03 novembre, 2007

Market Profile. Analisi Settimanale - 27 Ottobre 2007

Eccoci giunti al consueto appuntamento settimanale con l'analisi dell'appena conclusa settimana finanziaria. Iniziamo subito analizzando il Market Profile relativo alle ultime sedute dell'Eurostoxx 50, che porta a considerazioni facilmente estensibili anche agli altri indici azionari.


Come si vede chiaramente nella figura sopra, mercoledì dopo l'annuncio del taglio dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della Federal Reserve c'è stato un rialzo che abbiamo già avuto modo di classificare come scarsamente convinto, poiché non ha innalzato in modo deciso l'area del valore (value area) come sarebbe dovuto accadere se la reazione alla notizia fosse stata effettivamente positiva.

Il giorno successivo giovedì 1º novembre, c'è stato un netto "Trend Day" (come chiamato nella teoria del Market Profile), cosa provata dall'allungamento verso il basso del profilo, che in tutta la parte superiore è decisamente esiguo. Alla discesa è seguita poi un'accettazione dei livelli più bassi evidenziata dalla più marcata ampiezza della parte bassa del profilo, accettazione proseguita nella giornata di venerdì.

Come si nota, infatti, nel profilo riferito venerdì, malgrado il nominale più 1,18% l'area del valore non si è mostrata in maniera decisa verso l'alto, ma ha anzi finito col confermare la discesa del giorno precedente stabilizzando il valore sui livelli di prezzo più bassi. Anche la relativa ampiezza orizzontale del profilo né conferma le caratteristiche di accettazione dei livelli di prezzo raggiunti giovedì.

È stata quindi una settimana composta da una prima parte di noiosa attesa durata fino a mercoledì alle 19:15 quando è stata comunicata la decisione della Fed, da quel momento sono iniziati tutta una serie di movimenti che hanno portato ad un deciso innalzamento della volatilità e alla marcata discesa di giovedì che ha permesso di decifrare la reazione dei mercati rispetto all'annuncio stesso. Il problema ovviamente non è soltanto quello relativo ai tassi di interesse, ma principalmente dovuto al fatto che la crisi creditizia in cui effetti sembravano momentaneamente sopiti è tutt'altro che risolta. A questo si aggiunge un petrolio vicino alla soglia psicologica dei $ 100 al barile, un euro sempre più forte rispetto al dollaro, con tutte le conseguenze che anche questi fattori hanno sull'economia.

Una prova evidente della dimensione della crisi creditizia e del fatto che sia ancora pienamente in corso sono le recenti notizie giunte da Merrill Lynch e Citibank (delle quali vi propongo gli impressionanti grafici giornalieri), che hanno sperimentato perdite enormi sia nei bilanci sia nelle quotazioni dei propri titoli azionari, notizie queste probabilmente contribuito ai recenti cali.

Citigroup Grafico Daily


Merrill Lynch Grafico Daily


I compiti che il mercato si trova a dover affrontare a partire da lunedì sono innanzitutto una necessaria conferma o negazione della negatività mostrata dopo l'annuncio di mercoledì. Aiutiamoci a capire cosa intendo con il grafico giornaliero relativo all'S&P 500, che come sempre rappresenta il riferimento per tutti gli indici azionari che seguiamo in queste analisi.


Come si vede chiaramente dalla figura sopra, tra le due linee orizzontali in azzurro è compreso l'ipotetico trading range in formazione di cui ho parlato più volte. Oggi ho aggiunto anche delle linee in grigio che cercano di mostrare i movimenti passati e gli ipotetici movimenti secondo quest'ipotesi.

Come si vede chiaramente siamo a metà dello stesso range e, se si dovesse proseguire al ribasso un naturale obiettivo sarebbe quello dei minimi del 16 agosto, a quel punto si tratterà di vedere se si avrà un ritorno verso l'alto ovvero una penetrazione degli stessi. Non è tuttavia detto che si torni necessariamente verso tali minimi, poiché dall'area dove il mercato si trova in questo momento si potrebbe anche risalire verso i massimi storici. Per questo dico che è estremamente importante osservare quello che accadrà la prossima settimana, per valutare le probabilità delle due ipotesi. Come riferimento potremmo prendere gli estremi della recente area di consolidamento formatasi nelle ultime sedute a metà dello stesso trading range, uscita confermata dalla stessa potrà indicarci a quale ipotesi dare le maggiori probabilità.

Cerchiamo comunque e come sempre di mantenere la massima obiettività, di non avere opinioni, ma solo di interpretare ciò che avviene sul mercato al tempo presente, senza preoccuparci eccessivamente del passato (che non può predire in futuro), anche se è uno strumento indispensabile di analisi; ne tantomeno cercare di immaginare ciò che accadrà in futuro (esercizio spesso molto pericoloso).