11 dicembre, 2007

Analisi Operativa Futures Globale - 11 Dicembre 2007

La seduta di ieri ha mostrato i tipici caratteri dell'attesa, range contenuti e volumi in calo su tutti i principali indici azionari. Quello che forse meglio degli altri riassume l'evidenza dell'incertezza che precede la decisione di stasera in materia di tassi di interesse da parte della Federal Reserve è il Nasdaq, di cui andiamo a vedere il grafico relativo al future sul Nasdaq 100 (NQ).


Come si vede chiaramente nel grafico sopra pur non essendo stata messa in discussione la positività dell'ultimo periodo, i volumi mostrano una progressiva discesa fino ad arrivare a livelli davvero esigui, che uniti ad una progressiva contrazione dei range sono gli elementi caratterizzanti l'attesa. Da queste considerazioni, facilmente riferibili anche agli altri indici azionari che seguiamo, si possono trarre elementi utili anche dal punto di vista didattico.

Ogni qualvolta si osservino volumi fin che hanno accompagnati da una contrazione dei range delle barre giornaliere possiamo facilmente dedurre che il mercato sia alla ricerca di un equilibrio e che le probabilità di un'imminente espansione nel range sono via via crescenti. È ovvio che sapendo dell'annuncio di questa sera l'interpretazione in questo caso risulta facilitata, ma anche quando non conosciamo le ragioni di tale comportamento possiamo prevederne gli effetti con una buona accuratezza. Questo è ciò che rende l'analisi tecnica uno degli strumenti che ci permette di operare sui mercati anche disponendo di un'informazione limitata specialmente rispetto a quella di investitori istituzionali e simili.

Per quanto riguarda la giornata che sta per aprirsi è probabile si ripeteranno i caratteri dell'attesa fino a questa sera, quando alle 20.15 verrà dato l'annuncio da parte della Fed. Per quanto riguarda Piazza Affari potremo quindi vedere gli effetti dell'annuncio stesso solo domani mattina, mentre sarà possibile seguirli sugli altri mercati.

Fino a stasera qualsiasi tipo di analisi o previsione risulta abbastanza superflua, l'unica cosa che mi sento di richiamare ancora una volta alla vostra attenzione è l'andamento del Bund.


Come si osserva chiaramente dalla figura sopra questo strumento ha mostrato un proseguimento della discesa in maniera abbastanza continua e decisa che dimostra un'inversione dell'imbalance tra domanda e offerta a favore di quest'ultima, elemento che ritengo sia importante considerare specialmente se confrontato con l'andamento relativamente estatico dei mercati azionari nelle stesse sedute.

Interpretare il motivo di questa discesa è, specialmente nella giornata della decisione sui tassi di interesse da parte della Fed, assolutamente arduo e ancora una volta conviene limitarsi alla stretta interpretazione dal punto di vista dell'analisi tecnica. In tal senso, la correlazione inversa spesso (ma non sempre) esistente tra il Bund e gli indici azionari permette di dedurre che il movimento confermi in qualche modo il recupero attuato dagli stessi indici azionari a partire dal 27 novembre scorso.

In ogni caso l'unica cosa da fare è una giornata come quella odierna è proprio aspettare le 20:15 e soprattutto osservare attentamente da quel momento in poi come reagiranno i mercati alla decisione sui tassi di interesse.