31 ottobre, 2007

Visual Trader in prova gratuita per 15 giorni




VISUAL TRADER è OFFERTO GRATIS (nella versione base che comprende il Market Profile e i Grafici N Tick) da DIRECTA alimentato con i dati realtime Directa, che offrono storiche garanzie di affidabilità.

All'ondata di novità che ha letteralmente travolto questo sito in questa settimana che ha seguito il TOL Expo non poteva mancare un doveroso aggiornamento per quanto riguarda le piattaforme proposte.

Come ripetuto più volte, questo sito è esente da pubblicità e l'unica forma ammessa è quella alla Mantellini, per cui molto semplicemente parlo solo dei prodotti che io per primo ho utilizzato e utilizzo e apprezzo, fornendovi un parere personale basato sulla mia esperienza, che mi porta a proporvi gli eventuali prodotti.

In questo senso considero le varie recensioni dei prodotti dei Work in Progress, che come avrete notato possono variare nel tempo. Laddove, ad esempio, incontri dei limiti oggettivi o ulteriori vantaggi di un prodotto proposto su queste pagine le recensioni saranno modificate per riflettere le nuove condizioni e giudizi sul prodotto.

Ho iniziato a usare Visual Trader nella versione 5 (il famoso VT5) la scorsa estate quando ho iniziato a preparare il mio primo seminario sul simulatore tenutosi a settembre a Milano. Era da tempo che volevo parlarvene, ma ho preferito attendere i tre mesi di utilizzo effettivo sul campo per avere un periodo sufficente a scoprirne a fondo le caratteristiche.

All'inizio lo utilizzavo come seconda piattaforma su un secondo PC, a fianco di Prorealtime, che utilizzavo come piattaforma principale sul computer primario. Parallelamente ai primi utilizzi di Visual Trader sul secondo PC, mi sono studiato bene il manuale, cosa che consiglio di fare con qualsiasi piattaforma o software, per scoprirne tutte le funzionalità. Questo passaggio è certamente un momento importante, anche se talvolta trascurato, nella preparazione del trader, che deve conoscere a fondo gli strumenti che utilizza.

Col tempo sono stato attratto sempre di più da questa piattaforma, che se da un lato può sembrare appena più difficile da usare dell'interfaccia intuitiva e adatta ai neofiti di Prorealtime, col tempo finisce per stregarti e attirarti a se per le sue caratteristiche realmente avanzate e altamente professionali che rendono VT5 uno strumento certamente adatto a chi ha esigenze di affidabilità che altrove possono talvolta mancare ad un prezzo estremamente competitivo e con un servizio di assistenza davvero ottimo (altro elemento da non trascurare).

In particolare, mi trovo molto bene con il flusso di dati in tempo reale offerto da Visual Trader e per il modo con cui il programma gestisce il flusso dati in tempo reale sui grafici anche e soprattutto nei momenti di mercato decisivi, nel senso che la candela o barra si aggiorna senza i ritardi osservati su altre piattaforme e con una tempestività tale da permettere, tra le altre cose, di rivelare quando sul mercato dei futures intervengono le macchine con i programmi automatizzati e gli algoritmi di trading, che, ad esempio, durante la crisi estiva dei mercati finanziari, l'hanno spesso fatta da padroni impossessandosi letteralmente della gran parte degli scambi che transitano sui nostri monitor a velocità impressionante. Ecco, è proprio in questi momenti assolutamente critici e decisivi che una piattaforma può mostrare quei limiti che in momenti di mercato calmo ovviamente non emergono. In questo Visual Trader garantisce un'affidabilità che l'ha eletta a mia piattaforma principale, sulla quale baso il mio lavoro a mercati aperti e in tempo reale.

Come ho avuto modo di precisare nel post dedicato a recensire Prorealtime, a mio avviso, questo comodo e semplice software è certamente indicato per i principianti e per tutti coloro che operano su timeframe elevati (superiori ai 60 minuti) e non necessitano di caratteristiche e performance professionali della piattaforma. Ci sono poi tante altre caratteristiche, come lo stesso simulatore, che rendono particolarmente attraente il VT5 anche per chi inizia, rendendolo uno strumento estremamente flessibile.

Ho fatto anche un post dedicato alle diverse piattaforme per un paragone delle stesse basato sulla mia esperienza e cercando di evidenziare i vantaggi delle diverse proposte a seconda delle esigenze personali: non tutti hanno bisogno della tempestività di VT5 e quasi sempre possono andare benissimo anche altri prodotti magari più intuitivi e facilmente accessibili anche ai neofiti o a chi ha una conoscenza informatica limitata e giustamente mette la semplicità di utilizzo al primo posto. Ecco, Visual Trader è per alcuni aspetti come un tesoro nascosto che si fa scoprire a poco a poco, almeno nella mia esperienza è stato così.

E' probabile che per chi inizia la semplicità di Prorealtime sia uno degli aspetti più interessanti di questa piattaforma unito alla gratuità del servizio End Of Day, anche se, volendo ragionare in un ottica lungimirante può convenire imparare da subito a utilizzare Visual Trader, che ha la capacità di restare un prodotto in grado di accompagnarvi in tutte le fasi del percorso di trading, anche qualora in futuro si arrivi ad avere esigenze maggiori. Ad esempio, nel mio caso quando le mie esigenze sono cresciute ho dovuto dedicare un po' di tempo a studiare a fondo le caratteristiche di Visual Trader, che se avessi utilizzato fin dall'inizio non avrei dovuto fare. Questo ha comportato il sacrificio di tempo prezioso in un momento in cui la mia conoscenza dei mercati e del trading era già molto elevata, che se avessi fatto agli inizi del mio percorso non ci sarebbe stato perché le conoscenze finanziarie e della piattaforma sarebbero cresciute di pari passo. In questo caso, i risparmi realizzati con la versione End Of Day gratuita di Prorealtime si sono volatilizzati in termini di tempo impiegato per abituarsi alla nuova piattaforma.

Risulta quindi comprensibile come probabilmente oltre un certo livello di avanzamento della conoscenza dei mercati e delle tecniche di trading la considerazione dell'offerta Visual Trader sia un passaggio obbligato per arrivare ad avere un quadro il più possibile completo delle diverse possibilità offerte dalle diverse case produttrici di software e dai fornitori di dati in realtime.

A questi si aggiunga un altro vantaggio che è quello rappresentato dal fatto che i dati e gli storici con Visual Trader sono scaricati e risiedono fisicamente sul vostro computer, quindi la piattaforma per funzionare non ha bisogno di una connessione permanente a internet. Avete quindi, ad esempio, la comodità di caricare tutti i dati sul vostro portatile per studiare i grafici, fare delle simulazioni o test dei trading system anche in viaggio o quando siete lontani da una connessione.

In sintesi, non esiste la piattaforma perfetta ed è intuitivo pensare che ognuna abbia i suoi vantaggi. Molto dipende dall'uso che si fa della piattaforma e credo sinceramente che Prorealtime vada più che bene in tutti quei casi dove si predilige la semplicità rispetto alla professionalità (prescindendo da considerazioni sul prezzo del tempo reale pure importanti e che rappresentano forse uno degli svantaggi di Prorealtime, che comunque offre l'End Of Day gratuitamente). E' probabile, infatti, che Visual Trader sia uno strumento adatto ad un pubblico più esigente, anche se nulla vieta al trader professionista di utilizzare con profitto Prorealtime, così come al principiante di trovarsi benissimo con Visual Trader (specialmente grazie all'indispensabile simulatore, che in questo caso utilizzerà prevalentemente).

Vi propongo in ogni caso di provare gratuitamente per 15 giorni di Visual Trader per verificare con mano le caratteristiche di cui vi ho parlato sopra e magari scrivermi un vostro parere in proposito al termine della prova.


VEDI ANCHE:
Quale piattaforma trading scegliere?
Come Installare e Sincronizzare Visual Trader su 2 diversi PC
Presentazione Prorealtime con iscrizione gratis End Of Day

VideoLive un successo con malinteso...

Si è appena conclusa la prima sessione del VideoLive di Visual Trader ed è andata molto bene, ma devo iniziare con delle scuse.

Purtroppo non avevo capito il meccanismo di collegamento e credevo che tutti si potessero connettere accedendo a questa pagina web dalle 17:45 in poi. In realtà, ho scoperto (purtroppo solo dopo la conclusione del seminario) che questo non era possibile e mi scuso con quanti di voi hanno provato a collegarsi, ma è stata un mio errore (avevo proprio capito male).

In pratica, si può accedere alla conferenza in diretta solo attraverso la piattaforma Visual Trader e non direttamente dalla pagina web come credevo. Tuttavia, in questa pagina web sarà in ogni caso disponibile al più presto la registrazione del seminario che sarà, questa volta si, visionabile direttamente da lì per tutti. Tra l'altro mi è stato detto che questo stesso mio sito è risultato difficilmente accessibile in quell'orario, probabilmente proprio perché in molti provavano a collegarsi al seminario online passando dal link che avevo per sbaglio indicato.

A parte questo mio errore, e sapete come il trading mi abbia abituato ad ammettere e riconoscere tempestivamente gli errori, la conferenza online è andata benissimo, ci sono stati 190 partecipanti che ringrazio uno ad uno, anche per i complimenti che ho avuto modo di ricevere per i contenuti esposti. L'appuntamento è per mercoledì prossimo, sempre alle 18, con la seconda parte del seminario sul simulatore di cui sono disponibili le slide scaricabili qui.

Analisi Operativa Futures Globale - 31 Ottobre 2007

profste fib MPA (Morning Pivot Area) = 40285 - 40305
cos'é la profste MPA?

Orientamento alla Chiusura: Neutrale (chiusura entro la profste MPA)


Iniziamo subito col dire che anche la seduta di ieri è stata caratterizzata da un'assoluta assenza di volumi su tutti i mercati, che dimostra ancora una volta il clima di assoluta attesa della decisione sui tassi di interesse da parte della Federal Reserve attesa per questa sera alle 19:15 (vi ricordo la possibilità di seguire insieme a me in diretta video la decisione stessa e le conseguenze in tempo reale sui mercati).

