprire decine e decine di siti per voi interessanti.

ad esempio io ho trovato un paio di siti di trading che non conoscevo e che ho immediatamente aggiunto al mio patrimonio di bookmark. quali sono? semplice, basta andare su delicious e cercare profste per poter vedere e scoprire tutti i miei siti preferiti (presto ne aggiungerò altri, dato che ho appena iniziato).

infine, c'è la possibilità di "iscriversi" ad un utente entrando a far parte del suo network ricevendo così automaticamente tutti gli aggiornamenti sui nuovi bookmark salvati. per aggiungersi al network del profste blog basta cliccare qui.

insomma, è per me davvero una scoperta meravigliosa che qui in italia sta iniziando a diffondersi. sono certo che, come altre volte accaduto, questa idea venga subito ripresa dai miei blogger friends e non solo. in questo modo il patrimonio di siti preferiti cui far riferimento si accrescerà sempre di più.

Aggiornamento 29 Novembre:
del.ici.ous fa parte del gruppo Yahoo! e ovviamente ciò potrebbe destare qualche preoccupazione per i problemi legati alla privacy. onestamente credo che da un lato Yahoo! sia oggi molto meno potente e quindi pericolosa di google (specialmente in italia dove la diffusione e l'utilizzo di Yahoo! è minima rispetto ad altri), inoltre e soprattutto la politica di del.icio.us in proposito, come già notATO, permette di decidere l'utilizzo che si vuol fare dei propri bookmark (se condividerli o lasciarli privati), sottolineando come gli stessi appartengano a noi. in proposito il servizio bookmark di google mi appare meno chiaro e non permette possibilità di scelta all'utente sull'utilizzo dei bookmark.
per saperne di più ecco la privacy policy di google accessibile dal servizio bookmarks
, che rimanda a quella generale del motore di ricerca. mentre la privacy policy di del.icio.us mi sembra più sensibile al problema bookmarks.

26 novembre, 2006

Vivere di Trading - terza parte

proseguo la serie di post dedicati a chi si sta chiedendo se sia veramente possibile vivere di trading, ispirandomi alla vita del leggendario Jesse Livermore, forse il più grande trader di tutti i tempi.

in questi giorni sto leggendo un libro che da tempo giaceva nella mia biblioteca, in attesa di un po' di tempo da dedicargli. si tratta di How to Trade Stocks scritto dal leggendario Jesse Livermore, di cui vi ho consigliato l'autobiografia, scritta in forma di romanzo con l'aiuto di Edwin Lefèvre, Reminiscences of a Stock Operator.

il libro giaceva da tempo accantonato nella bibliteca poiché il valore tecnico dello stesso è relativamente scarso, aggiungendo poco o nulla ai concetti preziosissimi espressi in Reminescences. da rilevare, infatti, che il libro è stato pubblicato nella primavera del 1940, quando jesse livermore tentò di dare una svolta alla sua carriera, dopo l'ennesima perdita catastrofica che qualche anno prima, all'età di 56 anni, a causa delle mutate regole della SEC, lo aveva riportato al punto da cui era partito a 16 anni. non era la prima volta che nel corso della sua mirabolante carriera jesse livermore ripartiva da zero, stavolta però è probabile la sua incapacità di adeguarsi alle nuove regole, dettate proprio per contrastare i grandi operatori e manipolatori del mercato dell'epoca, come lui stesso.

l'incapacità di creare un nuovo metodo di fare trading e adeguarsi al mercato, lo portò prima a tentare di darsi alla consulenza, dove proprio in occasione delle pubblicazione del libro nel 1940, riaprendo i suoi uffici, questa volta al pubblico, per permettere a chiunque di fare trading sotto la sua guida, rivelando i suoi segreti. una vera e propria svolta, se si pensa che storicamente, negli anni dei suoi più grandi successi i suoi uffici, con vista da sogno su central park, erano blindatissimi e super segretati, dando alla sua figura un alone di mistero che contrbuì ad accrescerne il mito.

ancora una volta s'impone una riflessione, che da queste pagine vi ho sottoposto più volte, pensando a tutti coloro che fanno corsi o scrivono libri. come mai uno dei più grandi speculatori di tutti i tempi si mette a rivelare i suoi segreti al pubblico? un articolo del time del 9 dicembre 1940 contiene la risposta, valida allora come oggi: "rivelare i propri segreti [...] fu un segno della fine [di jesse livermore ndr]. Nessun uomo in grado di fare soldi per se stesso, rivelerebbe mai al pubblico come fare."

