Questa mattina dopo il risveglio ho ascoltato il consueto giornale radio, che ha aperto con la notizia del crollo dei mercati e i classici servizi che in periodi come questo si susseguono alla ricerca delle cause delle pesanti perdite registrate dagli indici azionari.
Sapendo che dovevo riprendere le pubblicazioni dopo la pausa dovuta alla mia partecipazione a Tradando 2008, ho immediatamente deciso di fare un'analisi settimanale e si limitasse agli aspetti di analisi tecnica, senza andare ad analizzare le molteplici cause macroeconomiche, prima fra tutte la crisi creditizia che continua a mostrare come sia del tutto lontana da una soluzione, esercizio nel quale ho notato si stanno prodigando numerosi commentatori producendo risultati a volte contraddittori e che talvolta dimostrano una preparazione scarsamente adeguata. Niente di male in questo, il lavoro di queste persone è quello del giornalista, che a mio avviso non deve essere un esperto, ma riveste il ruolo di cronista che registra gli accadimenti anche subendo quei caratteri di emotività, che spesso caratterizzano i comportamenti del pubblico, anche sui mercati finanziari.
Iniziamo ad analizzare il grafico settimanale dedicato al future Nasdaq 100 (NQ).
Una delle novità più rilevanti di questa settimana è stata proprio la decisa inversione di tendenza di questo indice, che aveva prima guidato i recuperi iniziati il 16 agosto scorso. Come si vede chiaramente dal grafico sopra l'ultima candela settimanale ha un'ampiezza e un colore che lasciano pochi spazi alle ambigue interpretazioni. Il fatto che molte aziende tecnologiche, che sembravano essere fino pochi giorni fa immuni o meglio meno esposte alla crisi creditizia, abbiano perso molto del terreno guadagnato negli ultimi mesi, può far comprendere come attualmente si sia in una fase dove le conseguenze della crisi si stiano propagando anche in settori apparentemente lontani da quello del credito ed edilizio, per questo ritenuti relativamente al riparo da Le turbolenze dei mercati finanziari, aiutandoci a comprendere maggiormente la reale gravità del problema, che dopo gli interventi della Federal Reserve erano stati solo tamponati e, come alcuni ritengono correttamente, andando a creare ulteriori problemi le cui conseguenze sono sugli occhi di tutti.
Tornando alla nostra analisi, voglio riproporvi il grafico del future sull S&P 500 (ES), che resta l'indice azionario di riferimento. Per questo motivo le considerazioni riferite a questo indice possono essere poi facilmente e estese anche agli altri che seguiamo in queste analisi.
Come alcuni di voi ricorderanno, è da tempo che tra le ipotesi aperte c'è quella della formazione di un ampio trading range compreso tra i minimi di agosto e i massimi storici recentemente attestati. Come si vede chiaramente nella figura sopra, la formazione del trading range ipotizzato è tutt'altro che completata, anche se appare evidente come attualmente si stia formando uno swing al ribasso il cui naturale obiettivo è un test dei minimi del 16 agosto, che hanno preceduto i ripetuti interventi dell'autorità monetaria sui tassi di interesse.
L'ipotesi che si stia formando questo trading range, sarà confermata solo dopo che conosceremo l'esito dell'eventuale test dei minimi estivi, poiché a quel punto se il mercato dovesse tornare verso l'alto, ci avrebbe come conseguenza naturale obiettivo un test massimi storici. Vedremo ovviamente come gli eventuali interventi delle autorità di politica fiscale e monetaria, soprattutto statunitensi ed europei allarmate anche dal problema della debolezza estrema del dollaro, unita ai rialzi del petrolio, delle materie prime e del loro, influenzeranno questo percorso.
Credo sia giusto e doveroso per noi trader, concentrarci su pochi concetti semplici e osservare attentamente quali sono i compiti che i mercati stanno cercando di portare a termine, come ad esempio la formazione del trading range di cui abbiamo parlato sopra. Evitare quindi di lasciarsi confondere dalle molteplici ipotesi che si continuano a sentire, pur senza perdere di vista le notizie, che rivestono un ruolo sicuramente importante nelle dinamiche dei mercati.
A tal fine, un consiglio che faccio per primo a me stesso e quello di continuare a guardare e studiare a fondo i grafici dei diversi strumenti finanziari che in questi giorni hanno mostrato molteplici occasioni di apprendimento e l'opportunità di assistere a questi eventi giorno dopo giorno costituirà certamente un elemento importante della nostra preparazione e del nostro vissuto sui mercati, quindi in ultima analisi della nostra esperienza.
Ecco perché, anche stamattina ho riaperto i post sul sito con un invito a sfruttare a fondo quest'opportunità, anche utilizzando il simulatore per vedere e rivedere quanto accaduto anche in intraday, cercando di rivivere nella maniera più realistica possibile le ultime importantissime giornate sui mercati.
Tornando quindi al quadro di insieme, che non dobbiamo perdere di vista in questi momenti apparentemente caotici, la situazione attuale degli indici azionari sarà ben riassunta e osservata concentrandosi sul test eventuale dei minimi del 16 agosto. Bisogna quindi vedere se proseguirà questo movimento al ribasso verso tali minimi, con quale intensità, cercando di capire quale sia l'intenzione del mercato man mano che eventualmente ci si avvicinerà a tali minimi. Anche l'eventuale mancato test degli stessi fornirà preziosissimi elementi di giudizio, così come se dovessimo assistere ad una penetrazione confermata di detti minimi.
Credo quindi che, in modo molto semplice, questo ci permetta di tenere in mente questi semplici obiettivi e, lo ripeto compiti che il mercato sta cercando di portare a termine, osservando giorno dopo giorno come e se questo avverrà.