Non ho ancora avuto occasione di scrivere a proposito del mio primo seminario on-line tenutosi lunedì scorso. Il motivo è che la stanchezza che sentivo terminata la lezione e che credevo dovuta al dispendio di energie legato alla stessa, si è rivelata essere un'influenza, che mi vede ancora convalescente. Approfitto quindi della forzata pausa dai mercati per fare insieme a voi alcune riflessioni sul seminario di lunedì scorso e in generale sullo strumento della didattica on-line.
Iniziamo parlando del seminario di lunedì, oltre a ringraziare tutti coloro che vi hanno partecipato e hanno poi avuto modo di scrivermi i loro commenti (dal quale derivato parte delle presenti riflessioni) e ringraziamenti, volevo riflettere su alcuni elementi emersi nel corso delle oltre 2 ore di durata della lezione.
Il primo elemento di riflessione deriva dalla difficoltà di tenere una lezione senza avere di fronte i partecipanti alla stessa. Ammetto che, prima di lunedì, non avevo mai pensato a questo aspetto. In effetti, risulta abbastanza ovvio che non avendo davanti le persone che ascoltano, non ci si rende assolutamente conto se queste siano seguendo o meno e quale sia il loro grado di interesse verso gli argomenti trattati. In una lezione dal vivo, oltre all'interazione più diretta e immediata, chi insegna a modo di ricevere un feedback continuo dai partecipanti, che arriva tramite la lettura di sguardi, posture, atteggiamenti e altro. Tutti elementi questi che forniscono un flusso di preziosissime informazioni, che l'insegnante utilizza di continuo per calibrare la trattazione. Ciò avviene aggiungendo elementi di interesse, laddove si osservi che prevale la noia, con il conseguente calo di attenzione; ovvero premendo sull'acceleratore degli argomenti trattati, aggiungendo magari concetti più complessi nei momenti in cui si notano dei picchi positivi nell'attenzione dei partecipanti. Tutto questo, che non è poco, manca completamente nei seminari virtuali.
Passando poi dalla parte di chi ascolta, io stesso, avendo seguito molti webinar tenuti da trader americani, mi sono reso conto di come stanno seduti davanti a un monitor sia molto facile perdersi in distrazioni e cali d'attenzione che risultano scarsamente controllabili. Personalmente, ho notato come sia di gran lunga più utile assistere a queste elezioni virtuali nella versione registrata, pur rinunciando la possibilità di interagire con il docente poiché non si possono porre domande, perché sia la possibilità di vedere e rivedere delle parti della trattazione, nei momenti in cui la nostra attenzione viene meno. Inoltre, c'è la possibilità di seguire la lezione in più parti senza essere obbligati a stare seduti davanti al monitor in una condizione particolarmente passiva per lungo tempo. Questo mi porta al secondo elemento di riflessione scaturito dall'esperienza di lunedì.
È indubbio che l'elemento della durata sia certamente molto importante e mi sono reso conto di come non si possa pretendere l'attenzione da un gruppo di partecipanti al seminario on-line per un tempo che vada oltre i 60 minuti. Lunedì sera la lezione durata più di 2 ore, che, rispetto ai 90 min preventivati, sono certamente troppe per chiunque. Mi scuso quindi con i partecipanti che hanno trovato giustamente troppo lunga la trattazione e, facendo tesoro di questa esperienza, già dai prossimi seminari on-line ho deciso di limitare la durata degli stessi ai 60 min. Inoltre, cercherò di fare in modo che le lezioni siano d'ora in avanti rese disponibili in versione registrata, cosa che lunedì non è stata purtroppo possibile, per una successiva revisione e/o per una loro visione da parte di chi non ha avuto modo di assistere a tutta o a una parte del seminario.
