21 marzo, 2006

analisi operativa S&P MIB future - martedì 21 marzo

buongiorno e bentrovati.

il tanto atteso discorso di ben bernanke, che ha determinato la giornata di impasse di ieri (anche i mercati usa hanno chiuso con un sostanziale nulla di fatto), è arrivato ed è stato sostanzialmente diverso da quanto ci si aspettava. in estrema sintesi ha segnalato che la recente inversione nella curva dei rendimenti (che ha mostrato una riduzione dei tassi d'interesse a lungo termine), interpretata da molti come un segnale di un imminente sospensione della politica di aumento dei tassi d'interesse attuata dalla federal reserve, come un segnale di un futuro rallentamento dell'economia, che avrebbe quindi giustificato uno stop ai rialzi dei tassi. al di là di queste intepretazioni accademiche, il discorso si è risolto in un nulla di fatto e si rimanda alla riunione del FOMC il 27 e 28 marzo, per avere altre indicazioni.

ora, senza voler interpretare le conseguenze del discorso di bernanke sull'andamento della giornata borsistica di oggi, c'è da rilevare che in questo momento domina una certa incertezza, anche se la situzione è sempre positiva con:

Trend Daily indice S&P MIB:

primario: rialzo
secondario: rialzo
la differenza tra futures e indice SP MIB è attualmente di circa 600 punti in più per l'indice.

in particolare, come dicevo ieri sera la barra daily lasciata sul grafico del future è un doji, che segnala indecisione. mi sono inoltre accorto che la barra, sempre daily, sul grafico dell'indice SP MIB vero e proprio è addirittura una reversal internal bar, nel senso che ha l'apertura vicino al massimo e la chiusura vicino al minimo di giornata (reversal) e l'ampiezza totale della barra è inferiore rispetto a quella del giorno precedente (internal) che pure era una reversal. quando il mercato parla dobbiamo necessariamente ascoltare ciò che dice e in questo momento sta segnalando decisamente una certa incertezza.

può darsi che parte della stessa sia dovuta all'attesa del discorso di bernanke, ma credo non sia l'unica ragione. inoltre, come il mio approccio impone, non è importante conoscere e interpretare i motivi, ma solo saper cogliere i segnali che il mercato invia e in questo momento il mercato segnala cautela.

in particolare c'è un'area di congestione compresa tra 37750 e 37960 che si protrae ormai da quattro giorni e costituisce il fulcro dell'indecisione stessa, dato che il mercato continua a tornare in questa zona.

fondamentale è quindi vedere da che parte si risolverà l'uscita dall'area di congestione.

al ribasso è centrale vedere se il supporto a 37750 tiene ancora, come ha già fatto più volte. sotto questo livello, infatti, si apre la strada all'attacco al minimo posto a 37620, sotto il quale il ribasso diventerebbe più marcato.

al rialzo invece una volta superata l'area di congestione, con conferma sopra 38000, che è anche una soglia psicologica, si potrebbe passare all'attacco dei massimi fatti segnare settimana scorsa, fino a 38195, oltre questo livello si aprirebbero le praterie rialziste, libere da ostacoli.

come sempre staremo a vedere, aperti a qualsiasi sviluppo e direzione il mercato prenderà. senza opinioni, pregiudizi o formule magiche. da parte mia vi confermo il mio impegno a segnalarvi ogni variazione con gli aggiornamenti flash che via via si rendessero necessari (nei limiti di tempo umanamente comprensibili).

volevo infine ringraziare quanti di voi mi segnalano l'utilità delle analisi operative del profste blog come guida per comprendere gli andamenti del mercato azionario. sono contento che il mio lavoro vi sia utile per interpretare le dinamiche e i movimenti del nostro indice di borsa.