Ogni considerazione è quindi stamani abbastanza superflua poiché è probabile ci troveremo davanti ad un'altra giornata di attesa, molto simile a quella di ieri. A voler essere precisi, gli indici azionari hanno ieri mostrato una lieve negatività, assolutamente non supportata dai volumi, che come detto sono stati praticamente irrisori su tutti i mercati. Il Nasdaq (NQ) ha fatto eccezione essendo l'unico mercato azionario che alla chiusura non ha mostrato un'area del valore inferiore a quella del giorno precedente. Ripeto comunque che queste considerazioni lasciano il tempo che trovano dati i caratteri di marcata attesa che i mercati ci hanno mostrato.

Torna utile fare un ulteriore richiamo alla cautela, poiché l'ambiente di trading i mercati hanno mostrato anche ieri è costellato di falsi movimenti, facilmente orchestrabili proprio per l'assenza di volumi, da cui è necessario guardarsi e dubitare, attendendo sempre una conferma degli stessi.

La seduta di ieri ha, tuttavia, offerto proprio sul finale la possibilità di avere dei chiari riferimenti per l'apertura di oggi, per quanto riguarda Dax ed Eurostoxx 50. Infatti, poco prima e subito dopo la chiusura di Wall Street alle 21, anticipata a causa dell'entrata in vigore dell'ora solare qui in Europa e non negli Stati Uniti (dove arriverà domenica) c'è stato una discesa dei futures nella sessione notturna (Globex) ben visibile nelle ultime barre intraday di Dax ed Eurostoxx 50. Questo selloff ha portato il Market Profile di Dax ed Eurostoxx 50 a mostrare uno spike, concetto che nel Market Profile è diverso da quello utilizzato nell'analisi tecnica tradizionale.

Aiutiamoci con una figura per spiegare meglio il concetto di spike nella Market Profile e la sua utilità operativa.


Come si osserva chiaramente nella figura, riferita all'Eurostoxx 50 di ieri (quella del Dax è molto simile), il profilo mostra nella parte bassa una porzione estremamente esigua dello stesso, dove è avvenuta la chiusura evidenziata dalla freccia blu. In pratica, la discesa dei prezzi avutasi nel finale non ha avuto modo di essere confermata o smentita proprio a causa della chiusura del mercato e la prima cosa da vedere oggi sarà proprio se quest'ultima discesa sarà accettata o rigettata dal mercato. Il fenomeno è in questo caso denominato Spike ribassista.

Questo ci fornisce dei chiari riferimenti, nei livelli che caratterizzano questo spike. Uno è ovviamente il minimo di ieri posto a 4457 (e 7983 per il dax), l'altro è l'inizio dello spike collocato a 4476 (e 8027 per il dax). A seconda di dove aprirà il mercato avremo subito un'ovvia conferma o negazione dello Spike. Se infatti il mercato aprirà entro detti limiti, o addirittura al di sotto, lo Spike sarà confermato. Se invece il mercato aprirà al di sopra del limite superiore dello spike ribassista, lo stesso sarà immediatamente negato.

C'è da aggiungere che qualora il mercato apra all'interno dello Spike o al di sotto dello stesso, gli estremi dello Spike rappresenteranno degli importanti livelli di supporto e resistenza, che tuttavia hanno valore solo in caso di un primo test e saranno cancellati dopo lo stesso. Mi aiuto con un esempio per chiarire l'utilizzo dei livelli, anche se poi durante gli aggiornamenti in tempo reale avremo modo di seguirne insieme l'utilizzo sul campo. Ipotizzando che il mercato apra entro lo Spike ribassista, il livello superiore dello stesso sarà una resistenza, mentre il minimo della giornata, che è poi il livello inferiore dello Spike, sarà supporto. Tuttavia è importante ribadire come dopo il primo test, gli stessi saranno cancellati. Quindi la validità di questi livelli segnalati dallo Spike è buona solo per un primo test.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro e di aver aggiunto un altro tassello alla teoria del Market Profile che giorno dopo giorno da queste pagine sto cercando di presentarvi nel modo più semplificato possibile. Approfittiamo quindi della relativa calma dovuta al clima di attesa per la decisione della Fed di stasera per apprendere insieme un nuovo concetto legato alla teoria del Market Profile.

30 ottobre, 2007

Segui in diretta con profste la decisione sui tassi Fed

Come saprete per mercoledì 31 Ottobre era ed è previsto il mio primo seminario online con Videolive di Traderlink.

Mi sono poi reso conto che l'orario originale, alle 19 era coincidente con la decisione sui tassi della Fed, prevista per le 19:15. Allora ho chiamato subito i responsabili di Traderlink e chiesto loro se potevamo spostare alle 18 il seminario e prolungarlo poi fino alle 19:30 in modo da seguire insieme e in diretta la decisione della Fed. Molto comprensibilmente mi hanno permesso di spostare l'orario in modo da non intralciare con la lezione teorica il momento cruciale della decisione sui tassi.

Riassumendo, il seminario vero e proprio sarà dalle 18 alle 19 (è gratuito e non è richiesta
alcuna registrazione, tutti i dettagli qui) poi dalle 19 ci prepareremo per seguire insieme l'annuncio della Fed previsto per le 19:15 e vedere insieme in diretta l'impatto che avrà la decisione stessa sui principali futures e indici. Sarà un'esperienza molto istruttiva e avrò modo di mostrarvi in diretta video cosa guardo prima, dopo e durante questi annunci che muovono il mercato, come accade anche con la pubblicazione dei principali dati macroeconomici.

E' quindi un'occasione da non perdere, do quindi appuntamento a tutti voi a mercoledì 31 Ottobre dalle 18:45 in diretta video.

Profste sospende i commenti

Ieri sera avevo presentato un post dove vi invitavo a commentare lo stesso con una previsione sull'eventuale taglio dei tassi della Fed.

Poi, come sempre la notte porta consiglio, mi sono reso conto di una cosa, anzi due, che mi hanno portato alla decisione di sospendere momentaneamente i commenti (e quindi anche a eliminare il post sul toto-Fed).

Da un lato, come immaginerete, in questi giorni il lavoro extra trading è aumentato moltissimo. Questo mi ha portato a dover ottimizzare gli sforzi nel corso della giornata, per evitare di dover rinunciare al lavoro sui mercati che per me è e sarà sempre al primo posto nella lista delle priorità. Ho notato che organizzando meglio le diverse fasi della giornata e sfruttando le pause che i mercati offrono (ad esempio ogni mattina io non faccio trading dalle 11 circa alle 14 e questo mi permette di dedicarmi al blog e alle altre attività formative).

Quando pubblicato il post di ieri sera dove vi invitavo a commentare, mi sono reso conto solo successivamente che i commenti implicando la moderazione mi avrebbero portato ad un supplemento di lavoro abbastanza inutile, nel senso che questa attività (riferendomi al post sulla previsione fed) non aggiungeva certo valore per chi segue i miei scritti su queste pagine. Ciò mi ha poi portato a riflettere in maniera più ampia tutto il discorso commenti, che come sapete ho introdotto da circa due mesi in via sperimentale.

In sostanza, mi sono messo a fare un bilancio sull'esperienza dei commenti e, in breve, come il trading mi ha abituato a tagliare immediatamente le perdite ho capito in un attimo che probabilmente l'esperienza dei commenti per questo sito è stata fallimentare e per questo ho deciso di eliminarli.

I motivi sono semplici, la maggior parte delle persone che leggono queste pagine preferisce un contatto diretto attraverso l'e-mail, cosa che avviene quotidianamente con molti di voi. Ragione comprensibile, poiché parlare di trading e di tutto quello che implica una cosa molto personale, che molti preferiscono fare in via privata e confidenziale. E' questo indubbiamente un insegnamento importante che mi ha portato questa esperienza dei commenti sul blog e al quale prima non avevo pensato.

Nel bene e nel male il trading non è solo analisi tecnica, indicatori, strategie e quant'altro, ma è soprattutto psicologia ed è giusto che le persone quando parlano di queste cose le faccio in modo privato e confidenziale. Io stesso pur seguendo numerosi blog statunitensi da anni non ho quasi mai postato dei commenti agli stessi, probabilmente inconsciamente lo facevo per le stesse ragioni.

A questo si aggiunga il fatto che in questi due mesi i commenti sono stati davvero pochissimi (direi irrisori se rapportati alle 300/400 visite giornaliere e gli oltre 200 abbonati al feed RSS, che si aggiungono a tutti coloro che leggono profste da altre fonti che ripubblicano i miei articoli). Inoltre, i pochi commenti, indubbiamente graditi, hanno purtroppo raramente aggiunto un reale valore ai contenuti del sito poiché è mancata quella componente di dialogo aperto che spesso i commenti nei blog innescano, implicando in quel caso un lavoro aggiuntivo con la moderazione.
L'attività di moderazione dei commenti implica, infatti, un supplemento di lavoro dovuto al fatto che per ciascun commento si riceve un'e-mail, che va ad aggiungersi alle tante già presenti nella mia casella, cui segue una lettura della stessa per decidere se pubblicare o meno il commento stesso soprattutto per evitare l'attività di spam e pubblicità travestite da commenti.

Credo che tutte queste ragioni siano per voi assolutamente comprensibili e soprattutto rimane sempre aperto il canale di comunicazione via e-mail, che non solo ho capito essere preferito da voi, ma alla fine probabilmente anche da me.

Come nel trading gli errori servono per imparare e in questo caso avere una forma mentale dovuta all'abitudine di non aver paura di dire "ho sbagliato", cosa che permette di tagliare le perdite senza pensarci due volte e senza rimanere attaccati ad un'opinione, mi ha portato a questa decisione che sono certo capirete.

Analisi Operativa Futures Globale - 30 Ottobre 2007


profste fib MPA (Morning Pivot Area) = 40340 - 40380
cos'é la profste MPA?

Orientamento alla Chiusura: Ribassista (chiusura sotto la profste MPA)


Pochissimo da commentare per quanto riguarda la seduta di ieri svoltasi in un clima di incertezza e attesa per la decisione sui tassi di interesse attesa per domani da parte della Fed. Come si vede chiaramente dal grafico sopra, riferito all'S&P 500 future (ES), ma facilmente estensibile anche agli altri indici azionari, la progressiva azione dei volumi accompagnata da una altrettanto progressiva riduzione del range delle barre giornaliere, conferma il clima di attesa e di incertezza.

