23 giugno, 2007

Analisi Operativa: osservazione sui trend orari globali

Dopo la negatività mostrata venerdì dal nostro S&P MIB, che ha portato ad un inversione al ribasso del nostro trend orario, c'è stata una conferma della stessa con il proseguimento al ribasso dei mercati USA e dei futures Eurex dopo la nostra close.
Questo ci avrebbe portato a chiudere ancor più in basso di quanto avvenuto, laddove fino alla fine delle contrattazioni a Piazza Affari gli indici sembravano aver tenuto. L'ultimo selloff innescatosi a Wall Street ha invece aggiunto un elemento importante su cui riflettere durante il weekend: l'inversione al ribasso di tutti i trend orari degli indici e futures che seguiamo maggiormente ossia Dax future, Eurostoxx 50, Dow Jones, S&P 500, Nasdaq. L'elemento impone qualche riflessione.
La prima è che il nostro S&P MIB ha di nuovo anticipato gli altri mercati, poiché alle 17:40 era l'unico ad aver già confermato l'inversione al ribasso del trend orario.
Un altro elemento importante è la relativa tenuta del Nasdaq, che ha invertito il trend di pochissimo, andando sotto l'ultimo minimo decrescente, per riuscire a chiudere al di sopra dello stesso, inviando quindi un segnale di relativa forza rispetto agli altri che hanno invece tutti chiuso al di sotto dell'ultimo minimo decrescente, confermando così la negatività.
Altro elemento da considerare sono i volumi, crescenti negli USA e in calo per gli indici europei. Fornendo quindi un segnale disomogeneo sulla gravità della discesa di ieri.
Resta quindi dominante il quadro di incertezza cui i mercati ci hanno abituato negli ultimi due mesi, dato che la negatività delle ultime sedute segue la positività di quelli precedenti, eventi che quindi si annullano a vicenda, nel contesto di quel largo movimento laterale che è proprio dei periodi di indecisione che portano al consolidamento, con tutti i cambiamenti di fronte e segnali contrastanti che si susseguono.
Ancora una volta è quindi necessario dare la massima importanza alla pazienza, che ci consente di evitare azzardi interpretativi, imponendoci di attendere che siano i mercati a segnalarci l'uscita da questo periodo di indecisione.