La seduta di ieri ci ha permesso di comprendere pienamente il principio dell'alternanza, l'esempio più visibile dell'applicazione di tale principio si è avuto sul Dax di cui vediamo il grafico giornaliero qui sotto.
Come si può facilmente osservare dopo la marcata espansione di range cui abbiamo assistito mercoledì, l'attesa pausa di consolidamento non si è fatta attendere e ieri, su volumi contenuti, si è avuta una giornata caratterizzata da un range contenuto che ha da un lato permesso al mercato di prendere fiato dopo la corsa del giorno prima e dall'altro mostrato l'accettazione dei livelli più alti raggiunti. È ovvio che il ragionamento è facilmente estensibile anche agli altri indici azionari.
Prima di proseguire con l'analisi vorrei approfittare di un'osservazione che mi è stata fatta ieri in un forum dove spesso pubblico una copia di questa analisi. Lo faccio non a scopi polemici (considero sempre costruttive le critiche), ma solo per cercare di spiegare, ancora una volta, l'essenza della filosofia alla base del metodo da me utilizzato. Il commento è stato questo: "buongiorno scusa ma in pratica non ti sbilanci molto.....!!potrebbe potebbe..e basta non è una gran analisi!!....
con cordialità!". Riporto volentieri questa osservazione perché è un tipo di critica che mi è stata rivolta più di una volta e che periodicamente si ripresenta, portandomi a pensare che sia opportuno fare una precisazione.
Iniziamo a vedere la risposta che ho dato e che in due righe sintetizza quello che era alla base del mio approccio ai mercati, che cerco di condividere ogni giorno con voi da queste pagine: "il trucco è proprio questo per chi lo fa di professione.
non esprimere MAI opinioni, ma solo fornire le diverse probabilità ai diversi scenari. è l'essenza di un approccio che permette di rispondere ai diversi scenari con prontezza proprio per la massima apertura mentale che sta dietro il metodo stesso". Questo approccio non è certamente stato inventato da me, io mi sono limitato ad adeguarmi a questo modo di rapportarsi ai mercati adottato da alcuni tra i più grandi professionisti della storia del trading a partire dalla fine del 1800 ad oggi.
Come è facile immaginare uno dei problemi più grandi per chi fa questo lavoro è proprio quello di avere la capacità di cambiare idea in un istante, di non avere paura di contraddirsi, altrimenti non potremmo mai eseguire uno stop loss, che di fatto è il modo con cui si ammette l'errore. Ritengo che umanamente sia assolutamente normale innamorarsi di una propria idea, di una propria opinione, di un proprio pensiero. Questo nel trading può portare alla rovina.
Fin dall'inizio, forse perché ho avuto la fortuna di leggere i libri giusti, quelli che mi hanno aiutato di più a riprogrammare il mio modo di pensare adattandolo alle esigenze di questa professione, ho cercato di evitare nel modo più rigoroso di avere qualsiasi tipo di opinione e impormi di mantenere un'apertura mentale, che porta con sé quell'oggettività che ritengo necessaria per poter affrontare quotidianamente i mercati.
So di deludere molti potenziali lettori, che probabilmente finiscono per abbandonare questo sito e rivolgersi verso forme di analisi o pubblicazioni che tendono a fornire chiari segnali operativi, opinioni e via discorrendo. Per fortuna ci sono numerosissime fonti alle quali attingere che utilizzano un approccio di questo tipo. Quello che cerco di fare in queste pagine e nei miei corsi e seminari è proprio evitare di fornire formule magiche, indicazioni operative, consigli su come entrare o uscire dal mercato un certo giorno su un certo titolo o su dove posizionare uno stop loss e così via.
Diciamo che il mio lavoro ha come scopo quello di insegnare a pescare e non quello di dare un pesce ogni giorno da mangiare ai lettori. Scopo finale è quello di rendervi da un lato indipendenti e quindi capaci di fare da soli le analisi di cui avete bisogno per il vostro trading e dall'altro quello di fornirvi una base di partenza, un metodo che è solo una parte del vostro percorso, che sono certo sia anche possibile porterà alcuni di voi a diventare dei trader molto migliori di quello che sono io stesso.
Per tutte queste ragioni su queste pagine, ai miei seminari, parlando personalmente come non sentirete mai esprimere un'opinione, non mi sentirete mai fornire un'indicazione operativa, ma solo l'individuazione dei diversi scenari possibili e delle relative probabilità associate, che portano ai numerosi "potrebbe potrebbe" di cui parlava l'autore della critica che come vedete ha dato luogo a una riflessione interessante e che quindi ringrazio.
Tornando all'analisi di oggi, il fatto che la seduta di ieri abbia disegnato sui grafici giornalieri degli indici azionari una barra con un range relativamente ridotto ci fornisce la possibilità di prendere gli estremi dello stesso come livelli di riferimento, unitamente ai massimi raggiunti mercoledì con il deciso rialzo cui abbiamo assistito, per poter valutare la dinamica della giornata odierna.
Sempre a proposito del rialzo di mercoledì, dove come ricorderete avevamo visto il Bund confermare lo stesso con un ribasso corrispondente, nella giornata di ieri il Bund non ha consolidato come hanno fatto gli indici azionari.
Come si vede chiaramente dal grafico sopra c'è stata una forma di recupero, su volumi sono di poco inferiori a quelli del giorno precedente, che ha portato il Bund a recuperare buona parte del terreno perso con una seduta che classificabile come ritracciamento e recupero, che si contrappone a quelle di più marcato consolidamento e movimento laterale degli indici azionari.
L'ampiezza del recupero attuato dal Bund è inferiore rispetto alla discesa delle due giornate precedenti, ma indubbiamente solleva qualche elemento di cautela di cui dobbiamo tener conto nel valutare i movimenti della giornata odierna e anche sulla qualità del rialzo di mercoledì.