Se da un lato è vero quindi che il valore della giornata di ieri si è innalzato per tutti gli indici azionari, dall'altro l'estrema esiguità dei volumi non conferma la positività che rimane solo teorica. in realtà, come si vede chiaramente che dal grafico, dal reversal del 24 ottobre scorso sono proprio mancati i volumi a sostenere e confermare lo stesso recupero avviatosi durante quella seduta. Dopo i cali del 19 ottobre si può vedere chiaramente come il mercato si sia riportato sui livelli che hanno preceduto quella discesa.

Il clima di incertezza e attesa è confermato anche dal Bund che ieri ha messo a segno un inside day (con il range interamente contenuto in quello del giorno precedente).

Per la giornata di oggi, che si prevede ancora probabilmente simile a quella di ieri, il consiglio è quello di prendere come riferimento gli estremi della seduta di ieri e tener presente che in questo ambiente di trading i falsi movimenti e le trappole possono essere disseminate ovunque, elemento che impone un richiamo alla massima cautela e fondamentalmente ci porterà a dubitare di qualsiasi movimento, almeno in prima battuta e salvo conferme.

29 ottobre, 2007

Analisi Operativa Futures Globale - 29 Ottobre 2007

profste fib MPA (Morning Pivot Area) = 39970 - 40110
cos'é la profste MPA?

Orientamento alla Chiusura: Rialzista (chiusura sopra la profste MPA)
Dopo l'analisi proposta sabato è ancora pienamente valida, che come di consueto riprende i temi più importanti della settimana scorsa, iniziamo questa nuova settimana finanziaria, che sarà dominata dalla decisione in materia di tassi di interesse che arriverà dalla fed mercoledì, ponendo degli obiettivi e dei riferimenti che possano aiutare i nostri giudizi sull'andamento dei mercati.

Al fine, facciamo riferimento al grafico dell'S&P 500 future (ES), come sempre indice di riferimento per tutti gli altri:


La figura sopra intende porre degli obiettivi di breve periodo da abbinare alle considerazioni fatte nell'analisi di sabato scorso, che tendono a concentrarsi sul quadro di riferimento.

Come si osserva chiaramente, settimana scorsa c'è stata un'area di congestione sviluppatasi a metà del trading range in ipotetica formazione tra i massimi storici e i minimi di agosto. Ecco quindi che un'uscita confermata dalla stessa micro area di congestione, potrà fornire validi elementi di giudizio e riferimenti, facilmente riportabili anche con riferimento agli altri indici azionari.

In particolare, l'obiettivo del raggiungimento dei massimi storici è quello naturale che ci troveremmo davanti una volta che si confermi l'uscita al rialzo iniziata nella giornata di venerdì e proseguita con i rialzi dei mercati asiatici presenti al momento di scrivere, accompagnati da un'apertura al rialzo del Dax e dell'Eurostoxx 50, appena avvenuta. D'altronde è necessario tener presente anche la possibilità di una falsa rottura rialzo con un rientro nell'area di congestione.

Parallelamente, l'obiettivo del raggiungimento dei minimi estivi sarà quello che naturalmente ci troveremo davanti una volta che si abbia un'eventuale uscita confermata al ribasso dalla stessa microarea di consolidamento formatasi la scorsa settimana.

Credo che questi siano i temi sui quali concentrare le proprie attenzioni in questo inizio di settimana, ben ricordando che gran parte della stessa sarà probabilmente influenzata dalle decisioni che arriveranno mercoledì ed quindi presumibile che i mercati mostrino prima caratteri di attesa e poi movimenti conseguenti al giudizio che daranno sulla decisione stessa.

28 ottobre, 2007

Trading e Performance: è come nei videogame?


Sapete come alla base del mio approccio al trading vi sia la teoria che questa disciplina e attività imprenditoriale sia largamente basata sulla performance, esattamente come accade, ad esempio, negli sport praticati a livello professionistico.

Ho appena trovato su Portfolio (sito della rivista Portfolio Magazine di Conde Nast, la casa editrice di Vogue) una galleria fotografica dedicata ai top gamer, ossia ad alcuni dei più grandi campioni di videogiochi, con un breve profilo per ognuno di loro (nella foto sopra vedete le Frag Dolls, gruppo di gamer composto di sole ragazze). Oltre che molto interessante, ho trovato utile condividere con voi questa pagina web poiché leggendola mi sono reso conto dei punti di contatto che possono esistere tra questi campioni di videogame e i trader professionisti. Ovviamente non sto sostenendo che il trading sia come giocare ai videogame, ma riflettere sul fatto che anche questa attività, se svolta a livello professionistico, presenta molti punti di contatto con il trading.

Fonte: Portfolio - At the Top of Their Game.

27 ottobre, 2007

Slide interventi Profste

In questo post troverete le slide relative ai miei interventi e ai diversi seminari online e dal vivo.

Il materiale sarà sempre scaricabile gratuitamente.

La pagina sarà aggiornata periodicamente aggiungendo slide e materiale presentato ai miei corsi e seminari.

Che cos'è il Market Profile?

Market Profile: primo corso in Italia del 27 Giugno 2008 a Milano

Seminario sul Simulatore Ultima Versione Completa (17.11.2007)

Analisi Crisi Subprime

Dal trading direzionale allo Spread Trading

Book Profondo Intesatrade: l'utilizzo dei 20 livelli mediante l'Advanced Book.

Chart Trading Intesatrade: l'immissione ordini direttamente dal grafico.

Seminario ClickOptions Turbo Giorno Turbo Stop Loss


NOTA: Nelle slide sul simulatore manca la parte pratica svolta direttamente sulla piattaforma, presente nelle registrazioni dei miei seminari online.

Market Profile. Analisi Settimanale - 27 Ottobre 2007

Dopo le giornate di pausa, dovute ai miei impegni al TOL Expo conclusosi ieri, riprendiamo le consuete analisi operative, iniziando da quella settimanale presentata, come sempre, il sabato mattina e che comprende una focalizzazione maggiore sul Market Profile.

Iniziamo provando a inquadrare ciò che è avvenuto nella settimana finanziaria appena conclusasi, aiutandoci con i grafici Weekly, iniziando con quello relativo all'S&P 500.



Come si vede chiaramente dalla figura sopra rispetto ai cali della settimana precedente, il recupero pur parziale è innegabile.

Andiamo più in dettaglio, cercando di vedere cos'è successo a livello daily.


Come si osserva, il recupero non è riuscito a chiudere il gap al ribasso del 22 ottobre, che ha determinato gran parte dei ribassi registrati settimana scorsa. Tutavia, gli stessi cali non hanno permesso la chiusura del gap alla de 19 settembre, cui è seguita la decisione del taglio dei tassi da parte della fed e successivi rialzi fino ai nuovi massimi storici.

Colpiscono poi i volumi delle ultime due sedute, che sono stati in netto calo, con una particolare esiguità degli stessi registrata nella giornata di ieri, elemento questo che ha mancato di confermarne la positività. Resta comunque l'area del valore (value area), concetto centrale nella teoria del Market Profile, che nella seduta di ieri si è collocata nettamente al di sopra delle due precedenti, come si vede dal grafico seguente.


Tutti questi elementi non fanno altro che confermare un'aria di indecisione e incertezza, causata principalmente dall'attesa per l'imminente riunione del FOMC, che si terrà il prossimo 30 e 31 ottobre, dove la fed comunicherà le nuove decisioni in materia di tassi di interesse.

Incertezza che risulta confermata dagli andamenti che il bund e lo yen/dollaro hanno avuto nell'ultima settimana, dove si sono sostanzialmente registrate delle pause di consolidamento, che non hanno confermato i parziali recuperi registrati sugli indici azionari.


In particolare, del grafico settimanale del Bund sopra si osserva come lo stesso sia riuscito a concludere la settimana con un bilancio positivo, laddove lo yen/dollaro ha, come si vede grafico sotto, registrato in grado di incertezza maggiore.


Vediamo, infine, cos'è accaduto per quanto concerne il nostro indice e future S&P MIB, poiché proprio nella giornata di ieri, conclusasi con una netta positività, il Market Profile ci invia un segnale chiarissimo di cautela relativo al concetto di valore, come sempre scarsamente visibile con l'analisi dei soli prezzi.


Osservando il grafico sopra risulta chiaramente visibile come malgrado la positività della variazione nominale dell'indice (0.82%) vi sia stata una diminuzione del valore (la value area è inferiore al quella del giorno precedente), ciò porta ad una mancata conferma della dinamica osservata sui prezzi. C'è tuttavia osservare che la chiusura anticipata di Piazza Affari, ha come sempre il difetto di perdere la seconda parte della giornata di Wall Street e quindi ieri è mancato quel residuo di positività che gli indici azionari hanno registrato dopo la nostra chiusura.

Inutile aggiungere, come sia evidente l'aria di assoluta incertezza che ha predominato la settimana appena conclusasi e con un evento chiave per i destini dei mercati finanziari, come lo è la citata riunione del FOMC, i motivi sono intuitivi. Fare previsioni è come sempre un esercizio inutile da un lato e pericoloso dall'altro e questo risulta particolarmente vero oggi, quando gli occhi di tutti e operatori finanziari sono puntati sulla decisione che la fed prenderà settima prossima e dalla quale dipendono in gran parte dei destini di breve periodo degli strumenti finanziari che seguiamo in queste pagine.

profste riparte, dopo il TOL Expo

Riapre ufficialmente l'attività del sito, tra poco pubblicherò la consueta analisi settimanale del sabato e sono già ripresi anche gli aggiornamenti in realtime, dopo le due giornate di pausa che mi hanno visto partecipare al TOL Expo.

Vorrei scrivere subito delle parole di ringraziamento per tutti coloro che hanno partecipato ai miei interventi, che sono stati molto seguiti e mi hanno dato la possibilità di conoscere molti di voi, che avete partecipato davvero numerosi. Ho avuto la possibilità di rivedere persone che avevano partecipato ai miei precedenti seminari online e dal vivo e, infine, di incontrare e far conoscere i miei contenuti e filosofia di trading a tantissimi altri, che sono così entrati a far parte della famiglia di profste, come ormai potremmo chiamare la comunità che si è formata in conseguenza di questo spazio online e degli incontri dove abbiamo avuto modo di conoscerci e parlarci.