avete letto bene. fa una certa impressione leggerlo nel time del dicembre del 1940. da sola questa frase impone a tutti noi l'ennesima accurata e approfondita riflessione.

l'epilogo di questa storia arriva il 29 novembre del 1940, pochi mesi dopo la pubblicazione del libro che sto leggendo e il tentativo di entrare nel mondo dei corsi di trading, da parte del leggendario jesse livermore.

nel bar dello Sherry-Netherland Hotel di New York, nel pomeriggio, Jesse Livermore fu trovato riverso su una sedia nel bagno della lobby dell'albergo, si era tolto la vita. in un quadernetto aveva lasciato scritte 8 pagine per sua moglie dove ripeteva continuamente la frase: "Questa è l'unica via d'uscita... Sono stanco di combattere...Non merito il tuo amore...Sono un fallimento."

troverete i dettagli della vicenda nell'interessantissimo articolo del time magazine, che ho in parte riportato qui tradotti e ritengo sia una lettura da suggerire a chiunque stia pensando di fare trading.

Jesse Livermore era riuscito a raggiungere successi mirabolanti in questo mestiere, adottando tecniche allora possibili e oggi difficilmente riproducibili, ma non è questo il punto su cui voglio attirare la vostra attenzione, ma sul fatto di quanto sia difficile non solo raggiungere il successo, ma anche mantenerlo o meglio amministrarlo. questo rende questo mestiere una volta di più difficile, se non impossibile. è lo stesso jesse livermore, che nel primo capitolo del libro che sto leggendo scrive in modo molto onesto, al contrario di ciò che spesso troviamo scritto nella maggior parte dei libri e corsi proposti oggi: "Ci sono periodi nei quali si può guadagnare investendo e speculando sui mercati, ma non si può guadagnare costantemente facendo trading ogni giorno e ogni settimana dell'anno. Solo i più stupidi ci proveranno. Semplicemente è al di fuori delle possibilità e non si può fare." (Jesse Livermore, How to Trade Stocks, Duane, Sloan & Pearce, New York, 1940, pag. 7)

fa impressione leggerlo in un libro del 1940, scritto dal più grande speculatore di tutti i tempi, sapendo quello che sarebbe successo di li a pochi mesi. se questa non è materia di riflessione...

ecco, ora ripensate a tutti quelli che scrivono libri sul trading e fanno corsi, insomma a coloro che vivono di trading senza fare trading, pensate poi a ciò che ha fatto jesse livermore quando si è reso conto che l'unico modo per sopravvivere sarebbe stato proprio questo. ripensate alle sue ultime parole, scritte per la moglie e chiedetevi, infine: "si può vivere di trading?".

(continua)

22 novembre, 2006

Fon: sempre peggio...

la situazione della vicenda fon, di cui mi sono già occupato, sta assumendo qui in italia contorni davvero particolari, data la situazione dove ormai con certezza si può affermare che fon è, al momento, purtroppo illegale. l'unica possibilità che resta a noi foneros pentiti è quella di tenere il router fon rigorosamente spento e scollegato, in attesa che da fon ci si decida a trovare una soluzione alla situazione qui in italia.

quel che è certo è che la situazione è probabilmente nota ai dirigenti fon, dato che "casualmente" hanno appena regalato 1000 la fonera proprio qui in italia. ciò al fine di accelerare la diffusione dei punti di accesso, in attesa di una soluzione del grave problema legislativo. probabilmente la loro strategia consiste nell'attendere che il fenomento assuma proporzioni tali da costringere il governo a modificare la legge in senso favorevole a fon. mi rendo conto sia una strategia comoda e certamente meno costosa di quella che imporrebbe uno studio della delicata situazione italiana e un conseguente adeguamento del servizio stesso alle richieste legislative, al fine di proteggere da subito i propri utenti, che sono per ora gli unici a rischiare, mentre per fon (iniziativa commerciale travestita da movimento) ci sono solo i vantaggi di una crescita dei punti di accesso e delle possibilità di guadagno presenti e future.

da rilevare ancora una volta come, sempre "casualmente", sul blog ufficiale di fon italia, non si trovi al momento traccia delle gravi problematiche legislative legate alla situazione italiana.

per un doveroso approfondimento in merito alla delicata questione vi rimando agli ottimi articoli di marco calamari su punto informatico che trovate qui e qui. ho trovato poi un blog di un altro fonero pentito e soprattutto arrabbiato dopo i recenti sviluppi della vicenda fon, che, come ormai moltissimi, tiene il proprio router fon rigorosamente spento e ad accumulare polvere (unica soluzione praticabile per non rischiare data l'attuale situazione legislativa) in attesa di una soluzione, si spera rapida, del problema da parte di fon.

