L'azione di questa mattina ha dapprima proseguito il lieve recupero iniziato ieri pomeriggio e confermato dall'azione degli indici statunitensi, per poi portare il mercato a ripiegarsi su se stesso negando l'azione impostata. Della prima impostazione ne è rimasta traccia nel mancato test dei minimi di ieri a 40105, dato che la prima discesa si è fermata a 40415 e un ulteriore selloff appena avvenuto ha visto il mercato fermarsi più in basso a 40365, ma sempre al di sopra dei minimi di ieri.
A parte questi dettagli, il quadro generale al momento di scrivere vede l'attività del mercato tendere alla formazione di un range i cui limiti sono ora compresi tra i 40105 minimo di ieri e i 40950 massimo di stamane.
Per quanto riguarda in particolare il trend minore a 15 minuti, che stamane aveva visto formarsi un massimo su un livello maggiore del precedente, l'azione successiva ha negato il primo allarme di reversal, riconfermandolo al ribasso e quindi in piena sincronia con gli altri.
Per il pomeriggio mi concentrerei sull'esito dell'eventuale test dei minimi più volte citati a 40105, ricordando che poco più in basso c'è il livello chiave dei 40000, osservando quindi se il mercato procede o meno con l'azione di consolidamento e formazione di un range tra i 40000 e i 41000 circa, azione ora visualizzabile sul grafico a 60 minuti.
Ferma restando quindi la negatività prevalente e dettata dal sincronismo dei trend, un'azione di consolidamento e definizione di un range sarebbe da interpretare come la ricerca di un nuovo equilibrio tra domanda e offerta, dopo lo sbilanciamento tra queste forze sperimentato nei giorni scorsi.