La seduta di ieri, ha presentato due facce speculari, con la mattinata dove hanno prevalso i ribassi e il pomeriggio, dall'apertura di Wall Street in avanti, dove hanno prevalso i rialzi.
L'effetto netto della giornata è stato alla fine positivo, anche se giova notare come gli indici azionari non siano riusciti a superare i massimi raggiunti in occasione dell'annuncio del taglio dei tassi di interesse da parte della Fed di mercoledì scorso.
In particolare, Dax ed Eurostoxx 50 non sono arrivati neanche a testare tali massimi, mentre S&P 500, Nasdaq 100 e Russell 2000 li hanno testati (nel caso del Nasdaq anche superati per qualche momento) per poi trovarsi di fronte alla medesima reazione dei venditori sperimentata mercoledì su tali livelli, che hanno riportato in basso il mercato, confermando tale zona come area di rigetto.
Il compito per la giornata di oggi è ovviamente quello di vedere se e come i mercati riusciranno a proseguire la positività mostrata ieri superando quello che è a questo punto il naturale livello chiave, quello dei massimi di mercoledì scorso raggiunti dopo l'annuncio della Fed.
Per quanto concerne Dax ed Eurostoxx 50 un'ulteriore conferma verrebbe dal superamento dei massimi di venerdì 25 gennaio al di sopra del quale si avrebbe l'inversione al rialzo del trend orario (visibile anche dal grafico a 120 minuti, che spesso utilizzo per eliminare il rumore talvolta presente su quello a 60 minuti).
E' necessario, infine, tenere presente, come sempre, l'azione del Bund che ieri messo a segno una giornata al rialzo, con la positività che ha dominato la prima parte della seduta a seguito del gap rialzista d'apertura che non è stato colmato. Alla positività della mattinata non è seguita la negatività del pomeriggio, poiché il Bund si è messo in laterale mostrando un'accettazione dei livelli più elevati raggiunti nella sezione antimeridiana.
Si tratterà quindi di tenere uno anche su questo importante strumento per capire i motivi della mancata conferma da parte dello stesso della positività degli indici azionari osservata nel pomeriggio. In particolare, in casi come questo, che definirei di divergenza, il problema è capire chi condiziona chi ossia se saranno gli indici azionari a influenzare maggiormente il comportamento del Bund o viceversa, dato che, come sappiamo, non esiste una direzionalità nell'interdipendenza tra questi strumenti.