Come la mattinata lasciava presagire, il trend minore a 15 minuti si è invertito al ribasso con una penetrazione dei 43040 avvenuta in corrispondenza dei dati macro delle 14:30 con un pesante e deciso selloff, che ha penetrato anche i 43000 come burro e confermando tutti gli elementi di cautela che il mercato ci aveva imposto di osservare. Da rilevare anche che il recupero attuato dopo l'apertura di Wall Street ha in realtà portato ad un test dell'area dei minimi di ieri che, trasformatisi in resistenza hanno respinto sotto i 43000 il mercato, che ha poi chiuso significativamente a 42970.
Per la fortuna dei rialzisti il trend intermedio a 60 minuti e ovviamente quello giornaliero restano saldamente al rialzo e gli altri indici europei, in particolare il Dax, hanno avuto una negatività più attenuata, se si esclude la Spagna che per fortuna conta sul panorama finanziario internazionale come il due di briscola quando si gioca a scopa (un po' come la stessa Piazza Affari insomma).
A parte gli scherzi qualche elemento di preoccupazione risiede proprio nel fatto che il trend minore ci ha fatto così tanto penare per girarsi in positivo e la repentina ridiscesa al ribasso in un solo giorno non può non destare preoccupazioni.
D'altronde un po' tutto il rialzo che dura dal 2003 ha caratteristiche anomale, anche se si è dimostrato persistente e duraturo. Resta il fatto che incarna delle peculiarità che non possono non restringere l'orizzonte temporale dei giudizi e imponendo uno stato di perenne allerta.