21 novembre, 2006

profste blog sostiene ixquick

negli ultimi tempi ho guardato con crescente preoccupazione allo strapotere di google e alla somiglianza sempre più accentuata con il percorso seguito da microsoft nel pervadere e invadere le nostre vite.

non voglio certo sostenere che si possa vivere senza google, così come tutti utilizziamo (prima o poi) windows e/o office. tuttavia, il web ci ha insegnato che talvolta possono esistere alternative valide che si possono utilizzare insieme ai prodotti di coloro che dominano il mercato.

proprio in questo modo moltissimi hanno iniziato a utilizzare firefox, il mac e gli esempi potrebbero continuare. in questo periodo poi dove con l'arrivo di microsoft vista le preoccupazioni per la privacy crescono, si veda ad esempio il progetto trusted computing ribattezzato più volte in TC / TCG / LaGrande / NGSCB / Longhorn / Palladium / TCPA, di cui probabilmente tornerò a parlare.

ecco quindi l'idea di proporre una casella di ricerca sicuramente inusuale e a molti di voi ignota (come lo era per me fino a poco tempo fa). si tratta del motore di ricerca ixquick, che ha adottato una seria politica di rispetto della privacy, decidendo di non conservare le tracce delle nostre ricerche nei loro archivi. politica che si discosta nettamente da quella di google, che da anni ha compreso come la vera forza sia proprio nel catalogare e memorizzare tutte le nostre abitudini di ricerca e navigazione. patrimonio questo che è facile comprendere sia una vera miniera d'oro per l'azienda.

ecco quindi che da oggi una parte delle nostre ricerche può passare attraverso ixquick, senza tuttavia rinunciare ad utilizzare anche google, si tratta solo di limitarne l'uso.

il motore ixquick a mio parere funziona davvero bene, l'ho testato per qualche tempo e mi trovo benissimo, solo in casi eccezionali ricorro a ricerche su google che comuqnue danno risultati non molto diversi. ho addirittura notato che lo stesso ixquick è meno vittima di tutti quei siti che risultano al primo posto delle ricerche google, indirizzandovi però a pagine che non corrispondono alle vostre ricerche per lo più piene di pubblicità e simili.

se l'idea di ixquick vi piace fatelo conoscere a vostra volta e/o mettete una casella di ricerca sul vostro sito. ci tengo a sottolineare che ixquick non ha programmi di affiliazione, tipo google adsense e che quindi le ricerche attraverso la casella ixquick sul profste blog non generano alcun guadagno (tutto il profste blog è libero pubblicità), come invece accade con le caselle di ricerca google che trovate su molti siti e che sono un mezzo per incrementare i guadagni dei siti stessi.

Aggiornamento 28 Novembre:
un altro servizio utilissimo e rispettoso della privacy è del.icio.us con il quale organizzare e condividere il vostri siti preferiti.

benvenuto allo pseudotecnico

un'altro interessantissimo tech link entra a far parte del rinnovato profste blog. si tratta dello pseudtecnico, che accanto ai già presenti andrea beggi e il disinformatico di paolo attivissimo arricchisce e impreziosisce i siti che vi consiglio di visitare.

18 novembre, 2006

Vivere di Trading - seconda parte

prosegue il ciclo di post del profste blog dedicati ad uno dei grandi dilemmi del mondo finanziario ossia se sia possibile o meno vivere dedicandosi esclusivamente al trading. il mio pensiero in merito è stato ampiamente espresso nel post precedente, dove con chiarezza e fermezza sconsiglio chiunque dall'intraprendere questa strada, ardua e piena di ostacoli e con un tasso di abbandono vicino al 100%.

uno dei motivi principali risiede nel fatto che il mestiere è nella realtà tutto il contrario di ciò che apparentemente sembra e vogliono farci credere.