La cosa più bella è stata la possibilità di parlare personalmente con voi, grazie alla mia permanenza soprattutto presso lo stand Traderlink, ma anche quelli di Intesatrade e Trading Library, andate ben oltre gli orari che inizialmente avevo pensato di dedicare alle vostre domande. Parlare personalmente con voi, mostrarvi il simulatore (strumento formidabile e nel quale credo moltissimo) e il suo funzionamento anche di persona, oltre che durante il seminario ufficiale, poter rispondere alle vostre domande, come se fa tra amici, è stata la cosa che più mi ha emozionato e, non esagero, riempito il cuore di gioia e soddisfazione.

Mi sono reso conto che quello che faccio ogni giorno, la strada che ho intrapreso per approcciarmi al trading e presentare a voi i frutti del mio percorso personale, dei miei studi e del mio lavoro, sia il modo migliore per permettere a me di raggiungere lo scopo che mi ero posto quando aprii questo spazio online: quello di cercare di spiegare come stanno realmente le cose in questo mondo, tanto affascinante quanto pieno di insidie, proponendo un percorso che, identico a quello da me seguito, permetta di rapportarsi al trading riducendo al massimo i rischi (enormi) legati a questa attività e massimizzando le probabilità (inizialmente molto scarse) di sopravvivenza.

La mia esperienza professionale e l'ausilio di strumenti come il simulatore, mi permettono di presentarvi e proporvi un percorso di apprendimento e riapprendimento che con enorme piacere noto essere apprezzato sia da chi è agli inizi, sia da chi, essendo più avanti nel percorso di apprendimento, comprende l'importanza dell'approccio basato sulla performance da me proposto, simile a ciò che accade negli sport professionistici.

Concludo ringraziando personalmente ognuno di voi, sperando di rivedervi nelle prossime occasioni di incontro, oltre ad aver la possibilità di conoscere quanti non sono riusciti a venire a Milano per partecipare al TOL Expo.

Tra poco e per tutti renderò scaricabili da queste pagine le slide dei miei tre interventi, che si aggiungono così a quelle già presenti e relative alla versione originale del seminario sul simulatore, che ha la durata di un giorno.

24 ottobre, 2007

Ci vediamo al TOL Expo?


AGGIORNAMENTO: come richiestomi e promesso ai partecipanti tutte le slide dei miei interventi al TOL Expo saranno scaricabili gratuitamente (e per tutti) a partire da sabato.

Giovedì 25 e Venerdì 26 Ottobre sarò tutto il giorno al TOL Expo che si terrà a Palazzo Mezzanotte presso la Sede di Borsa Italiana in Piazza Affari qui a Milano.

Vi aspetto per un'occasione unica dove potremo conoscerci personalmente o rivederci, per chi ha già partecipato ai miei seminari passati. Tutti i dettagli sui miei tre interventi li trovate qui, vi ricordo solo gli orari, che sono i seguenti:

Giovedì
ore 08:30 - 09:30 stand IntesaTrade - mio intervento;
ore 10:00 - 11:00 stand Traderlink - mio intervento;
ore 11:00 - 12:00 stand Traderlink risponderò privatamente a tutte le vostre domande.

Venerdì
ore 12:00 - 13:00 stand Intesatrade - mio intervento;
dalle ore 13:00 in avanti stand Intesatrade risponderò privatamente a tutte le vostre domande.

Colgo l'occasione anche per avvisarvi che le pubblicazioni sul blog e del servizio di aggiornamenti in tempo reale riprenderanno regolarmente sabato mattina.

Analisi Operativa Futures Globale - 24 Ottobre 2007

profste fib MPA (Morning Pivot Area) = 39610 - 39620
cos'é la profste MPA?

Orientamento alla Chiusura: Ribassista (chiusura sotto la profste MPA)


La seduta di ieri è apparsa permeata da un'incertezza, che ha mitigato l'impostazione rialzista vista all'apertura degli indici Europei.

Pur nel contesto positivo, si notava chiaramente una mancanza di convinzione al rialzo, dove i prezzi più elevati mancavano di richiamare sul mercato nuuovi acquirenti. Particolarmente impressionante il test multiplo di 39790, massimo di ieri del nostro future SP MIB, con i prezzi che non sono mai riusciti a superare questo livello.

Rispetto alla nostra close anticipata, avvenuta su un ritracciamento, gli indici USA e con loro Dax ed Eurostoxx 50 hanno poi recuperato portandosi a chiudere in un'area corrispondente proprio ai nostri massimi di giornata.

Prima di proseguire con l'analisi volevo scusarmi per gli aggiornamenti in tempo reale che in questi giorni hanno un po' sofferto poiché sto finendo di sistemare gli ultimi dettagli sui contenuti e le slide delle tre presentazioni che terrò tra domani e dopo al TOL Expo, qui a Milano, dove vi aspetto anche per poter avere l'opportunità di conoscervi personalmente. I dettagli sui contenuti degli incontri e gli orari sono sul sito . A tal proposito domani e dopo non presenterò l'analisi operativa quotidiana e mancheranno gli aggiornamenti in tempo reale. Tutto riprenderà regolarmente già a partire da sabato mattina con la consueta analisi settimanale.

Tornando all'analisi operativa, aiutiamoci a spiegare quanto avvenuto le ultime due sedute con un grafico dell'S&P 500 future (ES), che ritengo sia estremamente rappresentativo.

Come si osserva chiaramente dalla figura sopra, le ultime due sedute sono certamente classificabili come un ritracciamento rispetto alla discesa cui abbiamo assistito venerdì. A tal fine, risulta utile comparare l'ampiezza delle ultime 2 candele al rialzo, rispetto a quella della candela ribassista, che risulta essere molto più marcata. È sempre utile, come chi ha assistito ai miei seminari ricorderà, comparare l'ampiezza delle diverse candele per avere un rapido e oggettivo giudizio sulle dinamiche in atto. Nel caso in esame si osserverà quindi come le ultime 2 candele sono riuscite a recuperare solo una parte minima della discesa mostrata dalla candela ribassista di venerdì, portandoci a classificare il movimento associato alle stesse come ritracciamento.

E' poi assolutamente importante tener d'occhio volumi, facendo un confronto analogo a quello delle candele. Si osserverà come a partire dai volumi di venerdì ci sia stata una progressiva diminuzione degli stessi, che confermano l'ipotesi che a partire da lunedì a quello cui abbiamo assistito sia a punto un ritracciamento del movimento ribassista, che al momento di scrivere è ancora prevalente, magari recuperi degli ultimi due giorni. Ciò non significa ovviamente che dobbiamo trascurare la possibilità di un proseguimento del movimento al rialzo, sapete bene come la mia impostazione eviti di fare previsioni e sia basata unicamente sull'assegnare diverse probabilità a tutte le possibili direzioni, che vanno sempre prese in considerazione.

Ho preso in esame, come spesso accade, l'S&P 500 poiché risulta essere più rappresentativo tra gli indici azionari da noi seguiti. Nella dinamica osservata in questi giorni fa eccezione il Nasdaq (NQ), che ieri riuscito a tornare sui massimi dell'11 ottobre, anche se i volumi sono stati decrescenti nelle ultime due sedute e quindi non supportano il recupero mostrato dai prezzi.

A dinamica di ritracciamento descritta per quanto concerne gli indici azionari è stata poi confermata dall'andamento del bund e del cambio yen/dollaro, che proprio ieri hanno messo a segno una giornata di consolidamento, che ha seguito quella di lunedì dove comunque, come notato ieri mattina, non si poteva parlare di una discesa.

Le conseguenze di queste osservazioni della seduta odierna consistono nel vedere se e come riprenderà il movimento al ribasso, che ha come primo e immediato obiettivo i minimi raggiunti lunedì, quando è iniziato il ritracciamento di cui sopra. Più in generale, resta valido osservare, come ricordato nell'analisi settimanale di sabato scorso, se saranno ritracciati i movimenti al rialzo seguiti alla decisione del taglio dei tassi della fed del 18 settembre, che restano per il momento inviolati. Le barre rialziste seguite a tale decisione sono un riferimento facilmente individuabile su tutti gli indici.

A tal fine, giova ricordare che il nostro S&P MIB, che risulta essere il più vicino a tale ritracciamento, ha chiuso il gap del 19 settembre, mattina seguita alla decisione della fed, ma non ha ancora rintracciato la barra rialzista del 18 settembre stesso, che aveva preceduto il taglio dei tassi (avvenuto la sera del 18 quando Piazza Affari era chiusa).

Concludo dando appuntamento a tutti voi al TOL Expo, dove avrò il piacere di conoscervi e di rispondere a tutte le vostre domande, anche al di fuori degli argomenti trattati nei diversi interventi che terrò. In particolare, potrò trattenermi con voi per tutto il tempo che vorrete nella giornata di venerdì dopo l'intervento presso lo stand Intesatrade, che si terrà a partire dalle 12 quindi potrò rispondere alle vostre domande dalle 13 circa in avanti (senza limiti di tempo). Per quanto riguarda gli interventi di domani, potrò invece trattenermi con voi dopo l'intervento presso lo stand Traderlink, che si terrà a partire dalle 10, quindi potrò rispondere alle vostre domande dalle 11 alle 12 (non oltre per altri impegni inderogabili).

23 ottobre, 2007

Analisi Operativa Futures Globale - 23 Ottobre 2007

profste fib MPA (Morning Pivot Area) = 39370 (caso eccezionale: MPA coincidente con un solo valore!)
cos'é la profste MPA?

Orientamento alla Chiusura: Rialzista (chiusura sopra la profste MPA)



La seduta di ieri è certamente classificabile come giornata di recuperi a livello globale, soprattutto grazie alla chiusura in positivo di Wall Street e malgrado i segni negativi che hanno dominato le chiusure delle borse europee.

È stato in particolare il Nasdaq (NQ) che ancora una volta guidati recuperi con un'ottima performance al rialzo, seguita dal Russell 2000 (ER2) che ha pure mostrato una buona positività, mentre il più esitante è stato il recupero dell' S&P 500 (ES).

