19 maggio, 2008

A cena con John Bollinger e Greg Morris

Venerdì sera dopo la chiusura dell'ITF ho avuto la fortuna e il piacere di cenare con John Bollinger e Greg Morris, in una cena di fine evento dove hanno partecipato anche gli organizzatori di ITF.

Eravamo relativamente pochi a tavola e ho avuto la possibilità di rivedere e di parlare con John che avevo conosciuto in dicembre all'ITF di Napoli e con il quale avevo passato una giornata trascorsa visitando la città, che mi aveva dato l'opportunità di apprezzare la sua squisitezza come persona, come molti di voi avranno avuto modo di vedere partecipando ai suoi interventi a quest'ultimo ITF.

Greg Morris è, invece, l'autore del testo sulle candele giapponesi che da sempre consiglio ed essendo seduto accanto a lui a tavola non ho mancato di complimentarmi con il suo lavoro, cosa che lo ha portato a raccontarmi come arrivò a scriverlo e alcuni aneddoti interessantissimi su come giunse alla creazione di alcuni pattern e nomi che sono oggi di uso comune tra coloro che amano utilizzare le candlestick. Greg è una persona molto umile (in senso positivo, poiché siamo di fronte ad un pezzo della storia del trading mondiale) e tutt'altro che presuntuosa, come spesso accade con i grandi del campo in cui si opera.

Parlare con lui è stato molto istruttivo e mi ha fatto una certa impressione sentirlo raccontare aneddoti su John Murphy autore di uno dei libri di analisi tecnica generale meglio scritti e di nuovo da sempre consigliati da me per chi inizia. Greg è anche molto amico di Steve Nison, che insieme a lui ha contribuito a diffondere le candele giapponesi in occidente scrivendo il libro più diffuso al mondo su questo tema, che purtroppo non è disponibile in italiano. Anche a proposito di Steve Nison non sono mancati anneddoti su quando viaggiavano insieme in giappone e scoprirono o meglio riscoprirono insieme le candlestick.

Insomma, mi ritengo davvero fortunato perché avere l'opportunità di sedere accanto a persone che nel trading non solo hanno un'esperienza infinitamente più ampia della mia, rappresentando nel contempo un pezzo della storia di questa professione, è stata per me un'occasione preziosa per acquisire conoscenza.

In particolare, voglio condividere con voi quanto mi ha detto Greg a proposito delle candele giapponesi, che tuttavia si può estendere anche ad altri campi del trading. Traduco a memoria direttamente dalle sue parole: "...le persone che studiano le candele giapponesi spesso si sforzano di ricordare a memoria i nomi dei pattern e delle varie configurazioni, quando questo serve in realtà a molto poco. Niente può sostituire la conoscenza di se stessi, che è l'unica cosa che conta nel trading."

Questa osservazione mi ha colpito moltissimo per due motivi, il primo è che io per primo non ho mai memorizzato i nomi dei vari pattern delle candele, preferendo concentrarmi sul significato sotteso (e nell'aiutare a raggiungere questo scopo il libro di Greg è perfetto), mentre il secondo è che la cosa più importante nel trading è REALMENTE capire e conoscere se stessi più di qualsiasi tecnica, strategia o metodo.

Spero di aver fatto cosa gradita nel condividere con voi questi momenti che ho avuto la fortuna e il piacere di trascorrere con queste persone, cercando di assorbire da loro il più possible anche se nello spazio ridotto di una cena, per poi potervi riportare questa esperienza che sicuramente mi ha arricchito moltissimo.