09 dicembre, 2008

Osservazione e Analisi indici sottostanti e future

In queste giornate prenatalizie sto cercando, come promesso, anche se lentamente, di rispondere ai numerosi email accumulati in questi mesi di relativa assenza dal sito per i quali, ancora una volta, mi scuso con tutti. Uno dei buoni propositi già anunciati per l'anno nuovo, è quello di dedicarmi con più costanza al rapporto con voi tramite queste pagine e gli email.

Rispondo pubblicamente, come ho fatto spesso e continuerò a fare, ad un email inviatomi da un lettore poiché solleva una tematica importante, che vorrei portare, o meglio, riportare all'attenzione di tutti. Ecco una parte dello scritto:
Ho appena ascoltato la tua analisi settimanale su videolive, e mi è venuta in mente una domanda e un'osservazione da fare.

Ti premetto che sto utilizzando una versione in prova di VT5 quindi non ho i grafici in real time del CME e dell'Eurex, in mancanza dei future ho riconsiderato la tua analisi guardando i grafici degli indici, a questo punto però ho notato delle differenze, in particolare per il dax, ma anche per il cac40, per non parlare del nostro S&PMib, la rottura della lunga candela di lunedì 1.12.08 è già avvenuta al ribasso.

La mia domanda è: quando si parla di livelli come può essere interpretato il fatto che ci siano lievi ma talvolta significative differenze tra i grafici dei futures e quelli degli indici sottostanti?
Ha un qualche senso fare un confronto del genere?

Ho spesso sottolineato l'importanza dell'osservazione dei future anziché degli indici sottostanti, soprattutto nel breve periodo, per una serie di ragioni che riprendo volentieri, grazie alla domanda posta.
Innanzitutto, un vantaggio sta nel fatto che gli orari di contrattazione dei future sono estesi, rispetto a quelli degli indici sottostanti, in questo modo i grafici dei future riescono a ricomprendere un maggior numero di informazioni rispetto a quelli, necessariamente limitati degli indici sottostanti. Da qui derivano parte delle discrepanze tra gli stessi, che sono altrimenti da ascrivere al discorso del premio o sconto legato anche ai tassi di interesse impliciti nella quotazione dei future, questo è però un discorso tecnico legato al funzionamento degli stessi del quale potrete trovare un approfondimento qui.

Ciò che può noi interessare al fine delle analisi e del trading risiede principalmente nel fatto che, appunto, gli orari di contrattazione dei future sono tendenzialmente molto più estesi di quelli dei sottostanti. Ad esempio, i future CME Globex, come l'S&P 500 e il Nasdaq 100, sono scambiati virtualmente 24 ore, con alcune pause tecniche (leggi qui orari e specifiche del CME). Ecco quindi che all'interno di ciascuna barra giornaliera si ricomprendono gli effetti di tutta la giornata finanziaria globale, dai mercati asiatici, a quelli europei, fino a quelli statunitensi sui quali questi future sono basati. Questo non può ovviamente comparire nelle barre giornaliere degli indici sottostanti.
Anche per quanto riguarda Eurostoxx 50 e Dax, quotati sul mercato Eurex, gli orari di contrattazione degli stessi vanno dalle 8 alle 22 e, pur non essendo trattati per 24 ore, sono quindi molto più estesi di quelli delle borse europeee che vanno dalle 9 circa alle 17:30 18 circa.

Dicevo sopra, che i grafici dei future sono, a mio avviso, molto importanti nel breve periodo che non nel lungo, dove ci si può invece riferire ai grafici degli indici sottostanti. Ad esempio, per i timeframe settimanali, mensili e oltre è certamente utile tenere presenti i livelli indicati dagli indici sottostanti, oltre che i grafici continuous legati ai future e composti dall'unione di quelli dei diversi contratti che via via scadono (qui e qui trovate una spiegazione dei concetti alla base dei grafici continuous rispetto a quelli dei singoli contratti).

Riassumendo: anche se non si fa trading sui future (cosa che implica una serie di rischi notevoli e da comprendere pienamente prima di affrontare questi mercati estremamente competitivi, soprattutto sul meccanismo della leva) è utile, praticamente indispensabile, seguire gli stessi. In particolare, consiglio di seguire sempre i future su:
Eurostoxx 50
Dax
S&P 500
Nasdaq 100
Bund (che ha un andamento spesso inverso rispetto a quelli dei mercati azionari e che utilizziamo per osservare divergenze o conferme dei comportamenti degli azionari).

Ciò al fine di avere un visione di insieme che sia il più possibile completa e globale di quanto accade sui mecrati finanziari. Anche chi segue il mercato italiano e l'azionario italia, ritengo debba seguire e analizzare sempre PRIMA i futures elencati sopra e POI quello sul nostro indice S&P MIB (che ha orari ancor più limitati essendo scambiato solo dalle 9 alle 17:40) per arrivare INFINE ai grafici e alle analisi sui singoli titoli azionari.