Le nota di cautela ci provengono dall'area del valore che su tutti gli indici si è posizionata più in basso di quella di venerdì, dai volumi che pur essendo stati superiori alla media, sono risultati inferiori a quelli della discesa di venerdì e i cosiddetti market internals, fra cui vi riporto il numero delle azioni che ieri sono avanzate, che risulta relativamente poco superiore rispetto a quelle che sono diminuite, come risulta dalla tabella seguente (fonte Barchart):
NYSE Nasdaq AMEX
Advancing Issues: 1792 1774 572
Declining Issues: 1479 1204 701
Unchanged Issues: 109 119 109

Se andiamo a vedere, in cerca di conferme la dinamica del Bund del cambio yen/dollaro, questi hanno ieri sicuramente messo a segno una giornata di pausa, che si è conclusa con il segno positivo e con l'area del valore posizionatasi più in alto di quella di venerdì.

Resta quindi da vedere se a partire da oggi si avranno delle conferme del recupero mostrato ieri, ovvero se la negatività perderà di nuovo il sopravvento.

Per quanto riguarda seduta che sta per aprirsi voglio sottoporvi il grafico del nostro indice e future S&P MIB:


Come si nota dalla figura sopra, abbiamo per la giornata di oggi tutta una serie di punti di riferimento estremamente utili per orientare i nostri giudizi, unitamente al caso eccezionale che avrete sicuramente notato sopra di una profste MPA ridotto ad un unico valore, che come saprete predice una forte e imminente espansione nel range, che tuttavia non è detto che arrivi necessariamente oggi.

In particolare, abbiamo due gap che si sovrappongono nella stessa area (gap echo) andando a formare una banda orizzontale supporto/resistenza su cui è necessario concentrare la nostra attenzione. Se si considera poi che gran parte del recupero avvenuto dopo la close di piazza affari, è altamente probabile che l'apertura di oggi vedrà aggiungersi un'ulteriore gap al rialzo, che probabilmente si sovrapporrà ai due già esistenti.

Vediamo insieme i livelli di apertura chiusura dei diversi gap. Quello al rialzo del 19 settembre va dai 39.555 (e non a caso ieri il massimo è stato 39.550), fino ai 39.695 (minimo del 1º ottobre). Il gap al ribasso della giornata di ieri va dai 39.550 (massimo di ieri) fino ai 39.930 livello di chiusura di venerdì. A questi livelli si aggiunge il minimo di venerdì a 39.745, che probabilmente sarà un altro livello di attenzione.

Rispetto qui alla giornata di ieri, con le contrattazioni avvenute in un'area dove mancavano dei riferimenti così precisi, oggi abbiamo tutta una serie di livelli che certamente ci aiuteranno a orientare i giudizi, che come sempre devono essere i più possibili obiettivi e come sempre, se possibile, privi di alcuna opinione, che spesso condiziona fortemente la nostra stessa capacità di analisi.

22 ottobre, 2007

Analisi Operativa Futures Globale - 22 Ottobre 2007

profste fib MPA (Morning Pivot Area) = 39945 - 39975
cos'é la profste MPA?

Orientamento alla Chiusura: Ribassista (chiusura sotto la profste MPA)

Dopo l'approfondita e consueta analisi del sabato mattina, che propone un riassunto della settimana passata e i temi di quella entrante, cui vi rimando per una visione approfondita del quadro d'insieme, vediamo i compiti che i mercato si trovano davanti in questo inizio di settimana, che appare per molti versi decisivo.


Come spesso cercato di fare, teniamo come riferimento l'S&P 500 future (ES), poiché il più importante e influente tra gli indici azionari, cui facilmente si possono riferire tutti gli altri.


Come si può osservare chiaramente dalla figura sopra, i compiti ornamentali che il mercato si trova a dover affrontare in quest'inizio di settimana sono la tenuta o meno del minimo del 18 settembre, che ha preceduto l'annuncio del taglio dei tassi 50 punti base da parte della fed, che diede inizio al raggiungimento dei massimi storici. A tal proposito, si osserva come l'aria di congestione che ha preceduto lo stesso taglio dei tassi, dovrebbe fornire un qualche supporto al mercato e quindi un rallentamento all'eventuale proseguimento dei ribassi.

Sarà quindi importante concentrarsi sull'osservazione il comportamento dei mercati, nel momento in cui venissero superate al ribasso i minimi del 18 settembre e si dovesse mostrare un'accettazione al di sotto degli stessi. L'ultima chances supporto e quindi fornita dall'area di congestione evidenziata in figura, al di sotto della quale il naturale obbiettivo diventerebbe quello dei minimi del 16 agosto.

Si nota anche, come sia ancora effettiva l'ipotesi di formazione di un trading range tre massimi storici e i minimi estivi, proposta proprio lunedì scorso, nel contesto della quale diventa importante osservare se e come il mercato raggiungerà la parte inferiore del trading range, che si considera appunto ancora in formazione.

Vorrei proporvi, infine, il grafico del Bund, poiché appare evidente come settimana scorsa in corrispondenza dei cali nei mercati azionari vi sia stata una corsa verso la qualità, con un'accentuata domanda per strumenti di investimento sicuri, come mostrato nella figura sotto.



Appare quindi evidente come il mio consiglio di seguire sempre anche il Bund, prescindendo dagli strumenti sui quali concentrate il vostro interesse, azioni,opzioni, futures e quant'altro, sia oggi ancor più fondato, poiché l'andamento speculare dello stesso rispetto agli indici azionari è più che mai evidente (anche se non è ovviamente garantito). Seguire il Bund non è quindi un elemento su cui fondare i propri giudizi, bensì da utilizzare come strumento che può confermare o meno gli andamenti dei mercati azionari.

Discorso analogo si può fare per lo yen/usd, del quale vi propongo un grafico che conclude l'analisi di oggi.

20 ottobre, 2007

Market Profile. Analisi Settimanale 20 Ottobre 2007

Come ricorderete, nell'analisi di venerdì mattina scrivevo della difficoltà che provavo nel tentare di scrivere a proposito dei mercati, dato che non capivo bene cosa stesse accadendo. In tal senso, vi confessavo di come avrei preferito scrivere la stessa analisi alla chiusura dei mercati e non, come avviene ogni mattina, prima dell'apertura.

La giornata di venerdì ha portato con sé una serie di perdite generalizzate negli indici azionari, accompagnate da un deciso rialzo del Bund, che ha confermato la dinamica ribassista, così come ha fatto il cambio yen/dollaro, anch'esso in aumento. Devo confessarvi, che la sensazione provata in mattinata è stato molto simile a quella provata durante la crisi che ha coinvolto i mercati finanziari la scorsa estate. In pratica, mi è capitato che ciò che vedo sui monitor risulta per me di difficile comprensione e provo un reale senso di frustrazione accompagnata da una sensazione stranissima di disagio.

Ora, non voglio certo affermare di essere un sensitivo, ma è probabile che dopo tante ore e giornate passate a seguire i mercati, si arrivi ad una sensibilità verso ciò che accade anche fisica. Ne avevo sentito parlare tante volte sui libri riguardanti il trading letti e studiati in questi anni, ora che due volte consecutive a distanza di poche settimane ho provato le medesime sensazioni, poi confermate dagli accadimenti dei mercati, inizio a credere che ci sia qualcosa di vero.

Niente di scientifico ovviamente o comunque nulla su cui basare un metodo di trading, questo è ovvio, e tuttavia vero che in situazioni dove la necessità di cautela aumenta è probabile che la nostra mente ci inviino dei segnali a livello inconscio, poiché credo registri molto prima di quando consapevolmente ci rendiamo conto di una situazione, delle anomalie rispetto a ciò cui è abituata. A questo discorso, si lega l'approfondimento sul biofeedback, che vi ho proposto qualche tempo fa e che proseguirò certamente in futuro.

Detto questo, mi conforta vedere che tutto il tempo trascorso davanti agli schermi a osservare i mercati, basando sempre questa osservazione sullo studio teorico e l'applicazione delle teorie apprese prima sul simulatore e poi sui mercati, sta portando dei risultati che non credevo possibili. Per fare un paragone ciò che si prova è molto simile a quando, nell'imparare a guidare la macchina, c'è un momento in cui le manovre, i gesti, i pedali da schiacciare e quant'altro diventano automatici. Il momento in cui inizia ad essere tu che guida la macchina e non la macchina a portare te. Ecco, la sensazione provata è molto simile e non può che rendermi felice.

Terminata la lunga premessa, passiamo all'analisi di quanto accaduto ieri nell'ultima settimana finanziaria. Ci eravamo lasciati con una congestione a ridosso dei massimi, che per quanto riguarda l'S&P 500 (ES) erano i massimi storici raggiunti nella giornata di giovedì 11 ottobre. Proviamo quindi a vedere cos'è accaduto, sempre riferendoci all'S&P 500 (ES), e certamente l'indice azionario più di riferimento.


La figura sopra mostra chiaramente alcuni elementi importantissimi su cui voglio richiamare la vostra attenzione. Iniziamo con le due linee in azzurro, che mostrano i confini dell'ipotetico trading range informazione, di cui avevo parlato lunedì mattina all'apertura della settimana come di un possibile sviluppo.

Come si vede, quello che i primi giorni della settimana poteva ancora apparire come un ritracciamento, che avrebbe quindi reso più probabile il proseguimento oltre massimi storici con un'altra gamba rialzista, con la discesa di ieri assume una dimensione nuova.

Innanzitutto, notiamo i volumi estremamente elevati che hanno caratterizzato i forti ribassi di ieri. Confrontiamoli con i volumi che hanno caratterizzato tutti i rialzi che hanno seguito il 18 settembre, giornata caratterizzata dal marcato rialzo che ha seguito la decisione del taglio di 50 punti base dei tassi di interesse da parte della fed. Notiamo ancora come lo stesso rialzo del 18 settembre (è quello mostrato dalla barra verde con una dimensione nettamente superiore alle altre) è stato quasi del tutto rintracciato nella sola giornata di ieri, che ha praticamente riportato il mercato nella lunga area di congestione, che giace al di sopra dei minimi del 16 agosto.

Il primo elemento da tenere presente e quindi dato dal fatto che la stessa area di congestione potrebbe selettivamente fornire un supporto a questa discesa e dando così una base ad un eventuale recupero, che da tenere in considerazione anche se al momento appare meno probabile proprio per le caratteristiche che ha assunto la discesa nella giornata di venerdì. Non dimentichiamo, inoltre, che proprio venerdì era anche una data di scadenza delle opzioni, solitamente caratterizzata da un'incrementata attività, che potrebbe aver determinato una parte di quanto abbiamo visto accadere. È questo un altro elemento, che potrebbe giustificare un qualche recupero che si dovesse vedere settimana prossima.

