28 gennaio, 2007

Non fidarti! (lungo)

Durante la mia revisione settimanale di tutti i principali mercati e futures, mi sono piacevolmente imbattuto in un mercato il cui grafico weekly è questo:
La cosa mi ha fatto riflettere sulle opportunità che i mercati a livello globale ci offrono ogni giorno e alla necessità di saper guardare oltre i confini del proprio orticello, proprio in un contesto di mercato globale, con il quale realmente dobbiamo confrontarci come trader.

Innanzitutto osservate che chiaro e direi quasi perfetto trend è emerso a partire dal settembre scorso nel grafico che è riferito al future sui cereali (Corn Futures), notate come i volumi siano armonicamente cresciuti e fermatevi a riflettere sull'opportunità che lo stesso mercato ha offerto in questi ultimi mesi, mentre la gran parte di noi si dibatteva sulle possibilità offerte dal nostro mercato o al massimo da quelli eurex o per i più arditi da quelli statunitense o dal forex (mercato valutario).

Quello che voglio dire è che sfido chiunque a trovare un mercato che negli ultimi mesi abbia mostrato un trend così netto, così chiaro, così ben definibile e quindi così facilmente tradabile. Chiaramente questo è un discorso a posteriori e non sto affatto consigliando di entrare ora in quel mercato perché potrebbe essere troppo tardi, anche perché io non do MAI consigli operativi a NESSUNO. Resta il fatto che una situazione simile ha offerto un'opportunità spettacolare e la limpidezza del trend avrebbe permesso a chiunque, anche seguendo i mercati una volta la settimana, da un grafico appunto weekly, di accorgersene.

Invece in questi mesi cos'è accaduto? Quanti dei vari siti e giornali finanziari hanno dedicato uno spazio a questo mercato, che non sia il solito infimo riquadro dedicato alle commodities e relegato chissà dove nell'home page o comunque nelle pagine più remote, laddove grande spazio veniva magari dedicato a:

fastweb
alitalia
telecom
stm

Ora, non serve aver studiato molta analisi tecnica ed essere esperti in materia per capire che, da un semplice confronto dei grafici sopra, c'è qualcosa che non va, ma è sempre stato così, nel mondo finanziario.

Dico che è sempre stato così, perché l'avvento della tecnologia e di internet ha, in questo settore, semplicemente moltiplicato esponenzialmente gli imbonitori e i venditori di fumo. ad esempio prendiamo il fenomeno dei blogger finanziari, tra i quali dovete comprendere (giustamente) anche me e sui quali ho spesso espresso, in modo bonario, qualche critica e autocritica. In campo finanziario NON DOVETE FIDARVI DI NESSUNO, NESSUNO! Questo è un concetto difficile da comprendere, ma è essenziale che impariate a pensare con la vostra testa e doveroso che vi informiate con la cura che usereste per acquistare un auto nuova e/o la televisione con lo schermo piatto.

Fermiamoci a riflettere, quanti di noi prima di acquistare un auto si informano, leggono, girano per concessionari, provano, studiano e cercano di arrivare alla scelta con un bagaglio di informazioni il più ampio e meticoloso possibile. Lo stesso discorso può essere esteso alla scelta della tv a schermo piatto o della lavatrice nuova. Poi, magicamente, quando si tratta dei nostri soldi o magari della nostra pensione o del futuro dei nostri figli ci affidiamo al primo imbonitore che capita, che di volta in volta può essere il venditore impiegato di banca, il promotore di turno, il giornale finanziario autorevole o l'ultimo dei blogger finanziari. Qual'è il meccanismo che ci porta ad affidare molti dei nostri risparmi senza in realtà comprendere a pieno ciò che ci viene proposto o suggerito. Qui non sto parlando di parmalat o dei bond argentini, in borsa, ogni giorno e in modo apparentemente consapevole (sono tutti audulti e vaccinati) è pieno di gente che viene letteralmente massacrata e fatta a pezzi, senza che nessuno si scandalizzi o ne parli.

Perché accade tutto questo? E' la combinazione della superficialità che mettiamo nella scelta, infinitamente meno accurata e consapevole di quella che ci porta alla nuova auto, anche se le cife in ballo sono spesso MOLTO più alte, e di un'orchestrata manovra che va avanti da secoli, che ci confonde le idee con titoloni come questo, questo, questo o questo. Ora riguardate i grafici sopra e confrontateli uno ad uno con i titoloni dei giornali che vi ho riportato e, infine, con il grafico del corn futures. A proposito, queste sono le notizie che trovate sul corn futures: uno dei mercati che ha prodotto un trend tra i più chiari, lineari e spettacolari degli ultimi tempi.

