L'elemento che è fondamentale ricordare per la seduta di oggi e di domani è il tema dell'attesa per la riunione del FOMC e la conseguente decisione sui tassi di interesse della Fed.
La seduta di ieri ha visto un recupero dei mercati azionari svoltosi in due fasi che hanno seguito il gap al ribasso con cui Dax ed Eurostoxx 50 avevano aperto la settimana in conseguenza dei cali sui mercati asiatici.
Durante la mattinata abbiamo assistito alla chiusura di detti gap, poi c'è stata una lateralizzazione osservata fino a poco dopo le 16, cui è seguita una ripresa di positività, che ha accompagnato i mercati fino alla chiusura. Come sempre, tutti questi elementi sono scarsamente visibili sul nostro indice e future S&P MIB, per il problema degli orari di contrattazione limitati, per questo, come sempre, il consiglio è quello di osservare i future basati sugli altri indici, come facciamo in queste analisi, per trarre elementi di giudizio più completi. Ad esempio, sul nostro indice e future SP MIB il gap ribassista di apertura è ancora aperto, anche se virtualmente si sarebbe chiuso ieri sera.
A tal proposito, torna comodo osservare il grafico giornaliero di uno di questi indici, ad esempio quello dell'Eurostoxx 50, è tra tutti il meglio approssima l'andamento dell'indice di Piazza Affari, per cercare di comprendere la situazione attuale.
Come si osserva dal grafico sopra, dopo la marcata discesa di lunedì 21 e gli eccessi di negatività raggiunti nelle giornate di martedì 22 e mercoledì 23, i mercati stanno ora consolidando sui nuovi livelli raggiunti in quei giorni. Torna utile quindi prendere come riferimento l'area di congestione compresa tra i minimi di martedì 22 e i massimi di venerdì 25, in modo da poter avere dei livelli oggettivi mediante i quali giudicare l'azione dei mercati.
Come sempre, risulta di estrema utilità tenere sotto controllo il Bund per avere una conferma o una smentita delle dinamiche osservate sui mercati azionari, grazie alla sua tendenza a muoversi in maniera antitetica rispetto agli stessi (anche se non è ovviamente sempre così).
In particolare, nella giornata di ieri il Bund ha messo a segno una seduta con un range estremamente contenuto e di sostanziale lateralità, che si contrappone alla positività osservata sui mercati azionari, facendone mancare quella conferma che si poteva eventualmente osservare dagli scarsi volumi che hanno caratterizzato i rialzi degli indici (come si vede anche dal grafico sopra) specie se confrontati con quelli delle pesanti discese. Questi due elementi, la lateralità del boom degli scarsi volumi dei recuperi azionari, non possono non sollevare elementi di cautela.
Per quanto riguarda il grafico giornaliero del Bund, la giornata di ieri con il suo contenutissimo range ci offre quindi dei naturali livelli sui quali appoggiare i giudizi della seduta che si sta per aprire.
Accanto ai minimi massimi della seduta di ieri, anche qui giova prendere come riferimento gli estremi dell'area che ha seguito i movimenti concitati di settimana scorsa, compresi tra i massimi a 118,08 e i minimi a 115,58.
Concludo ricordando che l'appuntamento quotidiano con l'aggiornamento in diretta video di questa analisi alle ore 15, che sta incontrando il vostro favore, a proposito del quale colgo l'occasione per ringraziare quanti di voi mi hanno scritto complimentandosi con l'iniziativa e fornendo preziosi suggerimenti per migliorarla e renderla più adatta alle vostre esigenze.