15 settembre, 2009

Virtual Box IN, Paralells OUT

Dopo l'upgrade a Snow Leopard di settimana scorsa, che consiglio vivamente, ho installato e testato ieri il software di virtualizzazione gratuito Open Source Virtual Box del quale avevo già parlato tempo fa e giunto ormai ad una versione matura, assolutamente stabile e affidabile e, a mio avviso, superiore come prestazioni a Parallels, che ormai è assolutamente ingiustificato negli (esosi) 80 € richiesti a copia.

Come ricorderete, il consiglio per tutti gli utilizzatori di una piattaforma informativa come Visual Trader, unita ad una piattaforma esecutiva e quindi i book (come il flashbook di Directa) è quello di separarle ossia di farle girare in ambienti diversi in modo da proteggersi da eventuali crash e blocchi (che purtroppo avvengono sempre e con qualsiasi piattaforma, il nostro compito sta sta nel selezionare quelle più affidabili e scartare quelle che si bloccano più spesso) in primo luogo e nell'ottimizzare le performance delle stesse fornendo risorse dedicate e il meno possibile condivise alle piattaforme di trading.

Un modo, immediato, ma poco pratico, per raggiungere lo scopo è quello di utilizzare due PC, uno per l'informativa, uno per l'esecutiva. Un metodo, invece, meno costoso e più pratico ed efficiente è quello di utilizzare un software di virtualizzazione, come descrivevo in passato riferendomi al Mac, ma utilizzabile anche con qualsiasi altro sistema operativo.

Si tratta quindi di creare un ambiente virtuale con un'installazione di Windows (meglio se XP) entro la quale far girare solo VT (se è il software da voi scelto), cosa che richiede un utilizzo minimo di risorse, come 512 MB di RAM, a patto che qui facciate girare solo la piattaforma informativa e null'altro. Poi nel sistema operativo principale e quindi in modo completamente separato e indipendente farete girare il flashbook (se siete clienti Directa), qui potrete anche condividere minimamente le risorse con altri programmi, come posta elettronica e navigazione web, anche se è sempre meglio non sovraccaricare troppo la macchina che usate per fare trading.

Per creare le macchine virtuali il consiglio che do da oggi e dopo averlo testato per 24 ore è certamente quello di utilizzare Virtual Box che, giunto alla versione 3, è, lo ripeto, certamente affidabile e, a mio avviso, addirittura superiore agli altri software simili.

In generale, anche chi non fa trading può utilizzare i software di virtualizzazione che permettono ad esempio di provare un sistema operativo, come linux, senza dovergli dedicare una macchina o partizione apposita, ma facendolo convivere con il sistema operativo principale. Si può anche pensare ad un'installazione Windows sotto macchina virtuale, dove installare tutti i programmi di prova ed evitare la continua installazione/disinstallazione degli stessi dal sistema principale, che col tempo crea spesso dei problemi a chi utilizza Windows.