06 gennaio, 2009

Piattaforma Trading e Software di Analisi Tecnica per Mac e Linux

AGGIORNAMENTO QUI

Come sapete, in questi giorni di vacanza mi sto dedicando anche a rispondere ai numerosi email che ho lasciato in arretrato negli ultimi mesi e settimane per i noti impegni professionali, nel farlo sto selezionando alcune risposte per pubblicarle anche su queste pagine poiché certo del fatto che possano interessare anche molti altri.

Tra i diversi email ce n'è uno che vi ripropongo in parte poiché affronta la questione delle piattaforme utilizzabili con il Mac, che come molti sanno io stesso utilizzo da sempre, anche se ultimamente ho iniziato a testare anche Linux (ho scelto la distribuzione Ubuntu nella versione 8.10) con il quale mi trovo benissimo e le considerazioni che seguono possono essere estese anche al sistema operativo open source che, tra le altre cose, permette di resuscitare vecchi PC portandoli ad una nuova vita.

Veniamo quindi al contenuto dell'email che ho ricevuto e che vi ripropongo in parte:
Mi sembra di capire che Lei apprezza le doti del sistema operativo Mac
OS X (credo lavori su Mac) e leggo che utilizza Visual Trader, che tra
l'altro conosco avendolo utilizzato per diverso tempo (parlo ormai di
qualche anno fa) su sistema Windows.

Dato che sto per fare il passo da Windows a Mac vorrei chiederle se
Lei utilizza Visual Trader su Mac con BootCamp o Parallels, ed in
questo caso sarei curioso di sapere se questo ha qualche impatto sulle
prestazioni di Visual Trader a cui sono abituato sotto Windows oppure
se utilizza altri software di analisi tecnica end of day specifici per
Mac.

In sostanza, sto cercando software di analisi tecnica end of day
nativi per Mac, ma non ho trovato nulla a parte ProTa che sto ancora cercando di capire come va; se Visual
Trader girasse bene su Mac in qualche modo il problema sarebbe
risolto.

La ringrazio per il suo interessamento a cui mi appello in virtù della
sua esperienza.

Ed ecco la mia risposta, che ho integrato e ampliato nella versione qui seguente:
In effetti, ha capito benissimo la mia configurazione di lavoro,
utilizzo il mac e il programma Visual Trader tramite Parallels, giunto
alla versione 4 ormai molto veloce e affidabile. A chi sta ancora utilizzando la 3 suggerisco di provare gratuitamente la 4 con una nuova installazione a parte e, in ogni caso, di evitare l'upgrade poiché molto complesso e con risultati che possono essere deludenti, optando eventualmente per una nuova installazione sia di Parallels sia di Windows, cosa che peraltro richiede relativamente poco tempo).
Dalla mia esperienza, non ho notato impatti di alcun tipo sulle prestazioni di VT, a patto che sotto Parallels e quindi sotto Windows si faccia girare ESCLUSIVAMENTE VT e si tengano tutti gli altri programmi in ambiente Mac, che gestisce meglio le risorse del computer appesantendolo molto meno. In pratica, ho addirittura notato che tenendo Windows in ambiente virtuale sotto Parallels o VMware, si limitano da un lato i problemi legati a Windows, come virus, blocchi improvvisi, crash e quant'altro, che restano limitati e confinati all'ambiente virtuale (che è come una finestra di un programma qualsiasi che, in caso di problemi, si può chiudere senza dover riavviare il Mac o inficiare il funzionamento degli altri programmi) e si liberano le risorse della macchina che in ambiente Mac vengono meglio gestite per far girare gli altri programmi, come il browser internet, la posta elettronica e quant'altro. Insomma, è come se si disponesse di due macchine indipendenti, una con Windows e una con Mac utilizzabili dallo stesso computer. Per questo non è necessario, anzi controproducente perché si perdono i vantaggi di cui sopra, far girare Windows da solo con Bootcamp.
Per quanto rigurarda la configurazione del Mac, vanno benissimo anche quelle base dei nuovi Macbook, che hanno tutte le caratteristiche necessarie e sufficienti per gli scopi di trading.
A questo punto un discorso a parte e conseguente va fatto per quanto riguarda le piattaforme esecutive (ossia quelle fornite dai broker che permettono di inviare gli ordini a mercato e di operare), che quasi sempre girano in Java e sono molto meglio gestite dal Mac. Questo per gli stessi motivi elencati sopra, cui si aggiunge il fatto che anche la gestione Java in ambiente Mac è notevolmente ottimizzata e più performante della stessa sotto Windows, con conseguenti vantaggi per i programmi Java, che, dalla mia esperienza, sotto Mac girano meglio e, ancora una volta, appesantiscono meno il sistema.

A mio avviso, la configurazione ideale è quindi Mac, con emulatore per Visual Trader e tutto il resto fatto girare in ambiente Mac.

C'è UN PROGRAMA DI EMULAZIONE OPEN SOURCE GRATUITO Virtual Box che è perfetto per far girare Visual Trader.

Considerazioni analoghe si possono fare per Linux, che credo possa rappresentare una validissima alternativa e molto meno costosa degli (lo ammetto) esosi e (ormai) modaioli Mac. Linux che è capace di girare al meglio anche su PC datati sempre grazie ad un'efficiente gestione delle risorse. Ho in questi giorni testato la distribuzione Ubuntu, che ritengo essere sufficientemente user friendly per essere utilizzata con relativa semplicità.

ANCHE sotto Windows è possibile aggiugere il software di emulazione, come ad esempio il gratuito Virtual Box, che permette di far girare Visual Trader in ambiente e con risorse separate, evitando che un blocco possa bloccare l'intera macchina. Si può quindi far girare VT separatamente dai book e dagli altri programmi.