Dopo le discese in cui abbiamo assistito nella giornata di martedì, la seduta di ieri si può classificare come ritracciamento rispetto agli stessi ribassi e consolidamento rispetto all'espansione di range, secondo il principio dell'alternanza.
Se andiamo ad analizzare la sequenza con cui si è svolta la seduta possiamo osservarne le distinte fasi. Il recupero iniziale, durato per tutta la mattina, con il trend intraday che sugli indici azionari europei è stato senza dubbio rialzista e, come commentavamo insieme nell'appuntamento video delle ore 15, si era osservata una positività quasi eccessiva.
Tale positività è durata fino a tutta la mattinata di Wall Street, al termine della quale chiude piazza affari, poiché nel pomeriggio americano c'è stato un ritorno di negatività che ha annullato quella che fino a quel momento potevamo classificare come eccesso di positività. Dando in questo modo alla giornata dei caratteri più propri per una seduta di ritracciamento.
Parallelamente anche il Bund aveva mostrato una negatività che potremmo definire quasi eccessiva rispetto ai rialzi del giorno precedente, confermando l'anomalia, se così si sì così si può chiamare, osservata sui mercati azionari.
Resta così disegnata sui nostri grafici giornalieri una barra a range limitato che indica e sottolinea la necessità di ricerca di un equilibrio che segue, appunto, le discese di martedì. Il compito per oggi è quello di comprendere meglio i motivi di quella positività che ha tenuto banco per quasi tutta la giornata di ieri, eccezione fatta per le discese osservate nel pomeriggio americano.
In sintesi, si tratterà di continuare a tener d'occhio i minimi che rappresentano gli obiettivi naturali sui grafici giornalieri della ripresa dei ribassi iniziata martedì, per osservare se e come i mercati arriveranno a testarli, cercando di trarre tutte le informazioni possibili dal comportamento dei prezzi se e quando arriveranno a testare tali aree e ricordando che anche un mancato test rappresenta una fonte preziosissima di informazioni.