09 dicembre, 2008

Profste: Trading e Formazione, l'eterno dilemma

Rispondo pubblicamente ad un altro email, ricevuto in queste ultime settimane e, in particolare, dopo l'incontro sul Market Profile tenuto a Rimini lo scorso 24 Novembre.

L'email che riporto in parte, solleva alcuni punti importanti di quello che nel titolo del post ho volutamente sottolienato essere l'eterno dilemma che domina il mio percorso professionale: quello fra trading e formazione, anche se da tempo ho risolto lo stesso cercando di portare avanti entrambe le cose, che si sposano bene con la strategia di chiamiamolo Money Management globale che consiglio a tutti, ossia quella che vede la necessità di abbinare i flussi di reddito esenti il più possibile da rischio e il più possibile costanti, a quelli derivanti dal trading: incerti e variabili per definizione.
Da sempre, non nascondo che l'attività di formatore è per me un modo per abbinare un reddito minimo più o meno fisso a quello proveniente dal trading. Nel titolo del post parlo del'eterno dilemma, poiché più volte, ho avuto la tentazione di dedicarmi unicamente al trading, specialmente in questo ultimo anno dove i relativi progressi che ho sperimentato e la collaborazione con l'Hedge Fund hanno rappresentato una forte tentazione in tal senso.
Due motivi mi hanno spinto a non lasciare l'attività di formatore, il primo l'errore che già commisi e non voglio ripetere di lasciare il lavoro per il trading, cadendo io per primo nel tranello e nell'illusione che si possa dipendere economicamente solo dai profitti provenienti dal mercato anche se non è così per nessuno al mondo: lo ripeto e non mi stancherò mai di farlo, anche e proprio chi ha successo nel trading investe gran parte dei proventi in attività esenti da richio e relativamente sicure, proprio perché in fondo il trading è soprattutto gestione del rischio e sarebbe assurdo, folle e ridicolo lasciare tutti i propri averi sui mercati e non accantonarne la gran parte in attività che possano dare redditi fissi e il più possibile sicuri. Questo è un elemento fondamentale, essenziale, che permette di andare sui mercati con la necessaria tranquillità derivante proprio dal fatto che si hanno le spalle coperte e che ciò che si perde eventualmente non intacca la propria sicurezza e tranquillità economico finanziaria e, soprattutto, quella della propria famiglia, che non può e non deve dipendere dall'aleatorietà dei profitti derivanti dal trading.

Vengo all'email che mi da l'occasione di spiegare l'altro motivo per il quale sono fermamente convinto nella scelta di proseguire la mia attività di formazione, che appunto non ho mai messo in discussione, anche a fronte delle tentazioni di cui sopra:
Premetto che seguo sempre i tuo videolive quindi conoscevo parte dei concetti che hai esposto però mi sono reso conto che non li avevo capiti pienamente o meglio .. diciamo che dal vivo è tutta un'altra cosa, questo per merito tuo. Sei una persona estremamente comunicativa e questo fa si che riesci a trasmettere molto .. .. insomma ti invito a non smettere di dedicare parte del tuo tempo alla formazione.
La parte più tecnica del tuo intervento è stata molto interessante, ma ho trovato ancora più utile e direi illuminante ascoltare la tua esperienza da universitario a trader privato e poi a trader che sta dall'altro lato della barricata.

Ecco, il secondo motivo, tanto importante quanto la sicurezza dei miei redditi fissi da abbinare a quelli variabili, siete voi.
Vi sembrerà strano e forse retorico, ma io sento realmente una responsabilità verso ognuno di voi che avete scelto di seguire ciò che dico da questo spazio e nei numerosi incontri che mi permettono di parlare con voi di persona e di instaurare un rapporto, spesso di amicizia, con molti di voi.
Dico sempre che, avendo io per primo commesso l'errore di lasciare il lavoro per il trading, con l'attività di formazione se fossi riuscito a salvare uno solo di voi da questo errore madornale, mi riterrei soddisfatto e consapevole di aver raggiunto il mio principale scopo. Quello di portarvi ad un trading consapevole, ad affrontare i mercati con il giusto spirito e la giusta preparazione, attrezzati con ciò che serve per seguire il percorso nel trading professionale (che non significa necessariamente trading full time) nel modo più efficiente ed efficace.
Il rapporto con voi costruito in questi anni insieme, gli scritti come quello sopra, dove in molti mi chiedono di non abbandonare il mio impegno come formatore e la soddisfazione, soprattutto sul piano umano e personale, che traggo da questa attività, mi portano a rassicurare il lettore che mi ha scritto e tutti voi, perché, lo ripeto, anche se tra mille difficoltà, soprattutto a livello di tempo, è mia ferma intenzione proseguire il mio impegno nella formazione, che ultimamente sta anche portando a risultati in campi come quello della beneficenza che da sempre è uno dei miei obiettivi legati al percorso nel trading e che, anche qui, sta iniziando a mostrare i primi risultati. Per fortuna questi primi risultati, anche se modesti rispetto ai bisogni, giungono proprio in questo periodo dove la crisi finanziaria ed economica globale, sta portando i propri effetti anche in tutte quelle associazioni che vivono di donazioni, poiché sono molti i tagli che le stesse subiranno portati dalle diminuite possibilità di chi ha subito perdite e dalle conseguenze della crisi, che, ad esempio, diminuiranno con i redditi anche l'8 per mille delle prossime dichiarazioni.

Insomma, i motivi per proseguire sono molteplici e, come ripeto, i propositi per l'anno nuovo sono proprio quelli di proseguire il mio impegno nel campo della formazione con maggiore costanza rispetto a quanto fatto nelgi ultimi mesi e sono talmente ben intenzionato a farlo che, appunto, non aspetto neanche la fine d'anno, bensì inizio subito e fin d'ora mi dedico a riprendere questo mio impegno, anche con la conclusione del libro che ormai posso confermarvi arriverà presto nelle vostre mani.

Grazie ancora una volta a tutti e ad ognuno di voi per il sostegno che mostrate e gli apprezzamenti per il mio lavoro.