Un altro elemento di riflessione che proviene dal Nasdaq, che come sapete fin da quest'estate ha sempre trainato al rialzo gli altri indici azionari, guidando nei recuperi a partire dalla crisi estiva. A tal fine voglio proporvi un grafico, dove sono saltati ai miei occhi i volumi che hanno caratterizzato le discese, paragonati a quelli dei rialzi. Vediamolo insieme:


Inutile dire, che colpisce la decisamente più alta quantità di volumi su cui sono avvenute le discese, rispetto a quelli dei rialzi e, lo ripeto, ciò è avvenuto nell'indice che sta guidando gli stessi rialzi e recuperi. Indubbiamente è questo un altro punto su cui riflettere e che volevo condividere con voi.

Venendo ora all'analisi del Market Profile non vi propongo quella relativa al nostro indice S&P MIB poiché la solita chiusura anticipata, ha permesso allo stesso di chiudere senza mostrare le conseguenze più drastiche della discesa di ieri. Ho scelto invece di mostrarvi i profili relativi all'euro stoxx 50, poiché come abbiamo già avuto modo di notare insieme, sono spesso molto molto rappresentativi.


La figura sopra mostra con estrema chiarezza come l'indice abbia tentato fino all'inizio del pomeriggio di ieri di resistere strenuamente nella congestione formatasi a ridosso dei massimi posti in area 4500. Ciò ha mostrato chiaramente dall'ampiezza dei profili, che risultano essere piuttosto corposi (larghi), specialmente se contrapposti alla forma del profilo che ha caratterizzato la rottura di ieri pomeriggio, visibile in basso a destra, estremamente esigua e allungata nella direzione della rottura al ribasso, confermando la stessa.

Come sempre, sapete che una fase di congestione, corrisponde ad una ricerca di un equilibrio, che si evidenzia con gli elevati volumi di scambi che avvengono in un'area di prezzo ridotta. quell'area è un'area che mostra come si viene a stabilire un consenso tra i partecipanti al mercato rispetto al valore. Da un'area di congestione è poi possibile ovviamente un'uscita, che io nel mio metodo di trading ritengo sempre equiprobabile nei due sensi. Nell'esempio sopra, è palese come l'uscita sia avvenuta verso il basso e la conferma della stessa ci proviene, lo ripeto, proprio dalla forma del profilo estremamente allungata nella direzione di uscita che mostra quindi una notevole decisione da parte dei venditori, che non percepivano più come equo il valore stabilitosi durante la congestione, bensì troppo elevato rispetto alle nuove condizioni, cosa che ha dato loro un'occasione per vendere a prezzi vantaggiosi e portare quindi il mercato su nuovi livelli di prezzo inferiore.

I più attenti voi avranno certamente notato come nella giornata di ieri l'area del valore (value area) non sia sceso in modo marcato rispetto a quello del giorno precedente, si vede chiaramente come rispetto alla versione percentuale, pari a -1,80%, il valore si possa quasi considerare invariato. Ebbene, è proprio questo il tema più importante con cui si aprirà la settimana prossima.

Sappiamo che i prezzi precedono il valore, se questo poi se quei prezzi ne conferma l'azione. Ciò che è accaduto ieri pomeriggio e sera è stata una discesa dei prezzi, ma non ancora del valore (e ammetterete che questi concetti si riescono a evidenziare solo e soltanto utilizzando la teoria del Market Profile), sarà nostro compito partire da lunedì osservare se il valore seguirà o meno i prezzi confermando nell'azione. È indubbio che la nostra posizione offre notevoli vantaggi rispetto a quella di quei trader e investitori che guardano solo i prezzi, poiché l'analisi di un semplice grafico a candele o a barre non permette in alcun modo una tale profondità di osservazione, da cui segue un ovvio vantaggio in termini di interpretazione dei mercati, che spero di riuscire a condividere con voi da queste pagine.

Riassumendo, sarà importante vedere se arriverà una conferma alla dinamica del ribassista, che renderà più probabile l'obiettivo di test dei minimi estivi per i mercati azionari, con la conseguente eventuale formazione del trading range ben visibile sul grafico dell'S&P 500 proposto prima. Laddove la stessa conferma venisse a mancare, si potrebbe pensare ad un recupero dei recenti massimi che a quel punto potrebbero essere probabilmente violati dando luogo all'eventuale proseguimento dei rialzi.

Vorrei concludere quest'analisi con l'ennesima nota di cautela, a costo di sembrarvi ripetitivo, poiché i mercati stanno mostrando una volatilità molto elevata e nelle dinamiche intraday si osservano continui e improvvisi cambi di fronte, con movimenti repentini che spostano i mercati di moltissimi punti in pochissimo tempo. Inutile dire che uno degli ambienti di trading più competitivi e pericolosi, certamente molto istruttivi e quindi un'occasione irripetibile per utilizzare a fondo il simulatore di cui parlo nei miei seminari, (tutti i dettagli qui), per testare le proprie conoscenze, capacità e metodo in tempo reale senza per questo rischiare un solo centesimo del proprio prezioso capitale.

Da ultimo, vi lascio con un ulteriore elemento di riflessione sulla cautela assolutamente necessaria in questo periodo. Saprete certamente che venerdì 19 ottobre è ricorso il ventennale del crash del 1987, anche se in realtà il crollo più grande nella storia di Wall Street è avvenuto di lunedì. Quindi, a voler essere precisi, il ventennale sarà proprio lunedì prossimo e sarà un caso, ma venerdì 16 ottobre 1987 il Dow Jones perse il 4,6%.

19 ottobre, 2007

Il miglior racconto della crisi di Agosto 2007

Pubblicato (in inglese) su Technology Review, periodico curato dall'MIT, ecco il miglior resoconto di quanto accaduto la scorsa estate sui mercati finanziari.

La spiegazione chiarissima e molto semplificata, oltre che estremamente leggibile, mostra come un gruppo di gestori di hedge fund, armati di computer ed elevate conoscenze quantitative (matematico-statistiche), abbiano portato tutti noi a vivere:
una delle più preoccupanti estati finanziarie degli utlimi decenni.

profste con Intesatrade al TOL Expo


E' arrivata la comunicazione ufficiale degli eventi targati Intesatrade per il TOL expo di settimana prossima, che prevede due miei interventi, che vi avevo preannunciato e ai quali è necessario registrarsi su questa pagina (i posti sono limitati). Qui dettagli sugli interventi profste - Intesatrade.

Questo il proclama ufficiale di Intesatrade:
Anche quest'anno IntesaTRADE sara' tra i protagonisti della manifestazione Trading Expo dedicata al trading on line, che si terra' a Milano il 25 e 26 Ottobre 2007, nella prestigiosa sede di Borsa Italiana in Piazza Affari. IntesaTrade ti offrira' come di consueto un prestigioso programma di formazione con i migliori trader ed analisti. Avrai a disposizione durante le due giornate con orario continuato oltre 15 seminari gratuiti tra cui scegliere.

Ed in piu' tra le novita' di quest'anno al nostro stand il "Trading Talk Show": 3 famosi trader si sfideranno in tempo reale a mercati aperti durante tutta la giornata e commenteranno in due appuntamenti quotidiani le operazioni effettuate con il noto giornalista di Milano Finanza Giuseppe Di Vittorio.

Puoi iscriverti sin da subito ai corsi che ritieni piu' interessanti ed utili per il tuo trading direttamente sul nostro sito. Scopri il nostro ricco programma e scegli il tuo seminario! Cliccando qui.

E in occasione del Trading Expo saremo lieti di presentarti tutte le importanti novita' IntesaTRADE e della piattaforma professionale T3 sempre all'avanguardia per offrirti i migliori strumenti per il tuo trading.

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Tutti i corsi dello stand di IntesaTRADE sono gratuiti.

Incredibile, ma vero...


In sintesi, via Punto Informatico:
In pieno agosto è stato sparato il siluro: una proposta normativa che se diverrà legge costringerà qualunque sito, blog o prodotto editoriale, anche senza fini di lucro, a registrarsi al ROC (Registro degli Operatori della Comunicazione).
Tutti i dettagli qui.

Sono senza parole...

Credo che la vicenda finirà in un nulla di fatto, ciò che mi stupisce è il solo fatto che qualcuno ci abbia pensato.

Aggiornamento: il parere del disinformatico

Analisi Operativa Futures Globale - 19 Ottobre 2007

profste fib MPA (Morning Pivot Area) = 40055 - 40195
cos'é la profste MPA?

Orientamento alla Chiusura: Ribassista (chiusura sotto la profste MPA)


Dopo che la seduta di ieri è stata caratterizzata dal forte ribasso avvenuto tra le 13 e le 13.30 su tutti gli indici azionari, con un movimento laterale che lo ha preceduto e seguito, vi dico in tutta sincerità che questa analisi preferirei scriverla questa sera.

Mentre trovo le parole per dare degli elementi di giudizio riguardanti la seduta che si sta per aprire, sul mio monitor scorrono i valori dell'indice Nikkei, già fortemente negativi e in continuo peggioramento. Questo peggioramento si osserva parallelamente sugli indici ES, NQ, ER2, che nella sessione Globex stanno scendendo su volumi decisamente elevati per quest'ora, dove normalmente gli scambi sono molto ridotti. La discesa, iniziata a partire dalla mezzanotte ora italiana, ha sostanzialmente annullato il parziale recupero avvenuto dopo i ribassi registrati alle 13 di ieri (sempre ora italiana).

Proprio ieri, sono stato criticato da un interlocutore istituzionale per un'eccessiva sincerità che traspare dai miei scritti. Non è ovviamente mia intenzione prestare questo spazio e delle polemiche che ritengo sterili e improduttive. Tuttavia, posso affermare che questo mio approccio basato sul dire le cose come stanno, avendo il massimo rispetto per chi legge, mi ha in questi anni portato costruire un rapporto di fiducia con voi al quale non rinuncerei mai, poiché oltre che estremamente gratificante costituisce, anche se potrà sembrare strano, una delle basi e degli elementi essenziali del mio stesso trading. Mi piacerebbe sapere il vostro pensiero in merito, potrete per questo usare i commenti qui sotto o l'email.

