Vi ripropongo qui il testo dell'intervista:
Intervista a Stefano Bargiacchi
Guadagnare con il trading non rischiando più del 10%…
Stefano Bargiacchi, trader di futures sugli indici, è una "vecchia conoscenza" di ITF, per conoscerlo meglio potete leggere qui una sua lunga e interessante intervista. Oggi cerchiamo di conoscere meglio il suo pensiero.
Domanda: Stefano, per prima cosa vorrei un tuo punto di vista generale sui mercati. Momenti di incertezza (o peggio) come questi attuali sono quelli nei quali i risparmiatori si interrogano sul "modo giusto" di valutarli e utilizzarli. Ci dici, a ruota libera, qual è il tuo pensiero al riguardo?
R.: Credo sia il momento giusto per investire in conoscenza, consiglio quindi a tutti di far "cantare" i propri simulatori e approfittare dell'enorme patrimonio in termini di conoscenza che i mercati ogni giorno ci propongono e ci hanno proposto da agosto a oggi. È proprio grazie a queste caratteristiche che tutti hanno la possibilità di imparare moltissimo dai mercati. Quindi il consiglio è quello di studiare studiare e studiare.
D.: lo S&PMIB ha perso circa 4.000 punti. Tu operi intraday, e quindi teoricamente ampi movimenti da una parte o dall'altra possono essere per te un fatto positivo. Ma per il risparmiatore che per definizione è "lungo" le cose vanno diversamente...
Cosa consiglieresti a chi normalmente il mercato "lo subisce", quali sono i rimedi e i correttivi pratici e psicologici per momenti di mercato come questi?
R.: Ritengo che tutti abbiano il dovere di restringere il proprio time frame proprio a causa dell'incertezza che domina i mercati. Per far questo, e mi ricollego alla risposta alla domanda precedente, è necessario a fare l'investimento più importante di tutti: quello in conoscenza.
D.: i tuoi strumenti operativi, prezzi e volumi che tu usi nel brevissimo termine, che tipo di segnali anticipatori possono dare rispetto a situazioni di mercato come questa?
R.: I miei strumenti operativi non utilizzano segnali anticipatori. Amo dire che non faccio alcuna previsione, ed è vero, così come è vero che non è necessario saper scrutare nel futuro per investire in maniera profittevole, in qualsiasi condizione di mercato. La regola è che non si fanno mai previsioni che vadano oltre i prossimi 5 min. questo non l' ho detto io, ma l' ho mutuato dalla mia mentore, che come ricorderai è Linda Raschke, e non posso che darle ragione.
D.: al di là delle tecniche e degli orizzonti temporali del tutto differenti, cosa può "insegnare" un trader di successo come te a un risparmiatore, magari informato ma giocoforza meno "dentro al mercato"?
R.: Investire in strumenti esenti da rischio: titoli di Stato e pronti contro termine.
D.: se il Bargiacchi trader è bravo e guadagna, il Bargiacchi risparmiatore dovrà decidere come investire quei guadagni. Ci dici in cosa investi, con quali logiche, cautele, obiettivi e atteggiamento?
R.: Come sopra: il 90% di quello che possiedo è letteralmente blindato e al riparo dai rischi del mercato negli strumenti di cui sopra. Per fare trading utilizzo solo il 10% di quello che ho, forse anche meno, utilizzando gli strumenti più speculativi e facendo ricorso alla leva che ad esempio i future permettono di utilizzare. La regola è comunque che qualsiasi cosa succeda, come ad esempio il lunedì nero a cui abbiamo assistito in gennaio o simili "eventi e altamente improbabili" che i mercati possono subire in qualsiasi momento (i cosiddetti black swan) non si rischi MAI più di quel famoso 10% di ciò che si possiede.
D.: il trader intraday per la sua attività ha la fortuna di usare dei numeri come fonti informative. Anche i numeri sono interpretabili, ma entro certi limiti...
Il risparmiatore, l'investitore non professionale, invece si trova bombardato da centinaia di notizie difficilmente interpretabili.
Dimenticando di essere un trader, ci dici cosa pensi dell'informazione finanziaria e soprattutto di come un risparmiatore dovrebbe utilizzarla?
R.: Penso sia il dovere di ciascun risparmiatore di accrescere la propria cultura finanziaria, ad esempio accedendo a manifestazioni come l'ITF, per poter arrivare a utilizzare in maniera consapevole la marea di informazioni finanziarie che ogni giorno, come dici giustamente, ci bombardano. Di nuovo, l'investimento principale che consiglio di fare in questo momento è quello in conoscenza.
D.: è il 22 gennaio e i mercati stanno scendendo a precipizio. Tu sei Bernanke. Tagli i tassi o no? E perché?...
Più in generale, la politica monetaria può evitare le crisi finanziarie se queste non sono passeggere? Ma soprattutto, è giusto che le eviti e sarebbe meglio che i mercati, come ogni organismo sano, si auto regolassero anche con eventi di riequilibrio apparentemente "drammatici"?
R.: Non sono molto d'accordo con la politica adottata dalla FED di sistematico soccorso al sistema finanziario, anche se bisogna ricordare che tra le ragioni degli interventi sui tassi non c'è solo quella del sostegno dei mercati finanziari. Stiamo pagando gli errori di una politica monetaria iper espansiva adottata sistematicamente dal suo predecessore, Alan Greenspan, solo che con i recenti tagli e ripetuti interventi Bernanke ha dimostrato di essere un Greenspan al quadrato, non sappiamo quindi quali saranno le conseguenze di tali sistematici interventi e soprattutto non è dato conoscere quando e come ne pagheremo le conseguenze (anche se purtroppo è molto probabile che questo avvenga).
Come avrai visto, la BCE è molto più cauta in tal senso, anche se nel suo mandato è facilitata dal proprio statuto che vede come primo e unico fine la lotta all'inflazione, mentre in quello della FED ci sono lotta all'inflazione e sostegno dell'economia, motivo quest'ultimo per il quale sono stati tagliati i tassi recentemente, date le prospettive di recessione che si sono viste negli Stati Uniti.
Fonte: Italian Trading Forum -
Intervista a Stefano Bargiacchi - Guadagnare con il trading non rischiando più del 10%…