15 ottobre, 2007

Analisi Operativa Futures Globale - 15 Ottobre 2007


profste fib MPA (Morning Pivot Area) = 40975 - 41135
cos'é la profste MPA?

Orientamento alla Chiusura: Rialzista (chiusura sopra la profste MPA)


Dopo l'analisi approfondita del sabato mattina, ottimo riferimento per i temi che domineranno la settimana finanziaria, aggiungiamo oggi alcuni elementi di analisi che possono fornire validi riferimenti per orientare i nostri giudizi sui mercati.

In particolare, ha deciso di concentrare ancora una volta gran parte della nostra attenzione sul future dell'S&P 500, che rimane l'indice di riferimento per quanto riguarda i mercati azionari e merita di essere seguito con attenzione anche da chi si occupa degli altri indici ovvero dei singoli titoli.

Dalla figura sopra focalizziamo ancora una volta l'avvenuta rottura dei massimi storici, avvenuta nella giornata di giovedì, e la successiva negazione della stessa, che ha portato la chiusura, avvenuta al di sotto di detti massimi. La seduta di venerdì ha poi portato il famoso recupero, avvenuto tuttavia su volumi molto bassi, che rivelano qualche incertezza nell'assunzione delle posizioni al rialzo, evidenziata anche dalla chiusura avvenuta ancora al di sotto degli stessi.

Il tema più importante che ci troviamo quindi davanti è capire se il mercato sia formando una macro area di congestione (trading range) tra i massimi appena testati e i minimi raggiunti il 16 agosto (a questo proposito, vi rimando all'interessante articolo pubblicato ieri sul pranzo di Bernanke del 16 Agosto con il Segretario del Tesoro e gli interrogativi che ha sollevato).

Come si nota chiaramente dalla figura, esaurito il movimento al rialzo dei minimi estivi che ha portato il mercato nella zona dei massimi storici, si tratterà di osservare con attenzione se i prezzi si porranno al di sopra di detti massimi con la convinzione necessaria per mettere a segno un'altra gamba rialzista e quindi confermare il proseguimento del mercato al rialzo. L'altra ipotesi, che è necessario tenere presente, è quella di un ritorno verso i minimi che ci permetterebbe di classificare l'area evidenziata come effettivo trading range.

Concentro le nostre attenzioni sull'S&P 500 future (ES), poiché settimana scorsa, proprio nella giornata di giovedì, abbiamo avuto modo di vedere come il suo raggiungimento dei massimi storici abbia generato un enorme attenzione negli investitori, confermata anche dal fatto che i future sugli altri indici azionari da noi seguiti continuino chiaramente a far riferimento a questo indice per i loro movimenti. Come è molto chiaramente nella seconda parte della giornata di giovedì, quando innescato il deciso ritracciamento. A tal proposito giova osservare, sempre dal grafico postato sopra, come lo stesso ritracciamento abbia lasciato aperto il gap al rialzo che il 5 ottobre ha aperto la via al superamento dei massimi storici. Questo è traducibile con una mancata convinzione anche da parte dei ribassisti che, come evidenziato anche dalle analisi del Market Profile proposte sabato, ci fa classificare la discesa come una liquidazione di posizioni long, piuttosto che l'apertura di nuove posizioni short che avrebbero certamente colmato il gap.

Ecco quindi che due livelli importantissimi da monitorizzare a breve risultano essere quei 1579,25 dei massimi storici superati giovedì, ma non ancora confermati, insieme all'eventuale chiusura del gap rialzista del 5 ottobre, che avverrebbe a 1552,25.

Per quanto riguarda, infine, il nostro indice e future S&P MIB teniamo presente la sua capacità di anticipare le tendenze che altri indici poi seguiranno, come mostrato chiaramente anche dalle esitazioni al rialzo della mattinata di giovedì, mentre l'ES raggiungere superava i nuovi massimi. A tal fine risulterà utile osservare attentamente il comportamento del nostro S&P MIB, che risulta ancora ben lontano dal raggiungere i massimi che hanno preceduto la crisi estiva. In maniera molto equilibrata, rivelando l'incertezza prevalente, il nostro indice viaggia a metà tra quei 44.000 raggiunti prima della crisi e i minimi in area 37.000. Così come a partire dal mese di aprile, si mise per primo a mostrare quella lateralità e incertezza che aprì la strada alla crisi estiva, oggi si pone in un'area equidistante tra i massimi e i minimi quasi a volerci segnalare una situazione di incertezza prevalente.