Ed è proprio in quest'ottica che vi dico molto sinceramente, che stamattina non so cosa scrivere, un po' perché gran parte degli scorsi giorni li ho trascorsi con l'influenza, cosa che mi ha permesso di seguire i mercati in modo parziale, perdendo quel feel essenziale per il mio trading e quindi per le mie analisi, ma a parte questo e soprattutto, ciò che osservo è un ritorno delle condizioni del luglio scorso, che hanno preceduto i crolli estivi.

È quindi molto strano, cercare di analizzare ciò che accade, perché non riesco a capire se che vedo sono dovute alla mia in attività legata all'influenza ovvero al fatto che i mercati hanno realmente cambiato tono e in modo molto marcato rispetto a una settimana fa.

Giova tal fine riflettere sul fatto che la sensazione che sto provando è molto simile a quelle provate quest'estate, quando prevaleva un sentimento di frustrazione poiché ogni giorno mi sembrava di capire sempre meno di ciò che accadeva sui mercati, poi è venuto il crollo che tutti conosciamo conseguente alla crisi di liquidità.

Con questo non voglio dire che siamo vicini ad un evento simile, perché queste sono solo mie sensazioni, che probabilmente sono influenzate anche dalle scorse giornate dove ho potuto seguire i mercati relativamente poco. Tuttavia, passando ai fatti, ciò su cui voglio attirare la vostra attenzione è il fatto che il Bund e il cambio yen/dollaro hanno ripreso a comportarsi esattamente come l'estate scorsa, ossia in modo perfettamente antitetico rispetto a quello degli indici azionari. Vi basterà dare un'occhiata ai corrispondenti grafici per rendervene conto.

Si ritrovano quindi tutte quelle condizioni di quel flight to safety, che caratterizzò la crisi estiva, con uno spostamento di ingenti masse di fondi verso strumenti sicuri, come appunto i titoli di Stato.

A questo scenario si aggiunga il fatto che oggi è giornata di scadenza delle opzioni, dove tipicamente si assiste ad un incremento di volatilità, specialmente agli orari di apertura delle borse europee e statunitensi. Ancora, il petrolio che raggiunge i $ 90, l'euro che supera gli 1,43 rispetto al dollaro, sono elementi che non si possono trascurare.

Il richiamo alla cautela estrema, lo ripeto estrema, in una giornata/periodo come questo sono una cosa che mi sento di fare con estrema fermezza. Rimandandovi all'analisi di domani, con il riassunto approfondito della settimana finanziaria, dove avrò modo di riflettere in modo approfondito sugli accadimenti, anche alla luce di quello che vedremo scorrere sui nostri di monitor nella giornata di oggi.

18 ottobre, 2007

Futures e Derivati: investire sugli indici

Dopo la visione dell'ultima puntata di Report, dedicata allo scandalo sui derivati, ho pensato fosse necessario dedicare un post all'approfondimento del tema.

A tal proposito ricevuto anche delle richieste esplicite in tal senso, prima fra tutte quella dell'amico Zener, che mi ha chiesto anche una delucidazione su come fare per investire sugli indici, anziché sulle singole azioni, come ad esempio viene con il future sul nostro S&P MIB (spesso chiamato ancora col vecchio nome fib). Cercherò quindi di dare una spiegazione che sia il più possibile semplificata di questi strumenti, non mancando di richiamare la vostra attenzione sull'importanza di una piena comprensione degli stessi, per evitare di incappare negli enormi rischi legati alla loro compravendita.

E' importante ricordare che un modo molto meno rischioso per investire sugli indici è quello di utilizzare gli ormai diffusissimi ETF, che replicano l'andamento degli stessi ad un costo estremamente contenuto per gli investitori, rendendoli uno strumento adatto a chi (giustamente) non vuole correre i rischi elevatissimi legati all'investimento nei derivati.


Andiamo con ordine. Come risultato anche chiaramente dalla puntata di Report il problema coi derivati e la loro rischiosità sta nel fatto che si può arrivare a perdere molto più del capitale investito. Ciò rende talvolta anche difficile la comprensione del funzionamento degli stessi, anche nelle versioni più semplici (i cosiddetti plain vanilla), per non parlare poi delle complessità dei derivati strutturati e personalizzati oggetto del servizio televisivo (che vi consiglio di vedere, se non l'avete già fatto, poiché molto istruttivo anche sul genere di rischi che si corrono), che in questa sede non tratteremo.

La cosa più importante da capire è quindi nell'elevata rischiosità di questi strumenti e sulle ragioni della stessa, che permettono poi di controllare il rischio stesso.

Tra i diversi strumenti derivati offerti dai mercati finanziari ci concentreremo sui futures, che sono poi quelli da me utilizzati per il mio trading e che conosco meglio.

Iniziamo con la definizione tratta da Wikipedia:
I futures sono contratti standard e quindi negoziabili, a differenza di quelli personalizzati (over the counter) che per la loro eterogeneità non sono scambiabili sul mercato. vengono negoziati nei mercati regolamentati, nella prassi finanziaria esistono delle regole nella negoziazione e nella creazione di questi strumenti finanziari. Ad esempio, la Borsa crea dei futures e solo quelli vengono negoziati, cioè non si possono creare future aggiuntivi (cosa che invece è possibile per i forwards). Sono strumenti molto standardizzati: ogni elemento del contratto è definito in un contratto standard e le controparti non possono modificarlo. Acquistare futures significa impegnarsi ad acquistare alla scadenza ed al prezzo prefissati l’attività sottostante. Questa può essere sia un'attività reale, ad esempio una commodity (grano, oro, metalli, caffè, ecc.) sia un'attività finanziaria. In quest'ultimo caso si parla di financial futures i cui sottostanti possono essere ad esempio una valuta (currency futures), un indice borsistico.
.
In estrema sintesi, questi contratti standard chiamati appunto futures, ci permettono di acquistare o vendere un indice di borsa, esattamente come si fa con un titolo azionario. In modo analogo, si possono acquistare a vendere contratti futures sull'oro, sulle valute, sulle materie prime e così via.

Aiutiamoci con un esempio. Chi volesse investire sull'indice S&P MIB, può acquistare o vendere un contratto future che ha come sottostante l'SPMIB appunto. In particolare, presso il mercato dei derivati di borsa italiana, chiamato idem, sono quotati due tipologie di contratti future basati sull'indice SP MIB. Il contratto standard e il mini. La differenza tra i due sta nella dimensione e quindi nel valore del contratto.

Iniziamo con il mini, più semplice da comprendere poiché assegna il valore di un euro ad ogni punto dell'S&P MIB (moltiplicatore=1). Se quindi oggi l'indice è a 40.000, il contratto mini S&P MIB avrà un valore di € 40.000. Per acquistarlo, grazie meccanismo del margine di garanzia, non è tuttavia necessario versare per intero la somma, ma solo una parte della stessa detta appunto margine di garanzia. Se per esempio si opera in intraday, bastano circa € 1500 come margine depositato. Quindi, a patto che si chiuda la posizione entro i 30 min precedenti la chiusura delle contrattazioni, si riescono a manovrare € 40.000 disponendo soltanto di € 1500. Se invece si vuol tenere aperta la posizione anche dopo la chiusura delle contrattazioni (overnight) quindi per due o più giorni è necessario versare un margine più elevato, pari a circa il 7,5% del valore del contratto. In realtà, le richieste dei margini variano a seconda del broker tramite il quale si acquistano e vendono i futures, ma le cifre sono abbastanza standardizzate.

Il problema e la pericolosità dei future sta proprio in questo meccanismo del margine di garanzia, che spesso trae in inganno gli investitori incauti e scarsamente informati. In pratica, il valore di ciò che si è acquistato o venduto è proprio di € 40.000, non di € 1500 come alcuni sono portati a pensare. E' questa la causa di tutti i problemi del fatto che si possono perdere molti più soldi di quelli investiti.

È siamo l'esempio di aver acquistato un contratto a 40.000, che ha quindi il valore di € 40.000 anche se non abbiamo messi solo € 1500, se l'indice scende a 38.000 nel momento in cui rivendiamo il contratto questo avrà un valore di € 38.000 e la nostra perdita sarà pari a € 2000, anche se il margine di garanzia depositato era solo pari a € 1500.

I contratti future permettono di investire al rialzo al ribasso indifferentemente. Se, quindi, o venduto il contratto 40.000, che ha quindi il valore di € 40.000 anche se il margine di garanzia rimane pari a € 1500 e l'indice sale a 42.000, nel momento in cui lo riacquisteremo per chiudere la nostra posizione al ribasso la nostra perdita sarà di nuovo pari a € 2000, anche se il margine di garanzia depositato era solo pari a € 1500.

Chiaramente l'intermediario finanziario non aspetta che il valore della perdita potenziale superi quello del margine depositato e ci chiamerà per reintegrare lo stesso, con la cosiddetta margin call, nel momento in cui questo è stato eroso dalle perdite potenziali. In quel momento, si potrà decidere di reintegrare i margini garanzia con un altro versamento in contanti o liquidare la posizione prima che lo stesso margine sia completamente esaurito. Talvolta, come immaginerete, i movimenti dei mercati sono così rapidi e repentini da non permettere che si abbia nemmeno il tempo di liquidare la posizione in perdita oppure reintegrare il margine di garanzia, portando le posizioni aperte ad avere perdite ben superiore agli stessi in pochi istanti. Ciò è tanto più vero è probabile, quanto più esigui sono i margini depositati a garanzia rispetto al valore del contratto.

E' inutivo che questo effetto di amplificazione possa anche giocare a nostro favore, nel caso in cui le nostre posizioni si muovano nella direzione sperata. E' per questo che i derivati offrono potenzialità di guadagno molto elevate, ma come spero avrete compreso, anche possibilità di perdite che possono portare conseguenze molto gravi.

Un modo per avere ben presente il tipo di transazione che si sta facendo e quello di non farsi confondere dal margine di garanzia. È quindi importante avere ben presente che si stanno investendo, per seguire l'esempio di prima, € 40.000 e non € 1500, come potrebbe sembrare. Questo elemento da solo dovrebbe aiutare gli investitori a comprendere e meglio valutare i rischi che stanno assumendo. Purtroppo molto spesso facile dimenticare tutto ciò e ritrovarsi a pensare di rischiare soltanto il margine di garanzia che si è versato, ma come spero avrete capito non è così.

