Dopo l'articolo che descriveva il fenomeno dei blog che si occupano di borsa, finanza, economia e trading apparso su Economy e ripreso da Panorama online, arriva la notizia del settimanale Oggi (avete capito bene: Oggi, proprio quello che legge(va) vostra nonna) che si occupa di quello che ormai potremmo definire il fenomeno del momento: i borsa blog.
Nel rinnovare i miei complimenti ai blogger finanziari citati negli articoli, non vi nascondo le ora rinnovate preoccupazioni che avevo condiviso con voi. Il fenomeno non è da prendere sottogamba, perché lo stesso Martin Pring, uno dei più autorevoli autori di Analisi Tecnica, ci avverte in questo libro dei pericoli insiti in questi segnali, che sono necessariamente da interpretare e non sottovalutare, se di mestiere ci si occupa di borsa e mercati finanziari.
Come interpretare questo fenomeno dei blogger finanziari che crescono in modo esponenziale? Ogni giorno ne compare uno nuovo, e anche questo è un segnale che spaventa, un po' come un tempo si diceva che quando di borsa iniziano a parlarne determinate categorie era ora di vendere, che è poi il concetto espresso da Martin Pring nel suo libro sulla psicologia dei mercati finanziari. Forte è la mia tentazione di sospendere il blog almeno fino a dopo il crollo che prima o poi avverrà (magari tra anni, ma arriverà, come storicamente accade sempre), perché caratterialmente non mi piace trovarmi in mezzo ad un fenomeno che è la moda del momento. Parallelamente mi convinco della validità della scelta, fatta l'estate scorsa, di rivolgermi esclusivamente ad un pubblico di professionisti del mondo finanziario, differenziando nettamente il mio progetto dai sempre più numerosi blog finanziari che parlano di borsa e azioni.
Cert'è che, se mai dovessi finire su Oggi o testate simili, la tentazione di interrompere davvero le pubblicazioni sul blog, almeno fino al momento in cui la moda del blogger finanziario sia passata, diventerebbe fortissima. Quantomeno dovrei cercare una nuova forma per i miei contenuti, perché significherebbe che il tentativo di differenziazione è fallito e andrebbe quindi perfezionato. Ci manca solo di finire su Chi, nella sezione: "I nostri soldi" (non so se esiste, ma il nome è verosimile), ma ve lo immaginate?!? No, sarebbe un inequivocabile segnale che è arrivato il momento di cambiare qualcosa.
Quindi ribadisco. Questo spazio online è dedicato solo ed esclusivamente ai professionisti della finanza, non è per tutti. Qui si parla di cose noiose, come le analisi operative, i livelli, i supporti e le resistenze. Non c'è scritto cosa comprare e/o vendere, non ci sono le azioni calde, i rumors o le dritte di borsa. In questo spazio si parla di cose che richiedono una preparazione di base essenziale per comprendere i concetti esposti. Questo senza nulla togliere ai numerosi blogger finanziari e ai loro blog che parlano di borsa e finanza.
Per tutti questi motivi e per il motivo principe, per cui il 95% di chi investe in borsa lo fa perdendo soldi, il profste blog non è e non vuole essere tra i più cliccati e i giornali (per fortuna) non se ne occupano. Lo scopo di questo spazio è quello di rivolgersi a quel 5% di investitori e/o di fornire degli elementi, anche motivazionali, che portino a seguire il duro percorso verso quel traguardo. Insomma, il profste blog vuol essere anche un punto di partenza che porti il lettore a scegliere di impegnarsi, studiare, approfondire la propria conoscenza, per trovare poi la propria strada che lo porti a far parte di quel 5%. Il bisogno di apprendere, fare ricerche continue e migliorarsi in questo mestiere è sempre presente, perché è uno dei pochi settori dove non ci si può sentire MAI arrivati, qualunque sia il livello di successo raggiunto. E questo, chi si occupa di mercati finanziari in modo professionale ed esclusivo, lo sa molto bene.