05 ottobre, 2007

Biofeedback: il futuro del trading

La materia è vastissima e rientra nel campo della medicina alternativa. Personalmente sto aspprofondendone gli aspetti legati al trading, sperimentandone su me stesso gli utilizzi e, come sempre avviene, ho pensato di estendere a voi quanto appreso nel momento in cui avessi avuto dei riscontri positivi dalle applicazioni.

Iniziamo col chiederci cos'è il biofeedback, o meglio la retroazione biologica, la spiegazione che ne da Wikipedia è questa:

Il biofeedback (retroazione biologica), chiamato anche biofeedback training, è un metodo terapeutico che riguarda la psicoterapia. Esso è basato sulla teoria comportamentista ed aiuta il paziente a prendere controllo del suo comportamento.

L'organismo umano interagisce continuamente con l'ambiente esterno attraverso l'elaborazione di un comportamento adattativo. Questo è il risultato di processi ciclici che si possono equiparare a sistemi di controllo interagenti e legati tra di loro. I comportamenti adattativi sono dei meccanismi di autoregolazione che avvengono spesso automaticamente e non interagiscono con il campo di coscienza della persona. Alcuni di questi meccanismi sono regolati dai sistemi neurovegetativo, endocrino ed immunitario. A volte l'indipendenza di questi processi dalla coscienza può mancare: ad esempio, dopo una corsa si può percepire il cuore battere più forte, oppure se un organo ha un problema si può percepire dolore. Quando la persona percepisce questi segnali può agire per modificarli, formando un sistema elementare di biofeedback. Il biofeedback è l'applicazione di queste osservazioni con le tecnologie opportune. Questo metodo terapeutico coinvolge nel suo funzionamento tre discipline diverse: psicologia, fisiologia ed elettronica.

Con il biofeedback, una certa funzione corporea come la tensione muscolare o la temperatura cutanea viene monitorata con l'uso di elettrodi o di trasduttori applicati sulla pelle del paziente. I segnali captati vengono amplificati ed usati per gestire segnali acustici o visivi. Il paziente può così adottare strategie di controllo per imparare a controllare volontariamente la funzione monitorata.

La definizione fornita mi sembra sufficientemente chiara e probabilmente molti di voi avranno già intuito le possibili applicazioni del biofeedback nel trading.

Tutti noi sappiamo come, ad esempio le pulsazioni cardiache, accelerino in particolari momenti: quando ad esempio apriamo una posizione, quando il mercato raggiunge punti critici, quando siamo in profitto, quando siamo in perdita. Abbiamo tutti provato la sensazione del cuore in gola, così viva in particolari momenti specialmente nelle fasi tipiche dei principianti.

Personalmente ho sempre cercato di dominare questa tendenza, spesso difficilmente controllabile, cercando di mantenere la calma anche nei momenti critici, poiché fin dall'inizio sono stato pienamente consapevole del fatto che lo stato di agitazione non aiuta il giudizio e la conseguente perdita di obiettività può essere molto rischiosa.

Iniziamo col dire che ho approfondito molto il campo della psicologia del trading e nella mia lista di libri sul trading, che riproduce fedelmente il mio percorso di studio, troverete tutte le fonti, tra le quali anche quelle che hanno ispirato i miei approfondimenti sul biofeedback. Sapete che ho un approccio contrario ai segreti e favorevole alla condivisione della conoscenza, anche nel trading, settore nel quale si pensa comunemente che una persona non debba mai rivelare i propri segreti. Sono convinto, invece, del fatto che il trading è un'arena dominata soprattutto da fattori psicologici dove quindi qualsiasi metodo o segreto, anche se rivelato, non è garanzia di sicuro successo. L'applicazione del metodo passa attraverso una vera e propria battaglia che dobbiamo condurre ogni giorno con la nostra psicologia, poiché è provato che l'essere umano è costruito per fallire nel trading, settore dove per avere successo è necessario agire spesso in maniera controintuitiva. Ecco perché l'elemento cruciale con cui tutti noi trader dobbiamo fare i conti e quello psicologico, non tanto il metodo, la tecnica, l'analisi e le strategie che sono, a mio avviso e per la mia esperienza, elementi assolutamente secondari, anche se importanti.

