Dopo aver pubblicato parte dello scambio di email che io e fEANOR ci siamo scritti, procedo con alcune considerazioni personali, poiché credo e sono certo sia utile didatticamente per voi che leggete comprendere tutte le dinamiche che si sono sviluppate.
Mi assumo, in qualità di caposquadra e coordinatore cmq e ancora una volta tutte le responsabilità finali per le perdite e la performance fatta segnare fin qui sia col discrezionale che con i ts.
Venendo alle considerazioni personali è naturale osservare come con le prime perdite il gruppo si trovi ad affrontare una prima e inevitabile crisi. L'email di fEANOR è molto significativa in merito alle componenti e implicazioni psicologiche che dobbiamo affrontare quando lavoriamo sui mercati, in gruppo come quando siamo soli, quando le dinamiche sono molto simili, ma ovviamente interne a noi stessi.
Ecco che risulta utile analizzarle a fondo per cogliere l'opportunità di miglioramento che offrono.
Dal primo scritto si colgono anche problemi di comunicazione interna al gruppo, dovuti, lo ripeto, solo a mancanza di tempo per i miei impegni di questi giorni e, se posso aggiungere, al fatto che fEANOR ha un altro lavoro che lo impegna full time, come sapete.
Ecco che luca diventa il punto di congiunzione comunicativa, che spesso risulta meno efficiente, non per sua colpa, ma per motivi oggettivi. A questo proposito sottolineo che luca è persona realmente corretta e molto professionale che stimo molto anche dal punto di vista umano, quindi anche qui è colpa mia se ci sono stati problemi.
Ciò che si coglie dallo scritto e dalla nostra esperienza è che i trading system sono tutt'altro che semplici da gestire e anche in questo si celano mille difficoltà.
Non commento i risultati del trading discrezionale che fEANOR presenta e del fatto che a lui non sia stata di fatto data la possibilità di operare discrezionalmente solo perché era nell'iniziale divisione di ruoli e nel fatto che lui e luca sono nel gruppo appunto concentrati sul trading sistematico dove risiede quello che ho ritenuto essere il loro prezioso valore aggiunto.
In questi giorni, anche luca ed io abbiamo fatto dei trade discrezionali sui ns conti personali (io con opzioni, lui con azioni italiane), ma esulavano dalla strategia e progetto di lavoro per cui inutile parlarne. Quello che ho inteso essere il fulcro dell'esperimento legato al campionato era vedere come si potesse unire la mia esperienza discrezionale alla loro nel trading sistematico e su questa strada voglio proseguire con fermezza.
La mia decisione di sospendere momentaneamente il ts sull'sp era nata dal fatto che lo stesso aveva per due giorni di fila performato negativamente, dato che il primo dei due giorni si erano evitate le perdite, come accaduto per i guadagni nel primo giorno di gara,solo per un blocco della piattaforma e per un mio intervento discrezionale.
Inoltre, come descritto nella mia risposta, volevo che lo stesso sistema fosse aggiustato per permettere a quello sul fib di girare fino a chiusura, evitando il problema di farlo andare solo la mattina.
La preferenza per il ts sul fib era appunto legata al fatto che luca lo utilizza da più di un anno con soldi reali e le performance non sono solo su carta. Questo è un problema legato unicamente alla mia scarsa fiducia per i backtesting nel momento in cui si usano soldi reali. I risultati ottenuti su carta sono purtroppo sempre un'altra cosa e molti di voi lo sanno bene.
Un'altra cosa che mi ha molto colpito, ma lo dico senza polemica, è l'atteggiamento rispetto alle opportunità perdute tipicamente presente anche quando si lavora da soli. Quante volte ci siamo trovati umanamente a dire: se avessi fatto così, se avessi fatto cosà....
Chi ha fatto del trading la propria professione sa bene come queste riflessioni siano nemiche del trading profittevole, la dove è importante e fondamentale saper andare oltre le perdite e le occasioni perse, concentrandosi sul futuro lavoro incentrato, come sempre, sul controllo del rischio più che sui guadagni o sulle opportunità perdute.
Infine, una riflessione sul trading e sul lavoro di gruppo che, come avrete letto, è una delle difficoltà che si incontrano quando si fa fronte a esperimenti del genere. Personalmente credo molto nel lavoro di squadra, anche nel trading, anche se ci sono problemi sempre molto grandi da affrontare.
L'anno scorso, come alcuni di voi sanno, ho lavorato per più di sei mesi alla costituzione di un gruppo di tre, entro il quale operare. Anche allora vi furono molte e frequenti incomprensioni e anche allora, in quanto coordinatore dell'attività del gruppo mi trovai a dover fronteggiare simili problemi.
Quell'esperienza finì purtroppo male, con lo scioglimento del gruppo, anche se restano gli insegnamenti che oggi sto tentando di utilizzare e trasferire in questa nuova avventura. Mi pongo anche il dubbio di essere io la causa dei problemi, dato che molto simili sono le cose che mi sono state dette oggi come allora. Cert'è che il trading avendo più di altri lavori a che fare con avidità e paura, soldi ed ego, come tutti sapete, è probabile accentui il sorgere di incomprensioni.
L'insegnamento che trassi allora era che, per fortuna, è un mestiere (uno dei pochi) dove si può anche fare da soli, anche se continuo a credere nella forza di un gruppo e, anche per questo, a fare esperienze come quella del campionato che condivido volentieri con voi da queste pagine, sperando sia utile anche al vostro trading.