In particolare, il tema è ancora quello della suddivisione dei profili e sullo stesso si incastra quello dell'utilizzo operativo del Market Profile, che dev'essere inserito in un contesto più ampio che è quello del metodo e strategia utilizzati. In particolare, come sempre ripeto, la versatilità dello strumento Market Profile permette di contestualizzare lo stesso in qualsiasi metodologia di trading senza sconvolgerla, ma aggiungendo una dimensione analitica in più che serva a filtrare i segnali del nostro metodo e a fornire un quadro d'insieme entro il quale operare, oltre a togliere emotività all'osservazione dei grafici, rispetto a ciò che accade con i grafici tradizionali a barre o a candele.
In particolare, approfitto dell'email che ho ricevuto con piacere da una delle ormai tante persone che hanno seguito il mio corso e con le quali resto in contatto anche per molti mesi e, direi ormai quasi anni, dopo lo stesso, man mano che gli stessi procedono nel loro percorso professionale. E' il caso di R.G., che ormai conosco e seguo da quasi due anni, avendo iniziato con lui una consulenza personale via email, che ha preceduto il corso con la fase preparativa allo stesso e che poi è proseguita dopo lo stesso corso, accanto alla partecipazione ai numerosi eventi gratuiti e alla visione dei corsi in video, che integrano e completano il percorso di preparazione.
Nell'email si concentra il discorso sulla suddivisione dei profili da me affrontata proprio in questi giorni, sollevando una questione molto importante, che proprio per questo riprendo da queste pagine. Al tema della suddivisione dei profili si abbina poi quello metodologico, con particolare enfasi evince come il market profile debba fare solo da sfondo a quella che è la nostra strategia e metodo e non vada utilizzato come fonte di segnali di per se, dato che lo stesso non fornisce segnali, ma solo il quadro di insieme entro il quale lavorare.
Infine, si affronta il tema importantissimo della lettura del momentum, elemento che si pone alla base del criterio di interpretazione dei mercati poiché per i principi fondamentali dell'analisi tecnica sappiamo che il momentum precede i prezzi e questi precedono a loro volta il valore. Se quindi riusciamo a fare una corretta lettura del momentum, certamente difficile da apprendere, come si comprende anche dall'email, riusciamo a conferire un vantaggio notevole alla nostra metodologia.
Veniamo allo scritto che ho ricevuto:
Sui tuoi video spesso sottolinei l'importanza del trade nel suo complesso e non solo l'entrata, adesso ne comprendo le ragioni.
Altro punto é quando attivare metodologia Swing o Momentum, so che é il punto più difficile in assoluto, ma cerco di illustrarti come opero:
ho suddiviso la giornata in 3 profili, asia, europa e america.
L'asia la considero come l'openig range del giorno, la sua chiusura corrisponde l' apertura della fase europea e studio l'opening range Europeo cercando d' individuare il tipo di apertura e la direzionalità; e questo é il punto che considero più facile.
Il problema che mi causa molte perdite é quando i prezzi rompono la VA di riferimento (quella del periodo in corso, Europa o America) o addirittura il range della fase precedente, quindi attuo come fase momentum ma scopro che invece i prezzi non proseguono la corsa e ripiombano nel range della fase precedente.
Più precisamente ritengo che sbaglio usando i profili del MP come un segnale di trading e non come un contesto sul quale si sviluppa un "qualcosa d'altro" che dovrebbe essere il mio metodo personale di trading con regole proprie.
Rileggendo le slides del corso ho prestato molta attenzione sul "momentum", ma nei miei appunti del corso non ho trovato molti riferimenti, probabilmente all'epoca non ne colsi l'importanza, anche perché nel mercato Forex non esiste il book, quindi penso che solo una corretta lettura del momentum possa far scaturire risultati positivi nel lungo termine. Attendo l'uscita del tuo libro per riprendere i concetti del corso.
Il problema da tener presente nella suddivisione dei profili è che la stessa è una semplice convenzione per mercati come ad esempio il Forex aperti 24 ore su 24 e praticamente 7 giorni su 7, lo stesso vale per i futures come quelli trattati al CME nella sessione Globex, ad esempio Nasdaq 100 ed S&P 500. Proprio per questo, nell'osservazione sulla suddivisione dei profili fatta l'altro giorno, sottolineavo l'importanza di guardare prevelentemente ai profili della sessione diurna dei futures sugli indici trattati sul CME. In questo modo, c'è un riferimento reale per i segnali di cambio ambiente da swing a momentum, che sono appunto la Value Area e il range del giorno prima che corrisponde a quella della sessione diurna coincidente con gli orari di apertura di Wall Street.
Tutto questo non accade con le suddivisioni che facciamo ad esempio sul mercato delle valute o Forex, come avremo modo di approfondire anche nell'incontro di settimana prossima a Milano. Le suddivisioni citate della sessione di 24 ore principalmente in tre sotto sessioni, una per l'Asia, una per l'Europa e una per gli USA, è una suddivisione virtuale, che come tale dev'essere trattata. Un conto quindi è, ad esempio, la rottura del range del giorno precedente di una sessione diurna di Wall Street per l'S&P 500, è un indicatore molto più affidabile della rottura di un range fittizio e creato dalle nostre suddivisioni che facciamo per comodità. Stesso discorso vale quindi anche per Value Area, POC ed aree ad alto e basso volume, come le aree di rigetto.
Riguardo alla lettura del momentum è certamente uno dei concetti più difficili da internalizzare e nel libro (che ormai è praticamente e finalmente pronto) viene ripreso in modo approfondito, cercherò in proposito magari di realizzare prossimamente anche un VideoLive didattico dove spiegare ed approfondire questo importante concetto.