i mercati visti da un professionista: lo storico blog di Stefano Bargiacchi - profste Senior Trader, Investitore e Formatore e Analista Finanziario
06 gennaio, 2007
Upgrade: passare da Windows XP a Vista? Nel dubbio scegli mac, ecco perché.
ho trovato un interessantissimo articolo che tratta del problema che in molti si stanno ponendo a pochi giorni dall'uscita della nuova versione di windows, denominanta vista, prevista per il 30 gennaio.
in sostanza, ci si chiede se valga o meno la pena di passare a vista o se convenga rimanere con il vecchio windows xp. il problema si può risolvere in modo molto semplice, decidendo di passare al mac. non è una battuta o uno slogan dei soliti fissati per apple, ma una strategia sicuramente valida per molti e che nel caso delle aziende può diventare anche un modo per contenere i costi dell'eventuale costoso upgrade a windows vista.
vediamo perché, traendo ispirazione dall'articolo, che purtroppo è solo in inglese e che quindi vi riassumo, pur consigliandone la lettura.
innanzitutto, come la storia di microsoft purtroppo ci insegna, uno dei problemi principali di vista sarà la sua affidabilità ed è molto probabile che prima di diventare decentemente stabile e affidabile, passerà almeno un anno. probabilmente dopo l'uscita del primo service pack (gruppo di aggiornamenti critici) e la risoluzione dei problemi più gravi che inevitabilmente sorgeranno sulle prime macchine che conterranno vista. problemi che saranno ancor più evidenti per coloro che faranno l'upgrade ossia, senza cambiare l'hardware, sceglieranno di installare windows vista sui pc che già possiedono. è noto, infatti, che per poter utilizzare tutte le funzionalità del nuovo sistema operativo siano consigliati 2 GigaByte di RAM e che il requisito minimo sia di almeno un giga per un funzionamento decente (che è comunque una dimensione di RAM che molte macchine, anche tra quelle vendute in questi giorni non hanno). in questi casi, vista riconoscerà la non piena possibilità del sistema di far funzionare tutte le nuove funzioni e si autoridurrà ad una versione base, ma a quel punto risulterebbe inutile il passaggio e converrebbe tenere il buon vecchio XP, che ha raggiunto un livello di stabilità provato e accettabile.
insomma, per poter davvero utilizzare vista è certamente da considerare la possibilità di cambiare hardware, ossia di comprare anche un nuovo PC, che per le caratteristiche richieste sarebbe certamente costoso. a quel punto resterebbero comunque i problemi di stabilità del sistema operativo stesso, che per un certo tempo affliggeranno i primi utilizzatori.
veniamo al mac, oggi avete a disposizione un sistema operativo stabile e garantitamente funzionante, si tratta del OS X versione tiger, quella attualmente in dotazione di tutti i nuovi mac. lo stesso OS X contiene tutte le funzionalità strabilianti che vista per ora promette di far funzionare su macchine con 2 giga di ram, che sui mac funzionano da due anni anche con soli 256 Mega di RAM in modo egregio. inoltre, per questa primavera è prevista l'uscita della nuova versione di OS X, denominata leopard, che accanto ad alcune novità, vedrà l'interfaccia utente sostanzialmente immutata rispetto a tiger (la versione attuale). cosa che in vista non avviene, dato che anche l'interfaccia utente cambierà notevolmente e questo porterà con se problemi di addestramento, per le imprese che implementeranno vista.
certo, gli stessi problemi si porrebbero con il passaggio a mac, ma la transizione sarebbe certamente meno dolorosa, data la proverbiale facilità d'uso del mac e l'intuitività con cui si riesce a fare tutto, anche dopo anni di windows. nel mio caso, ad esempio, le (poche) volte in cui utilizzo il pc con windows, mi ritrovo a digitare su tastiera i comandi e le abbreviazioni del mac (noti come mac moment), questo dopo circa 20 anni di utilizzo di windows e pochi mesi di ritorno al mac (alcuni ricorderanno che nel 1983 iniziai su un apple II, salvo poi passare a windows, fino al ritorno definitivo alla mela). una volta passati a mac, anche l'eventuale uograde al nuovo leopard sarebbe del tutto indolore e non richiederebbe alcun costoso upgrade delle macchine, come invece accadrebbe per chi vuole passare a vista utilizzandone a pieno le funzionalità.
infine, e non è poco, resta la possibilità di installare windows sui nuovi mac ovvero di utilizzare il fantastico software parallels, che permette di emulare alla perfezione windows su mac, senza dover installare windows su una partizione a se stante e con il notevole vantaggio di poter avere windows in una finestra che gira comunque all'interno di OS X e quindi con tutte le caratteristiche di stabilità tipiche del mac. con l'installazione di windows a se stante invece avrete un comportamento del mac da vero e proprio pc, non più un'emulazione come con parallels,
e tutti i problemi di stabilità, virus e spyware che ne conseguono e che notoriamente non affliggono i mac (ultima, ma non meno importante peculiarità).
per un approfondimento vi rimando all'articolo citato all'inizio.
resta il fatto che mai come in questo momento sia importante, per alcuni decisivo, decidere e farlo bene, senza farsi costringere all'upgrade a vista, ma considerando le alternative possibili e, come nel caso del mac, meno costose.
nota: vorrei precisare che per scrivere questo articolo non ricevo alcun vantaggio diretto o indiretto dalla apple. si tratta al lilmite di una forma di pubblicità alla mantellini
, che condivido pienamente e ritengo potrebbe rappresentare una reale frontiera del futuro dell'advertising.
tutto ciò ferma restando la proverbiale politica dle profste blog che è contraria ad ogni forma di pubblicità e che offre i suoi contenuti gratis per tutti, senza iscirzioni o trucchi e condivisibili da chiunque.
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