molti economisti danno ormai per scontato il rialzo dei tassi per martedì prossimo da parte della fed di un altro 0,25%. sarebbe così il 15esimo rialzo consecutivo da parte della federal reserve, dal giugno 1994 dove i tassi erano all'1%, fino al 4.75% livello cui si porteranno se martedì il rialzo dovesse effettivamente concretizzarsi.
in sostanza tra i rischi di rialzi dell'inflazione e di un rallentamento dell'economia, la fed preferisce concentrarsi sul primo e quindi alzare ulteriormente i tassi. per noi europei la mossa dovrebbe quindi portare ad un'ancor più elevata probabilità di un rialzo dei nostri tassi d'interesse da parte della BCE. come accennavo già in settimana, sembra proprio che il rialzo da noi arriverà in maggio, anche se secondo alcuni economisti potrebbe con probabilità pari al 50% avvenire già in aprile con un successivo ulteriore rialzo già in luglio.
per quanto riguarda le conseguenze sull'andamento dei mercati finanziari è ovvio che il rialzo previsto martedì prossimo metterà in ombra la maggior parte dei dati attesi per la settimana entrante. la debolezza che le nostre borse hanno mostrato settimana scorsa potrebbe quindi trovare nel rialzo ulteriori ragioni, anche se la reazione dei mercati è, come sempre, assolutamente imprevedibile.
staremo a vedere, innanzitutto stanotte con le aperture in asia, che potrebbero dare il tono alla nostra apertura e fornire qualche suggerimento sull'umore dei mercati.
qui sul profste blog, con le consuete analisi operative, sarà mio compito aggiornarvi costantemente sulla situazione. sempre in modo obiettivo e sempre senza parteggiare o sperare in rialzi o ribassi, rimanendo così pronti a recepire tutte le informazioni che il mercato ci darà sulla direzione che di volta in volta vorrà prendere.