I trader professionisti evitano di eccedere nell'utilizzo di questo strumento, cercando sempre di avere una disponibilità liquida pari o addirittura superiore al valore del contratto, anche se quella che viene versata con margini di garanzia è chiaramente minore. Questo metodo di money management permette di avere ben presente la reale entità dell'investimento che si sta attuando, senza farsi ingannare dall'apparente esiguità dello stesso.

Il mio consiglio, per chi decide di operare con i contratti future, è esattamente lo stesso, ossia quello di avere una disponibilità liquida pari al valore del contratto. Se quindi decidete di acquistare un vendere un contratto mini legato al nostro indice S&P MIB, sarà opportuno avere una disponibilità liquida pari al valore dello stesso, quindi nell'esempio sopra a € 40.000.

Veniamo ora al contratto standard, che ha un moltiplicatore pari a cinque. Ciò significa che ogni punto dell'indice S&P MIB vale cinque euro. Quindi se oggi l'indice è a 40.000 punti, il valore del contratto sarà pari a € 200.000 e immagini di garanzia richiesti sono € 5.000 per l'intraday e il solito 7,5% circa per le posizioni tenute oltre la chiusura. In questo caso sarà importante non dimenticare che si stanno investendo € 200.000 è non € 5.000, cosa che potrebbe essere altamente fuorviante e fonte di rischi enormi.

Chiarito tutto questo è importante comprendere come gli strumenti siano effettivamente molto comodi, proprio per il fatto che permettono di investire ad esempio su un intero indice, senza bisogno di acquistare i singoli titoli che lo compongono.

Nel mio caso, ad esempio, non trovandomi a mio agio con investimenti nei singoli titoli azionari, preferisco di gran lunga concentrare la mia attenzione sugli indici, che grazie all'esistenza dei contratti future possono essere trattati esattamente come dei titoli. Come dicevo all'inizio dell'articolo, non esistono poi sono i futures sugli indici, ma anche quelli sui titoli di Stato, come ad esempio il Bund, poi ci sono quelli sulle materie prime, come ad esempio il petrolio e così via. Un altro vantaggio sta negli esigui costi di intermediazione, poiché le commissioni sui future sono solitamente inferiori a quelle praticate dagli intermediari sulle azioni.

La cosa importante resta comunque la piena comprensione dell'effetto leva, ossia del meccanismo del margine di garanzia, che ho cercato di spiegare e dei rischi ad esso legati. Per questo importante capire pienamente le caratteristiche di ogni contratto future prima di decidere di investire in questi strumenti.

Webinar Trading: riflessioni sulla didattica online

Non ho ancora avuto occasione di scrivere a proposito del mio primo seminario on-line tenutosi lunedì scorso. Il motivo è che la stanchezza che sentivo terminata la lezione e che credevo dovuta al dispendio di energie legato alla stessa, si è rivelata essere un'influenza, che mi vede ancora convalescente. Approfitto quindi della forzata pausa dai mercati per fare insieme a voi alcune riflessioni sul seminario di lunedì scorso e in generale sullo strumento della didattica on-line.

Iniziamo parlando del seminario di lunedì, oltre a ringraziare tutti coloro che vi hanno partecipato e hanno poi avuto modo di scrivermi i loro commenti (dal quale derivato parte delle presenti riflessioni) e ringraziamenti, volevo riflettere su alcuni elementi emersi nel corso delle oltre 2 ore di durata della lezione.

Il primo elemento di riflessione deriva dalla difficoltà di tenere una lezione senza avere di fronte i partecipanti alla stessa. Ammetto che, prima di lunedì, non avevo mai pensato a questo aspetto. In effetti, risulta abbastanza ovvio che non avendo davanti le persone che ascoltano, non ci si rende assolutamente conto se queste siano seguendo o meno e quale sia il loro grado di interesse verso gli argomenti trattati. In una lezione dal vivo, oltre all'interazione più diretta e immediata, chi insegna a modo di ricevere un feedback continuo dai partecipanti, che arriva tramite la lettura di sguardi, posture, atteggiamenti e altro. Tutti elementi questi che forniscono un flusso di preziosissime informazioni, che l'insegnante utilizza di continuo per calibrare la trattazione. Ciò avviene aggiungendo elementi di interesse, laddove si osservi che prevale la noia, con il conseguente calo di attenzione; ovvero premendo sull'acceleratore degli argomenti trattati, aggiungendo magari concetti più complessi nei momenti in cui si notano dei picchi positivi nell'attenzione dei partecipanti. Tutto questo, che non è poco, manca completamente nei seminari virtuali.

Passando poi dalla parte di chi ascolta, io stesso, avendo seguito molti webinar tenuti da trader americani, mi sono reso conto di come stanno seduti davanti a un monitor sia molto facile perdersi in distrazioni e cali d'attenzione che risultano scarsamente controllabili. Personalmente, ho notato come sia di gran lunga più utile assistere a queste elezioni virtuali nella versione registrata, pur rinunciando la possibilità di interagire con il docente poiché non si possono porre domande, perché sia la possibilità di vedere e rivedere delle parti della trattazione, nei momenti in cui la nostra attenzione viene meno. Inoltre, c'è la possibilità di seguire la lezione in più parti senza essere obbligati a stare seduti davanti al monitor in una condizione particolarmente passiva per lungo tempo. Questo mi porta al secondo elemento di riflessione scaturito dall'esperienza di lunedì.

È indubbio che l'elemento della durata sia certamente molto importante e mi sono reso conto di come non si possa pretendere l'attenzione da un gruppo di partecipanti al seminario on-line per un tempo che vada oltre i 60 minuti. Lunedì sera la lezione durata più di 2 ore, che, rispetto ai 90 min preventivati, sono certamente troppe per chiunque. Mi scuso quindi con i partecipanti che hanno trovato giustamente troppo lunga la trattazione e, facendo tesoro di questa esperienza, già dai prossimi seminari on-line ho deciso di limitare la durata degli stessi ai 60 min. Inoltre, cercherò di fare in modo che le lezioni siano d'ora in avanti rese disponibili in versione registrata, cosa che lunedì non è stata purtroppo possibile, per una successiva revisione e/o per una loro visione da parte di chi non ha avuto modo di assistere a tutta o a una parte del seminario.

Questo elemento da solo dovrebbe certamente migliorare la resa dello sforzo, che da parte mia è stato certamente notevole (certamente anche per il fatto che ho poi scoperto di aver tenuto la lezione avendo già la febbre). Non aver registrato la sessione porta ad un ovvio spreco di energie, poiché i concetti trasmessi ai presenti, potevano essere in futuro resi disponibili anche ad altri, che ritengo ne avrebbero certamente giovato, oltreché permettere ai partecipanti di rivedere eventuali parti della lezione risultate a loro poco comprensibili al momento. Si è quindi perso uno dei più grandi vantaggi di questi webinar, ossia il fatto che le lezioni rimangano poi disponibili per essere viste e riviste a tempo indeterminato.

Veniamo poi ad un altro elemento di riflessione maturato lunedì sera. Come spesso accade in questi seminari c'è una parte teorica, che si presenta mediante le classiche slide e una parte pratica, che si tiene utilizzando la piattaforma trading. E' probabile ed umanamente comprensibile che risulti più interessante la parte pratica rispetto a quella teorica, anche se ritengo che a livello d'importanza sia vero l'esatto contrario.

Il trading professionale non è una cosa eccitante e divertente come molti pensano che sia. Spesso è vero il contrario, fare trading assomiglia a mio avviso in molti aspetti alla pesca, che credo in pochi ritengano uno sport adrenalinico. Eppure proprio così, spesso la pazienza, il saper aspettare, il saper vincere la noia che costella le giornate passate sui mercati è uno degli elementi chiave delle strategie dei trader professionisti. Comprendere questo elemento è fondamentale, certamente da parte mia deve esserci lo sforzo di rendere le lezioni interessanti e avvincenti, ma nulla può evitare di passare attraverso quelle fasi dell'apprendimento necessariamente noiose perché legate a meccanismi simili a quelli provati quando seguivamo le lezioni sui banchi di scuola e dell'università. Tanto noiosi quanto necessari, poiché nessuno può negare, giunti all'età adulta, l'utilità di quelle lezioni che spesso allora ci apparivano come noiose e interminabili.

Detto questo, ribadisco che sarà il mio primo dovere in questi seminari on-line, anche per le peculiarità degli stessi, cercare di alleggerire la parte teorica, ponendo un maggior risalto su quella pratica, sicuramente più avvincente per chi segue. Tuttavia, tengo a ricordare a quanti di voi sono realmente interessati nell'apprendimento delle tecniche di trading professionale, che in questo mestiere non esistono scorciatoie e il processo di apprendimento passa anche per fasi che possono sembrare noiose. Così come noiosi potranno essere tanti momenti passati sui mercati, in attesa dell'occasione giusta, senza dover necessariamente fare qualcosa e non sono io il primo trader a sostenere queste cose.

Prendetela così, la noia che provate durante le lezioni o la lettura dei libri, può essere vista anche come un'occasione per esercitare quelle doti di discipline di pazienza necessari in ogni trader. Se poi, come è avvenuto nel mio caso, riuscirete a superare quei momenti grazie alla passione che deve guidare necessariamente il vostro percorso di apprendimento, che ricordo essere in questo mestiere in perenne evoluzione e mai finito.

Ribadisco comunque la mia ferma intenzione di impegnarmi per rendere questi seminario on-line il più interessanti e meno noiosi possibile, proprio per le caratteristiche che rendono così diversi dalle lezioni tenute dal vivo, dove gli elementi di interazione citati sopra, permettono a chi insegna di avere tutta una serie di strumenti a disposizione nella trasmissione della conoscenza, che mancano completamente nelle lezioni on-line.

Insomma, e concludo, è necessario da parte mia ricordarsi di evitare, per quanto possibile, l'effetto di noia devastante dato da quelle lezioni universitarie notturne del consorzio Nettuno, che in molti ricorderete di aver visto magari per caso, che si vedevano in televisione (non so se le fanno ancora).

Vi invito a condividere con me il vostro pensiero su questo argomento nei commenti qui sotto o via email, in modo da fornire il vostro prezioso contributo a successivi possibili miglioramenti di questo che rimane uno strumento sicuramente formidabile per la trasmissione della conoscenza.