15 marzo, 2006

perché preferisco i futures...

sul risiko bancario e manovre in atto ho già postato ieri un'interessante articolo del sole 24 ore, ripreso anche da dagospia.

oggi, sempre dago, propone un'interessante analisi e sintesi dell'intervento di passera con analisti e investitori istituzionali, che riporto qui sotto. è stato proprio leggendo questo articolo che mi sono tornate alla mente le numerose manovre che hanno costeggiato il mio primo anno da trader professionale, il caso ifil - exor, la scalata a rcs da parte di ricucci, la speculazione cdb web tech di quest'estate, il recente caso perlier, tutta la vicenda furbetti del quartierino con la scalata antonveneta, il caso bnl - unipol e tutti gli altri eventi che da un anno a questa parte si sviluppano parallelamente alla mia crescita professionale. ecco, il fatto di investire sul future basato sull'indice diciamo che neutralizza tutte le manovre e tutti i mancati o ritardati interventi della consob a protezione del mercato.

durante quest'anno, dove ho seguito costantemente e da vicino, tutti i movimenti delle azioni e degli indici di borsa (non ho perso un solo giorno di borsa aperta, festività incluse) mi sono reso conto che gli indici, in quanto medie, riescono ad attenuare tutte le manovre, anche le più ardite e sempre e comunque seguono principalmente l'andamento delle variabili macroeconomiche, dei mercati borsistici internazionali, di queli delle principali materie prime e dai tassi d'interesse. è consolante sapere che i vari passera, bazoli, geronzi, arpe, tronchetti provera, della valle, gabetti, grande stevens, de benedetti, per citarne solo alcuni, per quanto potenti, nulla possono davanti al più puro meccanismo di mercato che è poi quello che determina i trend e le tendenze di lungo periodo in italia e sui mercati di tutto il mondo che sono sempre più interdipendenti. per questi motivi ho scelto di lasciar perdere i singoli titoli azionari, in modo da non dover essere costretto a immaginare ciò che tutti questi signori progettano, dicono e non dicono e in modo da rendermi conto ogni giorno che qualsiasi cosa facciano, questa ha ed avrà sempre un effetto assolutamente trascurabile sull'andamento dei nostri indici. insomma, investire sui futures non è come vorrebbe la leggenda, un mercato fatto di folli speculatori (in senso dispregiativo), ma semplicemente la forma più pura e libera da condizionamenti, che il mercato può offrire oggi.

l'articolo che riporto qui sotto, ripreso da dagospia, dovrebbe chiarire il concetto, sul quale comunque tornerò quando approfondirò il mio approccio al trading.

titolo:
PASSERA AGITA IL MERCATO (E LA CONSOB STA A GUARDARE)

sottotitolo (mio pensiero quando leggo queste cose): qualsiasi cosa faccia a me non interessa, l'indice andrà sempre dove vuole e l'influenza che questo come altri episodi hanno sull'andamento del mercato nel suo complesso è sostanzialmente trascurabile.

Nel duello mediatico che si svolge intorno a Banca Intesa e Capitalia il protagonista di ieri è stato Corrado Passera che dopo aver incontrato i giornalisti del "Financial Times" e dell'"Economist", ha spiegato agli analisti e agli investitori internazionali le linee e le cifre del Piano industriale che sarebbero alla base del progetto di aggregazione tra le due banche. Mentre Nanni Bazoli si è chiuso nel silenzio in attesa che torni sulla scena il suo referente primario, Cesare Geronzi, Passera ha ripetuto a Londra ciò che giovedì scorso aveva detto a Milano in un summit riservato a 20 analisti che Dagospia aveva rivelato nei dettagli. L'integrazione tra le due banche - sostiene il banchiere comasco - potrebbero generare 1 miliardo all'anno di sinergie, mentre la capitalizzazione complessiva sarebbe di 61 miliardi. E' davvero curioso il comportamento del giovane capo di BancaIntesa, che dopo aver smentito l'intenzione di scendere in politica, squarcia il velo su un Piano industriale che evidentemente è stato allestito da tempo nonostante le ripetute dichiarazioni di 15 giorni fa che tenevano la porta aperta verso qualsiasi operazione e che si preoccupavano di smentire i rumors su Capitalia.

Il comportamento di Passera suscita molti interrogativi perchè rappresenta nella sostanza una pressione molto forte non solo sul titolo Capitalia, ma anche su quello del suo Istituto. "Perchè Passera vuole dare numeri così precisi al mercato - si chiede oggi il "Sole 24 Ore" - con il risultato di far salire il titolo della banca romana?, perchè, comunque, salgono anche le azioni di Intesa: perchè dimostra al mercato che tutto è ormai pronto per l'operazione...è un modo per forzare la situazione agli occhi del mercato e soprattutto per forzarla agli occhi degli azionisti di Capitalia".

E la Consob sta a guardare.