L'apertura in gap ribassista e l'immediatamente successivo raggiungimento dei minimi a 39835 hanno scontato la negatività accumulata dopo la chiusura di venerdì, sulla scia delle borse USA venerdì' sera e di quelle asiatiche stamattina. Si è così materializzata la prevista terza spinta al ribasso, ben visibile sul grafico a 60 minuti, nella forma della discesa cui abbiamo assistito (quelli in azzurro sul grafico sono i 3 gap che hanno caratterizzato le tre spinte al ribasso).
Per quanto riguarda il resto della mattinata il mercato si è appiattito intorno ai 40000, che sono chiaramente IL livello decisivo in questa delicata fase. Non a acaso i minimi sono stati registrati ad un passo dai quei 39800 più volte indicati.
Inutile richiamare l'attenzione sulla centralità che questi stessi livelli avranno nel pomeriggio, poiché è assolutamente essenziale, anche per la psicologia del mercato, che questa terza ondata consecutiva di ribassi, che completa un ciclo di Elliot (personalmente uso solo questo concetto di tutta la teoria delle onde) si fermi proprio in corrispondenza dei livelli raggiunti. Aggiungo solo i confini della congestione che ha impegnato il mercato fino a questo momento, che è compresa tra i minimi a 39835 e i 40160. Un'uscita confermata dalla stessa sarà in grado di fornirci degli elementi di giudizio, senza dimenticare che i trend che sono tutti saldamente confermati al ribasso.