24 maggio, 2008

Il blocco del trader: la paura di entrare in posizione

Rispondo volentieri ad un'email di F. che mi pone un quesito scaturito dalle mie ultime osservazioni sul Bund, ma estensibile anche ad altri ambiti operativi.

anch'io da qualche mese sto guardando il bund, dico "guardando" perche' mi e' venuta una specie di paura a cliccare che non riesco a superare. Saro' autoprotettivo (poiche' sono in perdita) e non riesco a recuperare, anche se vedo le condizioni a favore non faccio e poi sto peggio che se avessi perso, ma da qui non vado avanti.

Adesso faccio piccole operazioni sull'azionario che vanno anche bene ma sono talmente piccole che..

Sui derivati invece ho il problema dello stop,
se lo fisso subito poi viene colpito, se non lo metto va a finire che non riesco poi a chiudere.. e cosi' non clicco ..

Tu che hai esperienza e conosci tanti trader mi puoi dire qualcosa su questi problemi esistenziali?

Innanzitutto grazie per la domanda certamente interessante, cui ho deciso di rispondere sul sito perché immagino possa interessare anche altri.

Dirò di più, il problema del blocco è un problema che non solo vedo presente in molte persone, ma che io per primo ho avuto per un certo periodo qualche anno fa e che ho risolto grazie a due libri utilissimi (purtroppo in inglese) scritti da Mark Douglas, che sono The disciplined trader e Trading in the zone e che sono nella mia lista di libri consigliati, cui aggiungerei il recente libro scritto da Lengua, che ho notato essere ispirato in parte ai principi di Mark Douglas.

Cerco di riassumere quanto appreso e messo in pratica all'epoca del mio blocco e che consiglio a chiunque sperimenti le stesse problematiche.

Fondamentalmente una delle ragioni principali del blocco sta nel fatto di non avere un piano di trading ben definito, con delle regole di entrata, uscita e gestione della posizione chiare, accompagnate da regole di money management, che sono sempre essenziali.

Queste regole non devono essere complicate, anzi, io sono un fautore della semplicità e il libro di Lengua in tal senso risulta essere uno strumento prezioso proprio perché aiuta nella definizione delle stesse.

Il consiglio è quindi quello di SMETTERE di operare o di tentare di operare e tornare sul simulatore, questo per tutta la fase, che ritengo vitale, di definizione o ridefinizione delle regole. La chiave, come sempre in questo mestiere è quella di non avere fretta. Prendersi quindi un periodo per studiare e arrivare alla definizione o ridefinizione del proprio piano di trading, che proprio perché, anche inconsciamente, non è più ritenuto adeguato, ci impedisce di agire su un'opportunità.

Nel mio caso, proprio facendo così tutti i problemi, quasi magicamente, si sono risolti e non ho mai più avuto blocchi di alcun tipo. L'insicurezza derivava quindi esclusivamente dal fatto che non sapevo realmente cosa stessi facendo (assenza di un piano o inadeguatezza di quello esistente).