14 settembre, 2008

Biofeedback e trading: la variabilità della frequenza cardiaca

Ringrazio pubblicamente un lettore, L.O., che ha portato avanti le ricerche e gli esperimenti sul biofeedback, del quale avevo parlato tempo fa da queste pagine. Come vedrete dall'email che mi ha inviato, su suggerimento di Brett Steenbarger, che è un altra di quelle persone che sono state essenziali nel mio percorso di formazione, ha sperimentato un apparecchi che misura la variabilità della frequenza cardiaca e condivide con me e con voi i risultati cui è giunto, cosa che mi ha fatto estremamente piacere, anche perché considero il biofeedback una delle nuove frontiere del trading. Ecco quindi l'email che mi ha inviato:
Leggendo l'articolo sul biofeedback mi sono interessato alla materia, e, come suggerito, ho aggiunto questo elemento nel lavoro quotidiano :)
Ho cominciato un mese fa circa con il cardiofrequezinmetro che uso per andare in bicicletta.
Fino li non ci sono stati problemi, a parte qualche picco, che si riusciva a tenere sotto controllo con abbastanza facilita', tutto filava liscio.
Pero' non mi sono accontentato del cardiofrequenzimetro ed ho trovato questo articolo di Brett Steenbarger, dove spiegava l'uso di un apparecchio per la misurazione della varazione del battito cardiaco. Ecco ... forse complice il caldo estivo :) , ho comprato lo stesso apparecchio descritto nell'articolo, e mi e' arrivato questa mattina!
Sto facendo le prime prove ma ho gia' scoperto un paio di cose: 1) pur riuscendo durante una sessione di rilassamento e concentrazione a raggiungere uno stato di elevata attenzione, durante il trading, pur rimanendo le pulsazioni nella norma, lo stato di concentrazione non e' facile da raggiungere come quando ci si sta semplicemente rilassando, anzi e' piuttosto difficile; 2) dopo una sessione di concentrazione, e dopo aver raggiunto un elevato livello di "coerenza" (cosi' chiamano il raggiungimento di un determinato stato del variare dei battiti cardiaci), il livello di concentrazione generale rimane elevato per un lungo periodo.

Ringrazio ancora il lettore per le considerazioni interessanti che spero apprezzerete e mi raccomando, non sottovalutate l'importanza del biofeedback anche nelle fasi di apprendimento e simulazione, così come in quelle di trading reale.