La giornatadi ieri è stata a mio avviso fortemente caratterizzata dagli interventi delle banche centrali, con le nuove immissioni di liquidità insieme alla decisione di non modificare i tassi, ampiamente attesa, da parte della bce.
Se si osserva il grafico del dax future è abbastanza evidente come proprio nella seduta di ieri vi sia stata una rottura al ribasso della congestione iniziata il 31 agosto, durante le ore antimeridiane seguita da un rientro nella conessione stessa iniziata proprio a partire dalle 13 circa. A questo punto si è evidenziata una fase di recupero, che ha riportato il dax entro i limiti della congestione. Recupero ancora una volta causato dagli interventi delle banche centrali, specialmente in termini di immissioni di liquidità nel sistema finanziario.
Inutile sottolineare la difficoltà degli operatori di intervenire sui mercati, anche a causa della limitata utilità degli strumenti di analisi tecnica, determinata dal fatto che in questo periodo i mercati non sono propriamente "liberi", ma pesantemente condizionati da questi interventi di politica monetaria.sottolineo che questa è la mia personale opinione, a seguito della quale ho deciso di sospendere momentaneamente la presentazione della Morning Pivot Area (MPA), limitando anche l'utilizzo degli strumenti di analisi tecnica, almeno fino a quando i mercati non avranno superato l'attuale crisi e torneranno ad essere regolati unicamente da forze endogene.
Tornando all'analisi della situazione attuale, il grafico giornaliero del Bund riassume molto bene la stessa. Ricordo che ieri alle 12 è scaduto il contratto di settembre, con chiusura a 113,99 (negli aggiornamenti in tempo reale via Twitter mercoledì avevo indicato i 114 come livello significativo), per cui ora ci riferiremo al contratto con scadenza dicembre. È proprio il grafico daily del Bund che mostra un movimento laterale iniziato proprio il 16 agosto scorso, a ridosso dei massimi, che sintetizza meglio di altri la situazione attuale sui mercati finanziari. Sarà proprio osservando lo svilupparsi di questo movimento laterale in un'eventuale fuoriuscita confermata dalla congestione, che potrà fornire importanti elementi di giudizio sulla situazione.
Per quanto concerne il movimento laterale, è significativo che insieme al dax, lo stesso prosegue ormai da cinque sedute, il future sugli indici trattati al CME evidenzia un comportamento simile da quattro sedute (considerando che lunedì i mercati americani erano chiusi per festività).
Ecco allora che sarà fondamentale osservare l'eventuale fuoriuscita dalla congestione anche per quanto riguarda Dax, ES, NQ, ER2. Sempre a proposito di movimenti laterali, ulteriori conferme si avranno dallo Yen/USD, dove il movimento laterale in un range limitato è iniziato un giorno prima degli altri, esattamente il 30 agosto, all'interno di una concessione più ampia iniziata il 20 agosto e sempre a ridosso dei massimi raggiunti il 16 agosto, similmente a quanto osservabile sul Bund.
Gli unici contratti che hanno rotto ribasso la congestione sono lo stoxx e il nostro S&P MIB (Fib). Tra i due è quello che mostra una maggior negatività è proprio il Fib.Sarà quindi importante vedere se questi due indici rientreranno nella congestione, un po' come è avvenuto per il dax ieri ovvero se trascineranno al ribasso gli altri indici.
Arrivando infine ad una analisi più dettagliata per il nostro fib, c'è da rilevare sul grafico giornaliero livello chiave dei 38965, poiché al di sotto dello stesso si registrerebbe la negazione del tentativo di inversione al rialzo del trend daily, che finché registrato un minimo crescente proprio a 38.965 e un massimo crescente a 40.460.
A livello di grafico orario, dove il trend si è già invertito al rialzo, la seduta di ieri ha visto la formazione di un minimo decrescente a 39.045, primo alert di una eventuale inversione al ribasso dello stesso. A tal fine è comunque necessario registrare ancora un massimo decrescente, che si avrebbe proprio di sotto dei 40.460.
Ribadisco comunque la, a mio avviso, limitata affidabilità degli strumenti analitici tecnici in questo periodo, proprio a causa dei continui interventi da parte delle autorità di politica monetaria, che per proseguire il paragone calcistico proposto qualche giorno fa, continuano a rimettere la palla a centrocampo, nel pieno sviluppo delle azioni in attacco in un senso, quello ribassista, dove dato il momento di crisi creditizia, fare gol sarebbe relativamente semplice. Ripeto, infine, ancora una volta che anche i movimenti al rialzo sono, sempre secondo me, parimenti limitati dal fatto che gli investitori istituzionali sono pienamente consapevoli dell'entità della crisi e ritengono troppo rischioso esporre considerevoli porzioni del loro portafoglio alle conseguenze eventuali della stessa.Tutto ciò è particolarmente evidente nei movimenti laterali cui stiamo assistendo sui principali mercati finanziari, come descritto nella presente analisi.