Tornando al biofeedback, è chiaro come i miei tentativi di dominare in maniera artigianale le reazioni del mio corpo, come l'aumento del pulsazioni cardiache, il cambiare posizione sulla sedia inavvertitamente quando il mercato agisce in modo per me scarsamente comprensibile e così via, non facevano i conti col fatto che spesso il nostro corpo e mette una serie di veri i segnali d'allarme molto prima che la nostra coscienza riesca a registrarli. Questo è un elemento cruciale dell'utilità del biofeedback applicato al trading e ne vedremo subito le ragioni.

In estrema sintesi, può accadere che il nostro corpo invii dei segnali, che noi tardiamo a percepire consciamente, se ad esempio una situazione di trading non è più coerente con la nostra strategia. Insomma, anche se può sembrare incredibile, molto spesso il nostro corpo può, ad esempio, avvisarci di un'imminente perdita molto prima che noi ce ne rendiamo conto e a volte anche molto prima che la stessa perdita si materializzi sul nostro Profit & Loss.

Un esempio potrà aiutarci a comprendere meglio quanto detto sopra. Quante volte ci è capitato di assistere letteralmente al nostro corpo che reagisce ad uno stimolo esterno, molto prima che noi coscientemente ci fossimo resi conto dello stesso. Accade molto frequentemente, ad esempio, guidando che noi si reagisca rallentando o frenando in modo automatico e solo in un secondo momento realizziamo quale sia stata la causa che ha innescato la nostra reazione automatica.

Ebbene, è facile comprendere come questo avvenga anche durante le nostre sessioni di trading. È chiaro come ciò sia di fondamentale importanza per chi opera in un'ottica intraday, ma anche per chi utilizza timeframe più lunghi, dato che nel giorno in cui entriamo e usciamo da una posizione siamo tutti day trader.

Molti di voi sapranno che l'oggetto del mio corso dedicato al raggiungimento dell'eccellenza nel trading, di cui ho reso disponibili per tutti le slide relative alla presentazione dello stesso (scaricabili qui), è proprio l'assunto secondo il quale il trading è un'attività basata sulla performance, esattamente come avviene, ad esempio, per gli sport professionistici. È proprio da questo assunto, che si può arrivare ad un utilizzo degli strumenti del biofeedback al fine di migliorare la performance del nostro trading. Questa la strada su cui mi sono trovato nel momento in cui ho realizzato quanto fosse sensato questo tipo di approccio alla luce della mia esperienza sui mercati.

Presto su queste pagine vi comunicherò il risultato di quelli che inizialmente erano degli esperimenti sul biofeedback e in seguito sono diventati parte integrante del mio trading ed elementi essenziali della mia stessa strategia. Per quanto mi riguarda il miglioramento che ne è derivato è stato ed è di fondamentale importanza proprio nel settore della controllo delle emozioni che ritengo essere un elemento essenziale del bagaglio di ogni trader.

Cercherò quindi di proporvi un utilizzo del biofeedback, che poi lo stesso da me implementato, estremamente semplice e immediato, quasi banale, che spero permetterà anche a voi di ottenere quegli stessi giovamenti che ha dato a me.

Faccio questo proprio in ragione di quello che poi lo scopo di queste pagine, che compongono a loro volta una parte integrante della mia strategia essendone una naturale estensione del mio percorso nel trading. Ho ritenuto quindi giusto parlarvi anche di questa che per me è stata una vera e propria scoperta e di cui si parla molto poco nel mondo del trading, anche se ritengo che rappresenti realmente una delle nuove frontiere di questo mondo e probabilmente una delle parti integranti del suo futuro.

Vedi anche:
Biofeedback: il trading con il cardiofrequenzimetro
Biofeedback e trading: la variabilità della frequenza cardiaca