ad esempio questo noto spot di una delle banche e intermediari online più famosi e diffusi riproduce gli stereotipi più sbagliati e fuorvianti che su questa professione si possano racchiudere in 30 secondi:



al di là dell'idea pubblicitaria che in se è carina e divertente, non immaginatevi la vita quotidiana del trader come quella descritta nel video. non è così!

nel mio caso credo che se solo avessi bisogno della pallina antistress sarei già diventato una statistica. perché questo mestiere richiede soprattutto equilibrio interiore e psicologico. una pace e una forza d'animo che una pallina antistress non potrà mai darti e che devi trovare da solo con un percorso che procede in parallelo con il progredire della conoscenza tecnica. si, perché una delle cose che ho capito è che il trading è al 90% psicologia e solo al 10% tecnica e conoscenza dei mercati, e non sono il solo a pensare questo. anche se può sembrare strano, una delle realtà più strabilianti del trading è esattamente questa.

mi aiuterò con un esempio. immaginiamo di decidere il segno delle nostre operazione (acquisto o vendita) in modo assolutamente casuale in modo che le probabilità di successo siano esattamente al 50%, noi potremmo uscire vincenti applicando una strategia simile se fossimo in grado di applicare in modo ferreo il management della posizione. in pratica, riuscendo a tagliare immediatamente le perdite e lasciando correre i profitti. ora il benchmarck, ossia il riferimento da cui partire e da battere, con ogni strategia di trading applicata è esattamente questo: riuscire a far meglio del mero caso. in pochi ci riescono, anche se moltissimi spendono ore a ricercare e studiare nuovi indicatori o strategie e via discorrendo. il motivo è psicologico, dato che sulla carta i trading system e i metodi discrezionali possono avere una probabilità di successo superiore. a volte basta un solo trade in perdita lasciato correre troppo a lungo per mangiare i profitti di decine di trade positivi e distruggere il lavoro fatto fino a quel momento, oltre a lasciare pesanti segni sull'atteggiamento psicologico del trader, che probabilmente si rifletteranno sui trade successivi. un altra problematica psicologica e riconducibile al money management che ha un impatto decisivo sui rendimenti di qualsiasi metodo si applichi è quella della dimensione dell'investimento, ossia la capacità di incrementare la stessa quando le probabilità a nostro favore sono massime ovvero di ridurla quando sono esigue.

come fare per arrivare a tutto ciò? e quindi avere una metodologia che riesca a fare meglio del caso (molti gestori di fondi comuni ad esempio non riescono a batterla, ma fanno peggio del mero caso, con la differenza che ci fanno pagare salate commissioni di gestione) e riuscire ad attuare la stessa con principi di money management basati su una gestione dei trade che affonda le proprie radici su solide basi psicologiche e mentali. ne parleremo nei prossimi post dedicati al tema, anche se vi renderete conto una volta di più di come tutto ciò sia davvero difficile, se non appunto impossibile, perché siamo umani.

di nuovo lasciate perdere gli esempi di performance strabilianti mostrati magari in tempo reale, come all'ultimo trading forum di rimini tenutosi a maggio e dove (quoto dal sito):"il tedesco Birger Shafermeier con 100 contratti Bund ha guadagnato 22.000 euro in un giorno. Il più veloce? L'inglese Praniel Ludwa si è portato a casa 600 euro in 28 secondi sempre sul Bund, ma con soli 4 contratti. E gli italiani? Uno per tutti: Giuseppe Torreggiani ha totalizzato 126 pt in due giorni (3.150 euro)". strabiliante vero? si, ma assolutamente irrilevante per quanto riguarda chi vuole fare del trading una professione. l'articolo citato non dice che queste performance da record stabilite in diretta e davanti ad una platea da fiera di paese e quindi senza neanche tutta quella concentrazione che sembrerebbe necessaria, sono state realizzate in giorni di mercato assolutamente favorevoli, poiché il forum coincise con il mini crollo che ha portato i mercati internazionali ai ribassi durati poi fino a tutto il mese di agosto. eventi simili sono l'eccezione e non la regola, poiché il mercato non tutti i giorni offre opportunità di guadagni così strabilianti e la capacità del trader è proprio quella di riuscire a produrre risultati in modo costante e consistente nel tempo. chi se ne frega se in 28 secondi "guadagni" 600 euro se poi non sei in grado di riprodurre questa performance ogni giorno!

