29 settembre, 2007

Market Profile. Analisi 29 Settembre 2007

Eccoci giunti all'appuntamento settimanale, iniziato sabato scorso, con l'analisi approfondita della settimana borsistica appena conclusa dedicata al Market Profile utilizzato in una prospettiva che permetta di godere dei vantaggi forniti da questa tecnica pur senza averla studiata e approfondita. Cercherò insomma di proporvi un'analisi che senza sforzo permetta a chiunque di cogliere la profondità di visione che questo strumento consente, unendone i vantaggi offerti all'analisi tecnica tradizionale. Come al solito i vostri commenti, soprattutto in questa fase sperimentale sono benvenuti e potete utilizzare l'apposito spazio sul sito o direttamente l'email (profste chiocciola gmail punto com).

Iniziamo con un primo grafico, che mostra la situazione attuale in modo molto chiaro.



Si tratta del grafico giornaliero dell'S&P 500 (ES), in particolare ho postato la sessione globex del contratto future scadenza dicembre 2007.

Come si osserva chiaramente, dopo il forte impulso al rialzo fornito dall'annuncio del ribasso dei tassi da parte della fed, rappresentato dalla candela verde più grande seguita da un picco registrato il giorno dopo (il 19 settembre), che tuttora resta inviolato su quest'indice, che consideriamo il più rappresentativo tra gli indici azionari. Dopo tale picco si è avuta un'azione di consolidamento e ricerca di un equilibrio, consistente in quella serie di candele che hanno range estremamente limitato e questo movimento laterale ha disegnato un'area di congestione ben delimitata sopra dal massimo post fed e dall'impulso al rialzo sotto, che hanno agito come aree di resistenza e supporto.

Fa eccezione il Nasdaq 100 (NQ) che ha già raggiunto superato i massimi di luglio. A tal fine giova ricordare come tutta la fase di recupero iniziata dal 16 agosto scorso è stata in qualche modo guidata dal Nasdaq, che ha sempre sovraperformato gli altri indici azionari da noi considerati.

Veniamo ora ad una rappresentazione grafica del Market Profile nelle ultime tre sedute, sempre con riferimento all' S&P 500 (ES), limitando però la visione alla sola sessione diurna (pit session), che è quella che meglio consente di sfruttare le potenzialità offerte dal Market Profile.



Riporto questo grafico per attrarre la vostra attenzione su un concetto importantissimo di tutta la teoria del Market Profile, quella di area del valore (Value Area) che sappiamo rappresentare l'elemento più importante da osservare, rispetto ai prezzi. Ad esempio, può accadere che i prezzi si muovano in una direzione e il valore non li segua, non confermando così la dinamica mostrata dai soli prezzi. Di questo importante concetto presentato diffusamente nell'analisi di venerdì mattina, con riferimento alla dinamica mostrata dal nostro indice S&P MIB nella giornata di giovedì. Analisi che vi pregherei di rileggere, se non lo avete già fatto, poiché contiene molti elementi che considero importanti ai fini della comprensione dei concetti del Market Profile sempre presentati in modo semplificato e accessibile da tutti.

Ripropongo oggi il profilo delle ultime sedute dell' S&P 500 perché la dinamica della giornata di venerdì ha riproposto molti dei temi che il nostro indice di Piazza Affari aveva anticipato giovedì. A tal fine, stupisce ancora una volta osservare come il nostro, spesso ingiustamente criticato, S&P MIB mostri una sempre più frequente capacità di anticipare le tendenze dei mercati finanziari globali. Per questo consiglio a tutti di includere quest'indice nelle proprie analisi, anche se ci si dedica ad altri strumenti, come le azioni o altri contratti future che hanno come sottostanti altri indici più blasonati.

Come si vede in figura, la variazione percentuale per la giornata di venerdì dell'S&P 500 mostra un -0,39%, valore ieri sera riproposto da giornali e tv, che parlavano di un ribasso di Wall Street. Noi però sappiamo che non dobbiamo guardare le variazioni percentuali, perché sono quanto di più fuorviante possa esserci per i nostri giudizi. Se a questo aggiungiamo il potere di analisi che ci fornisce il Market Profile, riusciremo a dotarci di una capacità di giudizio realmente oggettiva e approfondita. Come potete osservare l'area del valore è ieri rimasta pressoché invariata, se confrontata con la dinamica dei prezzi al ribasso. Si osserva infatti come la Value Area (barra verticale rossa) di venerdì sia quasi del tutto sovrapposta quella di giovedì, con una sola parte eccedente al ribasso, ma con il POC (Point Of Control) sostanzialmente invariato (frecceta rossa interna alla Value Area). Inoltre, la chiusura (freccetta blu) estremamente equilibrata e vicinissima allo stesso POC che porta la conclusione che la giornata di ieri sia stata in realtà una seduta di transizione e di ulteriore consolidamento, all'interno dell'area di concessione di cui abbiamo parlato poco sopra.