Dei colleghi blogger finanziari preferisco non parlare, ricordo solo che il 95% (forse il 99%) dei trader o presunti tali in borsa ci va per perdere soldi, quindi fate da soli i vostri conti e pensate se ciò che leggete può venire proprio da uno di quelli he fa parte di quel 5% (forse l'1%). Rinnovo quindi l'avviso a NON fidarsi, a controllare da soli ogni notizia, che spesso nasconde bufale colossali, a volte basta una ricerca su google di pochi secondi e se sono in ballo i vostri soldi e probabile che ne valga la pena.

Concludo con due parole su ciò che faccio io e quindi su ciò che scrivo in questo spazio, anche se non dovete ascoltare neanche quello che vi dico io e fare SEMPRE di testa vostra (che dite, sono bravo nell'autopromozione?).

Personalmente ho scelto questa professione e ho ritenuto che il percorso per arrivaci fosse lungo e richiedesse un tempo e un impegno pari a quelli che si possono mettere per fare, che so, medicina. Quindi 5/6 anni e prima di allora posso considerarmi solo uno studente e al limite un apprendista. Parlo seriamente.

Il profste blog è lo specchio di questo percorso, vi propongo le analisi del mercato (l'unico) su cui ho scelto di concentrarmi per imparare, cosa c'è di meglio del campetto sotto casa per allenarsi? Poi, col tempo, arriveranno anche gli altri mercati, ma prima ho scelto e deciso di concentrarmi su un solo mercato e imparare la tecnica. Quindi arrivare a creare un metodo che fosse adatto a me e in seguito estensibile, con aggiustamenti, a tutti i mercati. In tutte le condizioni, sto cercando di imparare a fare trading senza dipendere dall'affidabilità dei broker, dai software, dagli indicatori e dai grafici per arrivare un giorno a sapere di poter vivere di questo mestiere anche solo guardando una serie di quotazioni, come facevano i grandi all'inizio del 900, neanche troppo in tempo reale (arrivavano a fare daytrading con ritardi di mezzora sui dati). Questo perché non si sa mai cosa può accadere e io non voglio dipendere troppo dalla tecnologia, anche se è parte integrante della mia vita. Ovvio che se poi ii dati sono in tempo reale e ci sono anche i grafici, uniti all'affidabilità dell'esecuzione da parte del broker o meglio della piattaforma da lui proposta, non posso che esserne contento, ma ho capito che non posso affidare il mio sostentamento sull'ipotesi che tutto funzioni perfettamente, perché sarebbe illusorio.

Questo è ciò che sto facendo e con questo rispondo anche a quanti mi hanno scritto chiedendomi come mai mi limitassi all'SP MIB. La risposta è che sto imparando e che ritengo sia utile concentrarsi sull'apprendimento e perfezionamento della tecnica, del metodo, del mio metodo, che giorno dopo giorno nasce, cresce e si perfeziona. E' ovvio che vedendo ciò che accade al corn futures mi viene in mente che forse potrei, magari...ma no, non è quello che mi interessa in questo momento e non voglio distrarmi nel raggiungimento degli obiettivi che mi sono posto.

Lo ripeto, il profste blog è lo specchio di questo percorso, con i limiti e i difetti, gli errori che comporta. Non mi interessa avere ragione, non voglio darvi consiglio operativi di alcun tipo, non mi interessa dirvi "ve l'avevo detto", ma solo condividere ciò che faccio ogni giorno e con twitter vi potete ben rendere conto di come questo mestiere non sia propriamente una passeggiata. Tutto sperando e pensando che possa essere utile ad altri. Sia per non cadere nella trappola orchestrata a livello globale di cui vi ho parlato sopra o per non cadere nell'illusione che sia possibile vivere di trading.


P.S. In molti mi hanno chiesto, ma se dici che non è possibile vivere di trading, perché tu fai questo mestiere? La risposta per chi non ha voglia di leggersi tutto è che le probabilità sono le stesse (e anche i sacrifici e la dedizione necessari) che ha un bambino che inizia a fare nuoto di arrivare alla medaglia d'oro alle olimpiadi. Questa è la cosa che ho capito del trading. Quindi non è impossibile, ma statisticamente la probabilità è approssimabile a zero, come quella che ha l'evento impossibile.