non critico assolutamente coloro che hanno realizzato tali risultati, anzi mi complimento con loro, ma ancora una volta mi chiedo, che bisogno c'è di farlo davanti ad una platea. se io guadagno 22.000 euro in un giorno devo costringermi davvero ad andare a rimini davanti ad una platea a esibirmi in tempo reale? è probabile che ci siano altri motivi, come ad esempio il bisogno di raccogliere fondi per la propria società di gestione del risparmio, come nel caso di Birger Shafermeier ovvero reclamizzare il libro di imminente uscita come nel caso di Giuseppe Torreggiani, intitolato guarda caso "Torreggiani azzanna il dax" o i corsi tenuti dallo stesso.

eccoci ancora una volta quindi a parlare dell'unica verità che esiste in questo mondo: il successo è davvero soltanto destinato a quei pochi che vogliono il lavoro (non la gloria) e questo non l'ho detto io, ma richard wyckoff nel 1919. verità questa che risuona ancor più fortemente in un mondo come quello in cui viviamo oggi.

bene direte voi, ma solo di esempi negativi è costellato questo articolo? no. c'è una persona che è davvero poco conosciuta e sicuramente schiva che ha avuto un successo enorme in questi ultimi anni, ma che non si esibisce alle fiere del trading, non scrive libri e non vende corsi. si chiama paul rotter, soprannominato "il re dell'eurex" o ancora "the flipper". di lui esiste in circolazione pochissimo materiale tra cui un'intervista del gennaio 2005. lavorando praticamente sempre in incognito ha raggiunto una certa notorietà quando le sue strategie di trading, anche molto criticate, e la sua dimensione erano in grado di condizionare un mercato immenso come quello del bund, arrivando a mettere in crisi i gestori di fondi che sono stati tra i più grandi detrattori. da allora la vita di paul rotter è tornata nell'ombra e non è dato sapere se operi ancora e con quali metodi o su quali mercati. potrebbe anche aver smesso di fare trading, ma nel suo caso la ricchezza accumulata gli permetterà probabilmente di non doversi certo preoccupare delle bollette e dell'affitto. in ogni caso l'esempio di paul rotter serve proprio a dimostrare come quei pochi che davvero riescono in questo mestiere non hanno bisogno di scrivere libri, vendere corsi o girare per le fiere del tarding a fare esibizioni in tempo reale. non hanno bisogno della fama e della notorietà, che sono nemiche di ciò che questa professione richiede: l'equilibrio psicologico e la concentrazione.

a prescindere dalla fine che ha fatto paul rotter, il suo esempio deve di nuovo farci riflettere su tutti quei casi di persone che vivono alimentando il mito del trader che tanto bene è riassunto nel filmato sopra, pensando che accanto a loro ci sono quei pochi che nel più completo anonimato svolgono con successo questa difficile professione.
(continua)

17 novembre, 2006

profste blog aggiornamento e novità

è con enorme piacere che vi presento la nuova veste del profste blog, che ho deciso in questo periodo di vacanza dal blog stesso e che mi ha portato a ripensare profondamente l'utilizzo che voglio fare di questo spazio, partendo proprio da quella necessità di liberarsi dall'obbligo dell'aggiornamento costante che le analisi operative imponevano e che purtroppo, per motivi di tempo legati al trading, non erano più possibili.

devo dire che in questo periodo ho pensato molto anche al futuro di questo spazio online e ho così deciso di allargare le tematiche trattate, inserendo anche contenuti che si distaccano dalla finanza e dalla borsa, ma che rispecchiano un'altra mia passione che mi accompagna da sempre ossia la tecnologia. posso infatti dire di occuparmi di informatica e affini dal lontano 1983, quando per la prima volta misi le mani su un apple IIe, di cui era (pionieristicamente) dotata la mia scuola.

ecco quindi che il blog diventa economico, finanziario e tecnologico. sperando che la novità non sconvolga i vari cloni del profste blog che da quando (per primo) misi la dicitura blog economico finanziario si sono moltiplicati, dimostrando da una lato scarsa fantasia e creatività, anche se dall'altro il fatto di essere stato imitato (non solo in questo) non può che lusingarmi dimostrando la valildità delle mie idee.

