Dopo le giornate di pausa, dovute ai miei impegni al TOL Expo conclusosi ieri, riprendiamo le consuete analisi operative, iniziando da quella settimanale presentata, come sempre, il sabato mattina e che comprende una focalizzazione maggiore sul Market Profile.
Iniziamo provando a inquadrare ciò che è avvenuto nella settimana finanziaria appena conclusasi, aiutandoci con i grafici Weekly, iniziando con quello relativo all'S&P 500.
Come si vede chiaramente dalla figura sopra rispetto ai cali della settimana precedente, il recupero pur parziale è innegabile.
Andiamo più in dettaglio, cercando di vedere cos'è successo a livello daily.
Come si osserva, il recupero non è riuscito a chiudere il gap al ribasso del 22 ottobre, che ha determinato gran parte dei ribassi registrati settimana scorsa. Tutavia, gli stessi cali non hanno permesso la chiusura del gap alla de 19 settembre, cui è seguita la decisione del taglio dei tassi da parte della fed e successivi rialzi fino ai nuovi massimi storici.
Colpiscono poi i volumi delle ultime due sedute, che sono stati in netto calo, con una particolare esiguità degli stessi registrata nella giornata di ieri, elemento questo che ha mancato di confermarne la positività. Resta comunque l'area del valore (value area), concetto centrale nella teoria del Market Profile, che nella seduta di ieri si è collocata nettamente al di sopra delle due precedenti, come si vede dal grafico seguente.
Tutti questi elementi non fanno altro che confermare un'aria di indecisione e incertezza, causata principalmente dall'attesa per l'imminente riunione del FOMC, che si terrà il prossimo 30 e 31 ottobre, dove la fed comunicherà le nuove decisioni in materia di tassi di interesse.
Incertezza che risulta confermata dagli andamenti che il bund e lo yen/dollaro hanno avuto nell'ultima settimana, dove si sono sostanzialmente registrate delle pause di consolidamento, che non hanno confermato i parziali recuperi registrati sugli indici azionari.
In particolare, del grafico settimanale del Bund sopra si osserva come lo stesso sia riuscito a concludere la settimana con un bilancio positivo, laddove lo yen/dollaro ha, come si vede grafico sotto, registrato in grado di incertezza maggiore.
Vediamo, infine, cos'è accaduto per quanto concerne il nostro indice e future S&P MIB, poiché proprio nella giornata di ieri, conclusasi con una netta positività, il Market Profile ci invia un segnale chiarissimo di cautela relativo al concetto di valore, come sempre scarsamente visibile con l'analisi dei soli prezzi.
Osservando il grafico sopra risulta chiaramente visibile come malgrado la positività della variazione nominale dell'indice (0.82%) vi sia stata una diminuzione del valore (la value area è inferiore al quella del giorno precedente), ciò porta ad una mancata conferma della dinamica osservata sui prezzi. C'è tuttavia osservare che la chiusura anticipata di Piazza Affari, ha come sempre il difetto di perdere la seconda parte della giornata di Wall Street e quindi ieri è mancato quel residuo di positività che gli indici azionari hanno registrato dopo la nostra chiusura.
Inutile aggiungere, come sia evidente l'aria di assoluta incertezza che ha predominato la settimana appena conclusasi e con un evento chiave per i destini dei mercati finanziari, come lo è la citata riunione del FOMC, i motivi sono intuitivi. Fare previsioni è come sempre un esercizio inutile da un lato e pericoloso dall'altro e questo risulta particolarmente vero oggi, quando gli occhi di tutti e operatori finanziari sono puntati sulla decisione che la fed prenderà settima prossima e dalla quale dipendono in gran parte dei destini di breve periodo degli strumenti finanziari che seguiamo in queste pagine.