I motivi alla base di questa ricerca di equilibrio da parte dei mercati azionari, i grafici e i concetti esposti sorpa possono essere facilmente riferibili alla gran parte degli indici che seguiamo, sono a mio avviso da ricercare negli effetti dell'azione di sostegno dei mercati operata dalle banche centrali fin dai primi segnali mostrati dall'emergere della crisi creditizia, che tuttora è in corso. Ho già ripetuto varie volte come io ritenga che al ribasso ci siano dei limiti dettati dalla consapevolezza che le autorità monetarie interverranno ogni volta che lo stesso assumerà dimensioni ritenute preoccupanti, mentre al rialzo il freno è costituito proprio dal fatto che gli investitori istituzionali sono ben a conoscenza dell'entità della crisi in corso e del fatto che sia tutt'altro che esaurita. D'altronde, avvicinandosi alla fine dell'anno e quindi al periodo dei bonus, calcolati sulle performance annuali, risulta probabile (anche se non certo) che gli indici statunitensi arrivino a testare i massimi di luglio, già superati dal Nasdaq e con il Dow Jones a soli 105 punti da quei magici 14.000, che in questo momento attraggono l'attenzione di tutti.

Veniamo ora ad un'analisi della dinamica del nostro indice e future S&P MIB, iniziammo con una visione di insieme dei profili, a partire dal rialzo causato dal ribasso dei tassi della fed, che sul nostro indice è visibile con il gap al rialzo del 19 settembre scorso, tuttora aperto.


La sequenza dei profili proposta, mostra chiaramente la tendenza al consolidamento e alla creazione di un trading range ben delimitato, con le aree del valore che si sono sempre posizionate al di sopra dei 40.000, escludendo la seduta del 25 settembre, che visto il tentativo di chiusura del gap respinto violentemente sui 39.700 e che il giorno dopo ha riportato il valore al di sopra dei fatidici 40.000. Anche il tentativo al ribasso di ieri mattina, apparso molto deciso specialmente in una prima fase e poi sfociato in un recupero pomeridiano altrettanto deciso che riportato il mercato sopra gli stessi 40.000.

Vediamo in particolare il profilo delle ultime sedute, sempre con riferimento al nostro indice e future SPMIB:


Si osserva chiaramente come se da un lato l'area del valore di ieri è risultata più in basso di quella di giovedì, dall'altro l'attacco ribassista della mattinata non è riuscita a portarla al di sotto dei 40.000 e nemmeno al di sotto il livello di quella del 25 settembre, che tuttora resta il più forte attacco al ribasso cui abbiamo assistito. Guardando al profilo di venerdì 28 si osserva chiaramente come la coda disegnata in marrone nella parte bassa la rappresenti una respinta da parte dei partecipanti al mercato di quei livelli di prezzo, considerati troppo bassi. Su quei livelli infatti c'è stata una massiccia entrata in campo dei compratori che hanno percepito i prezzi essere più bassi del valore, quindi per loro convenienti portando ad una massiccia reazione al rialzo, che ha riportato i prezzi sopra 40.000. La dinamica mostrata è assolutamente coerente con quella descritta nell'analisi di venerdì mattina, con riferimento alla giornata di giovedì.

In sintesi, i mercati azionari rimangono in uno stato di consolidamento, in attesa di elementi che potranno portare al di fuori dell'area di congestione ben descritta all'inizio di questo articolo. Vedremo settimana prossima se e come questo avverrà, a livello grafico abbiamo dei riferimenti precisi che ci consentiranno di giudicare il giorno per giorno la dinamica in atto, cercherò nelle mie analisi quotidiane di continuare ad introdurre utilizzare in modo semplice i riferimenti al Market Profile, che aiutano notevolmente nella decodifica della dinamica proposta dai mercati.