la novità tecnologica, deriva dal fatto che ultimamente ho aggiornato e upgradato il mio parco hardware dotandomi di una rete e connessione wifi, cui ero ricorso per la necessità di restare online da ogni angolo della casa per esigenze legate ovviamente al trading. questo ha riacceso in me l'interesse per la materia tecnologica e le scoperte fatte in questo periodo di aggiornamento sono spesso interessanti e certamente condivisibili con voi. ad esempio il post su la fonera ispirato da tutti coloro che mi hanno contattato via email per sapere come fare per avere la sostituzione dell'apparecchio rotto.

infine, un'altra novità, che mi ha portato ad arricchire il profste blog di una sezione tecnologica, è arrivata per caso proprio settimana scorsa. un mio carissimo amico mi ha ceduto il suo apple ibook G4, perché si era appena dotato del nuovissimo macbook. io da sempre affascinato da un ritorno ai computer della mela, che avevo negli anni della profonda crisi apple abbandonato per windows, anche per esigenze professionali, ho approfittato della sua offerta per provare di nuovo un mac dopo tanti anni. coincidenza ha voluto che proprio settimana scorsa sia stato costretto a letto da un influenza, cosa che, impedendomi di dedicarmi al trading, mi ha portato ad avere qualche giornata da dedicare interamente al ritorno di apple nella mia vita.

ebbene, posso che dopo anni di windows, il ritorno al mac è stato folgorante e la cosa mi ha appassionato a tal punto che probabilmente e gradualemnte sostituirò tutti i pc con i mac, anche grazie al fatto che i nuovi mac montando processori intel permettono di caricare anche windows e questo per me è davvero un fattore decisivo. molti programmi e piattaforme di trading, infatti, girano solo su windows e questo è stato, tra gli altri, un fattore che ha contribuito a tenermi lontano dal mac. ecco quindi un motivo in più per parlare anche di queste cose qui sul profste blog.

infine, tornando alle novità del profste blog, ho inserito la categorizzazione degli argomenti, in modo da permettervi di ricercare tutti i post che trattano un tema in particolare, dalla sezione categorie che trovate qui accanto sulla barra laterale.

la periodicità dei post purtroppo non tornerà quella di un tempo, dato che, come sapete, gli impegni professionali hanno la precedenza su tutto, ma spero di poter comunque arricchire i contenuti di questo spazio, anche grazie ai nuovi temi trattati. tenetevi aggiornati sui post grazie ai feed, che vi segnalano prontamente tutte le nuove pubblicazioni.

16 novembre, 2006

la fonera problemi e sostituzione


come alcuni di voi ricorderanno tempo fa segnalavo il sito dell'ottimo andrea beggi, da oggi entrato a pieno titolo tra i link di profste, che ha creato una guida all'installazione e configurazione del router wifi di fon l'ormai famoso la fonera. da quel momento (e non certo grazie alla mia segnalazione) la pagina di andrea è diventata una sorta di riferimento per tutti coloro, me incluso, che hanno avuto problemi di configurazione con il simpatico, ma a volte fastidioso, oggetto.

i problemi sono poi stati segnalati dai vari commentatori del post di andrea, che hanno reso la pagina una risorsa preziosissima per tutti i foneros italiani. vi consiglio quindi ancora una volta di visitarla e di trarre da lì tutte le informazioni che possono servirvi. io stesso ho postato parecchi commenti dando il mio contributo, anche sulle non trascurabili problematiche legali che il movimento fon solleva qui in italia.

per quanto riguarda i problemi di installazione uno in particolare ha afflitto moltissimi clienti fastweb, come me. in pratica sembrava che la fonera non funzionasse con fastweb, dato che non permetteva il collegamento alla rete senza fili (wifi) o meglio lo permetteva, ma solo per pochi istanti. poi improvvisamente il collegamento spariva. questo problema di disconnessione mi ha afflitto per molto tempo e alla fine ho immaginato fosse un problema del router. ecco quindi che, credo per primo, ho iniziato a martellare il supporto di fon spiegando e rispiegando il problema e dopo decine di email sono arrivato a convincerli e mi hanno sostituito la fonera. insomma, sembra proprio che il problema affligga una partita dei router inviati da fon, per i quali il funzionamento de la fonera con fastweb non è ottimale.

con il nuovo la fonera inviatomi in sostituzione tutto funziona a meraviglia, quindi esiste effettivamente una partita di router difettosi e se anche a voi è capitata una cosa simile vi consiglio di seguire la mia stessa strada. scrivete a support@fon.com e all'inizio, prima di ricevere la prima risposta, martellateli perché ci vuole un po'. poi instaurate un rapporto con la persona che segue il vostro problema segnalando l'anomalia e il fatto che è stata già risolta da loro con la sostituzione (anche loro hanno segnalato l'esistenza di questa partita di fonera guasti) e vi invieranno un nuovo router a loro spese (voi quelle di spedizione le avete già pagate la prima volta).