Questo elemento da solo dovrebbe certamente migliorare la resa dello sforzo, che da parte mia è stato certamente notevole (certamente anche per il fatto che ho poi scoperto di aver tenuto la lezione avendo già la febbre). Non aver registrato la sessione porta ad un ovvio spreco di energie, poiché i concetti trasmessi ai presenti, potevano essere in futuro resi disponibili anche ad altri, che ritengo ne avrebbero certamente giovato, oltreché permettere ai partecipanti di rivedere eventuali parti della lezione risultate a loro poco comprensibili al momento. Si è quindi perso uno dei più grandi vantaggi di questi webinar, ossia il fatto che le lezioni rimangano poi disponibili per essere viste e riviste a tempo indeterminato.
Veniamo poi ad un altro elemento di riflessione maturato lunedì sera. Come spesso accade in questi seminari c'è una parte teorica, che si presenta mediante le classiche slide e una parte pratica, che si tiene utilizzando la piattaforma trading. E' probabile ed umanamente comprensibile che risulti più interessante la parte pratica rispetto a quella teorica, anche se ritengo che a livello d'importanza sia vero l'esatto contrario.
Il trading professionale non è una cosa eccitante e divertente come molti pensano che sia. Spesso è vero il contrario, fare trading assomiglia a mio avviso in molti aspetti alla pesca, che credo in pochi ritengano uno sport adrenalinico. Eppure proprio così, spesso la pazienza, il saper aspettare, il saper vincere la noia che costella le giornate passate sui mercati è uno degli elementi chiave delle strategie dei trader professionisti. Comprendere questo elemento è fondamentale, certamente da parte mia deve esserci lo sforzo di rendere le lezioni interessanti e avvincenti, ma nulla può evitare di passare attraverso quelle fasi dell'apprendimento necessariamente noiose perché legate a meccanismi simili a quelli provati quando seguivamo le lezioni sui banchi di scuola e dell'università. Tanto noiosi quanto necessari, poiché nessuno può negare, giunti all'età adulta, l'utilità di quelle lezioni che spesso allora ci apparivano come noiose e interminabili.
Detto questo, ribadisco che sarà il mio primo dovere in questi seminari on-line, anche per le peculiarità degli stessi, cercare di alleggerire la parte teorica, ponendo un maggior risalto su quella pratica, sicuramente più avvincente per chi segue. Tuttavia, tengo a ricordare a quanti di voi sono realmente interessati nell'apprendimento delle tecniche di trading professionale, che in questo mestiere non esistono scorciatoie e il processo di apprendimento passa anche per fasi che possono sembrare noiose. Così come noiosi potranno essere tanti momenti passati sui mercati, in attesa dell'occasione giusta, senza dover necessariamente fare qualcosa e non sono io il primo trader a sostenere queste cose.
Prendetela così, la noia che provate durante le lezioni o la lettura dei libri, può essere vista anche come un'occasione per esercitare quelle doti di discipline di pazienza necessari in ogni trader. Se poi, come è avvenuto nel mio caso, riuscirete a superare quei momenti grazie alla passione che deve guidare necessariamente il vostro percorso di apprendimento, che ricordo essere in questo mestiere in perenne evoluzione e mai finito.
Ribadisco comunque la mia ferma intenzione di impegnarmi per rendere questi seminario on-line il più interessanti e meno noiosi possibile, proprio per le caratteristiche che rendono così diversi dalle lezioni tenute dal vivo, dove gli elementi di interazione citati sopra, permettono a chi insegna di avere tutta una serie di strumenti a disposizione nella trasmissione della conoscenza, che mancano completamente nelle lezioni on-line.
Insomma, e concludo, è necessario da parte mia ricordarsi di evitare, per quanto possibile, l'effetto di noia devastante dato da quelle lezioni universitarie notturne del consorzio Nettuno, che in molti ricorderete di aver visto magari per caso, che si vedevano in televisione (non so se le fanno ancora).
Vi invito a condividere con me il vostro pensiero su questo argomento nei commenti qui sotto o via email, in modo da fornire il vostro prezioso contributo a successivi possibili miglioramenti di questo che rimane uno strumento sicuramente formidabile per la trasmissione della conoscenza.