10 gennaio, 2008

Analisi Operativa Futures Globale - 11 Gennaio 2008

Sui mercati americani è proseguito il ritracciamento, iniziato mercoledì, con gli indici che hanno tutti concluso la seduta in territorio positivo. Ciò, tuttavia,
non è stato sufficiente per riportare la positività anche per Dax ed Eurostoxx50, che hanno comunque recuperato nel finale parte della negatività mostrata in mattinata e nel primo pomeriggio, a seguito della decisione da parte della BCE di lasciare i tassi d'interesse invariati al 4%.

In particolare risulta interessante osservare come l'Eurostoxx 50 non sia uscito dall'area di congestione rappresentata dalle ultime 4 barre giornaliere, corrispondenti alle sedute di questa settimana.


Credo sia quindi utile tenere come riferimento quest'area e un'eventuale fuoriuscita confermata dalla stessa da parte dell'Eurostoxx 50, per valutare la situazione dei mercati rispetto al ritracciamento in atto negli usa nelle ultime due sedute.

Colpisce, in particolare, il fatto che durante la discesa che, come sappiamo, ha caratterizzato le prime sedute dell'anno, gli indici europei abbiano limitato le perdite rispetto a quelli di Wall Street, così come negli ultimi due giorni hanno mostrato una minor propensione al recupero. Recupero che resta, in ogni caso, inquadrabile ancora come un ritracciamento nell'ambito del movimento al ribasso che, come ricordato ieri, vede nei minimi estivi il naturale riferimento e obiettivo naturale che risulta particolarmente evidente per l'S&P 500, indice che teniamo come riferimento per gli indici azionari globali.

Ricordando quello che era il compito dei mercati per questa settimana, ossia confermare o meno la negatività cui abbiamo assistito nelle prime sedute dell'anno, possiamo affermare ora che la stessa sia stata appunto confermata. Anche se, il fatto che la maggior parte degli indici siano ancora sopra i minimi estivi, lascia aperto un importante elemento di conferma o smentita della stessa. Sarà, infatti, estremamente importante vedere se e come i mercati arriveranno a quell'appuntamento e per questo il consiglio è quello di tenere sotto controllo il comportamento dell'S&P 500 come riferimento.

Accanto a questo, vi ricordo poi l'appuntamento del Bund con i massimi di novembre, di cui parlavamo sempre ieri, che si dovrebbe utilizzare per valutare e confermare il comportamento degli indici azionari.

Non parlo, invece, del nostro indice e future S&P MIB perché mai come in questi giorni la chiusura anticipata di Piazza Affari rispetto agli Stati Uniti non permette di trarre dall'osservazione del grafico elementi di giudizio oggettivi, poichè si ha un'immagine parziali di quanto sta accadendo sui mercati finanziari globali dei quali in nostro indice ovviamente risente. Per questo consiglio sempre, anche a chi fa azionario italia oppure si occupa solo del nostro future o delle opzioni sullo stesso, di non perdere di vista gli altri mercati. Come minimo il riferimento dev'essere quello dei future su Dax, Eurostoxx 50 e Bund, da non perdere mai di vista. Meglio ancora se accanto a questi, come da queste pagine, si aggiunge l'osservazione dei principali futures sugli indici usa. Tutto questo al fine di riuscire a cogliere le dinamiche, che sono appunto globali, dei mercati finanziari, andando poi a operare sul nostro mercato, tenendo sempre in mente il quadro generale offerto da tutti gli altri.