infine, vi chiederanno di rispedire il vostro, io personalmente ho usato tnt che permette l'addebito al destinatario, dato che sarebbe stato assurdo sostenere le spese di spedizione, che avrebbero portato il costo della fonera a livelli esorbitanti (avevo preso quello a 5€, che con spese e tasse arrivava a 17€), senza contare l'enorme perdita di tempo speso per capire che era rotto e per convincerli alla sostituzione.

ultimissima cosa l'indirizzo cui spedire
FON
AVD. Bruselas, 7
28100, Alcobendas Madrid

per sicurezza ricordatevi di mettere dentro al pacco un foglio che riassume gli estremi del problema, il numero della vostra pratica (incident presente in ogni email che scambiate con loro) e di spedirlo all'attenzione della persona che vi ha seguito sempre via email. almeno non c'è il rischio che il pacco non si perda una volta arrivato nei loro uffici, anche perché la loro professionalità lascia purtroppo davvero a desiderare e hanno un'organizzazione aziendale che ricalca il modello delle poste italiane negli anni 70 (altro che new economy e dire che sono stati megafinanziati da Sequoia, Skype e Google per 22 milioni di dollari).

Aggiornamento lunedì 20 novembre 2006:

ho trovato su punto informatico un altro interessante articolo sulla questione fon, che sottolinea alcuni punti interessanti.

Aggiornamento su problematiche legali fon giovedì 23 novembre

14 novembre, 2006

Vivere di Trading

approfitto dell'email che filippo e riccardo, due ragazzi di genova mi hanno scritto tempo fa (e mi scuso con loro per non aver risposto prima) per tornare sull'argomento "vivere di trading" che ho altre volte trattato da queste pagine.

la domanda che in molti si pongono è se sia o meno possibile vivere di trading, in questo e in una serie di post dedicati a questo argomento, tenterò di trovare una risposta.

in proposito, chi mi segue da tempo sa bene quale sia il mio pensiero in merito, ad esempio filippo e riccardo hanno colto appieno la filosofia di fondo del profste blog, infatti mi scrivono: "siamo stati molto colpiti dal tuo blog soprattutto perche non dai consigli
tecnici e non prometti false illusioni". loro si descrivono come due ragazzi con un lavoro sicuro, ma attratti dal mondo del trading online. chiarisco subito e con estrema fermezza che il mio consiglio è e resta quello di tenere il lavoro sicuro e respingere l'illusione di poter vivere di trading, è semplicemente impossibile e lo dico con cognizione di causa, dato che come loro stessi sottolineano io sconsiglio fermamente chiunque di pensare di fare del trading una professione, pur essendo un trader professionista. una contraddizione, ma solo apparente. è proprio per il fatto che so bene cosa significhi concentrare tutto l'onere e il peso di realizzare e soprattutto mantenere una sicurezza e serenità finanziaria per se e per la propria famiglia tramite il trading, e non parlo di ricchezza, ma di potersi procurare i mezzi per vivere tramite i mercati finanziari, che sconsiglio fortemente chiunque dall'intraprendere questa strada.

se non vi bastassero i miei consigli, guardate attentamente la realtà, andando oltre la superficie dove prevale l'illusione. domandatevi perché moltissimi trader o presunti tali finiscono con lo scrivere libri, tenere corsi e lezioni, realizzare siti o blog, che riempiono di pubblicità, che ad esempio pagano circa 0,01/0,05 centesimi a click. vi siete mai chiesti perché? vi siete mai chiesti come mai altri blogger, che come me si occupano di mercati finanziari, svolgono tutti un altro lavoro, chi per una banca, chi in proprio, chi arriva addirittura a dividersi tra più lavori per poi scrivere dei mercati finanziari e riuscire così a mantenere l'hobby del trading. ecco, nel caso non ve lo siate mai chiesti è ora di farlo, perché questa riflessione da sola vi permette di comprendere molto del mondo del trading.

