Ho seguito per un po' le varie
discussioni tra Stefano e Feanor, sia qui sul Blog che privatamente.
Preciso subito che io non ho personalmente intenzione di prendere le
parti di uno o dell'altro, visto che mantengo sereni rapporti con
entrambi.
Il motivo del mio intervento che spero
possa essere gradito ha l'unico scopo di chiarire alcune
problematiche legate al trading sistematico che sono alla base di
incomprensioni e malumori.
Il punto focale è che con i trading systems è estremamente facile produrre equity di backtest di tutto rispetto, altra cosa è riuscire poi ad impiegare gli stessi con profitto sui mercati.
Anche quando questo riesce, ci si accorge di come i profitti siano solitamente concentrati in un numero limitato di operazioni/periodi e quindi come il trading sistematico
profittevole derivi dai seguenti punti.
Massima fedeltà nel
replicare le operazioni a mercato.Adeguata capitalizzazione,
necessaria a sopportare gli inevitabili draw downPossedere sistemi non viziati dai
soliti mali quali overfitting, funzioni anomale che guardano al
futuro, gestione del rischio corretta e resa media sufficiente per
sopportare gli inevitabili slippage.
Visto che mi piace essere chiaro, in assoluta trasparenza riporto i saldi del mio conto trading su
derivati da inizio anno.
Gennaio 2009 - 4.050,20
Febbraio 2009 + 1.037.20
Marzo 2009 + 14.195,18
Allego anche i riepiloghi mensili di
gennaio e marzo con il dettaglio delle singole giornate.
La strategia qui utilizzata si compone di 2 TS sul FIB e 3 TS su ES, massima esposizione possibile 1 FIB e 3 ES, ai valori attuali con un impiego a mercato di massimo 22.000 euro circa, più ovviamente la disponibilità sul conto necessaria per gestire i draw down dei sistemi.
La strategia in questi mesi non è variata di una virgola, quindi credo sia evidente a tutti come i
profitti (sotto la media attesa per altro) siano concentrati in un numero esiguo di giornate e operazioni.
Questo per il semplice fatto che ogni TS se ben costruito performa nelle fasi di mercato congeniali alla sua logica.
Il trader discrezionale per sua natura fatica ad accettare questo tipo di operatività.
Torniamo alla gara. La mia partecipazione è legata proprio alla curiosità di vedere se è possibile unire con profitto l'operatività discrezionale e quella sistematica, ovvero comprendere se i due
approcci possono essere complementari.
Sulla mia persona ho già la risposta che è no. La mia discrezionalità pregiudica le
performance dei miei sistemi.
Ma qui ci troviamo con un conto esiguo e con tempi assolutamente limitati, quindi è chiaro che le condizioni sono totalmente sfavorevoli.
Il ts che io ho deciso di impiegare per altro è solo un pezzo di una strategia più complessa, ma che per motivi di capitale non è replicabile integralmente.
Quindi quello che qui volevo in conclusione sottolineare è che le incomprensioni in buona
parte nascono dal mio punto di vista dalla volontà di applicare strategie diverse fortemente influenzate dal basso capitale disponibile e dal a dir poco ambizioso obbiettivo finale.
E' evidente come tutte le iniziative su quali sistemi usare, quando e come abbiano giocato a sfavore, invece di migliorare la situazione.
Ma su tutto vorrei ricordare che trading reale e trading su carta non sono nemmeno parenti e tra il dire e il fare c'è di mezzo un mare...... di soldi.