tengo a sottolineare come questa non sia assolutamente una critica verso gli altri blogger o in generale verso coloro che vivono di corsi, libri e iscrizioni a servizi di newsletter sui propri siti. tutte queste persone non fanno altro che rafforzare il mio pensiero: vivere di trading è praticamente impossibile o come minimo molto, ma MOLTO difficile. talmete difficile che, come si nota, tutte queste persone affiancano al trading, altre attività che gravitano intorno al trading e riescono talvolta ad essere così redditizie da garantire un flusso di reddito che spesso e paradossalmente permette di evitare del tutto il trading, i suoi rischi e le sue insidie.

c'è un vecchio e notissimo detto nel mondo dell'analisi tecnica: "l'unica cosa certa dell'analisi tecnica è che potrai sempre tirarci fuori da vivere vendendo libri, dando consigli operativi o facendo corsi".

evitate le false illusioni! questo è esattamente il punto e lo scopo di questo mio spazio online, che compatibilmente con i miei impegni sui mercati sto cercando di portare avanti. con questo rispondo anche a color che spesso mi hanno chiesto perché ho creato e porto avanti il profste blog.

a proposito di false illusioni vi consiglio di leggere questo interessante articolo comparso sul sito dell'aduc, che è un associazione di consumatori, che parla delle varie scuole e corsi di trading che in italia stanno proliferando. non esprimo giudizi in merito al corso citato nell'articolo poiché non lo conosco, ma credo che l'esempio possa valere anche per moltissimi altri corsi che ci invitano a vivere di trading e simili, compresi quelli organizzati dagli stessi intermediari finanziari, che tendono a procurarsi nuovi clienti anche grazie a corsi base gratuiti, guadagnando poi sulle commissioni generate dagli stessi e tentando parallelamente di rifilare corsi "avanzati" dai costi spropositati (diverse centinaia di euro per corsi che durano 1 giorno o due al massimo).

ciò che consiglio è ovviamente di non cadere in queste trappole e comprendere come la strada verso l'apprendimento del trading sia lunga e tortuosa, ma può in gran parte essere svolta da soli, senza corsi o seminari di sorta, iniziando, ad esempio, con quei famosi libri che vi ho consigliato e che, a mio parere, costituiscono un'ottima ed essenziale base per apprendere.

detto questo, ribadisco con fermezza il mio consiglio a non lasciare il proprio lavoro e attività per dedicarsi al trading ed evitare di sognare di poter un giorno vivere di trading. ve lo assicuro, è realmente la cosa più difficile del mondo e la fregatura sta proprio nel fatto che sembri invece facilissima. questa illusione ha portato moltissime persone alla rovina.

nei prossimi post approfondirò ancora il tema, che ritengo importante, parlandovi anhe del percorso che io stesso sto seguendo e degli insegnamenti che quest'esperienza mi sta dando. sempre per cercare di rispondere a filippo e riccardo, che proseguono il loro email dicendo: "forse stai infrangendo un nostro sogno per altro appena maturato, quello di vivere di trading online...
ma è davvero cosi difficile? non parlo esclusivamente delle tecniche e degli
studi per arrivare ad essere un buon trader ma parlo soprattutto di rinuncie di
tipo sociale."
(continua)

09 novembre, 2006

la borsa dei piccoli

volevo segnalarvi un nuovo e lieto arrivo tra i link del profste blog che è il sito la borsa dei piccoli creato e curato da luca locarini.

alcuni di voi conosceranno già il sito e l'autore, dato che da molti anni segue con successo la borsa italiana e segnala quotidianamente delle analisi sui singoli titoli, con l'indicazione di segnali e livelli operativi, il tutto in modo assolutamente gratuito. c'è tuttavia da aggiungere e segnalare un'importante novità, da pochissimo è iniziato un servizio di newsletter (sempre gratis, basta iscriversi sul sito) dove luca invia le sue preziose analisi e segnalazioni operative al vostro indirizzo email. il servizio è inziato da poco, ma per chi avesse perso i primi numeri è disponibile un archivio delle newsletter già pubblicate.

è inoltre presente anche una guida online, sempre gratuita, di analisi tecnica, con un glossario dei termini più importanti e una spiegazione molto chiara degli stessi.

insomma, data la latenza del profste blog, che resta comunque attivo, anche se momentaneamente con le pubblicazioni ridotte per i motivi che sapete, non posso non consigliarvi la borsa dei piccoli, come un ottimo sito dove seguire gli andamenti della borsa e delle vostre azioni preferite.