buongiorno a tutti.
eccoci anche oggi puntuali con le analisi operative.
il panorama è genericamente rialzista, ma come sempre, dobbiamo tenere presente ogni possibilità e non farci accecare dai titoloni dei giornali finanziari o dai servizi delle televisioni finanziarie. è proporio in momenti come questo dove diventa difficile mantenere l'oggettività di giudizio, che è il nostro compito principale per non diventare delle vittime in borsa. quindi apparentemente ieri l'europa ho chiuso positivamente e gli stati uniti pure, con una lieve flessione del nasdaq, ma andiamo a leggere tra le righe.
nella giornata di ieri, infatti, ci sono alcuni segnali da non sottovalutare. il primo è l'indice austriaco, che assolutamente fuori dal coro si è concluso in ribasso dello 0.3%. spesso è da queste piazze meno famose che vengono segnali importanti ed è mio dovere segnalarveli, proprio perché so che non tutti hanno tempo di seguire anche l'indice austriaco ATX.
l'altro segnale diciamo in controtendenza viene dal nasdaq composite che ha chiuso in lieve ribasso, dello 0.13%, ribasso che è controbilanciato dal nasdaq 100, che invece ha chiuso in rialzo dello 0.18% e che tuttavia resta un segnale importante da non trascurare. tra l'altro il nasdaq composite è un indice che spesso viene nascosto alle masse, ma che è rappresentativo di circa 3153 società, laddove il nasdaq 100, che è quello che viene citato comunemente come nasdaq rappresenta solo 100 aziende (è fondamentale quindi il composite per vedere, come si dice, se la truppa segue i generali). altro indice che negli states chiude lievemente in negativo è lo XAX, ossia l'american exchange (una piazza azionaria minore), che fa registrare una chiusura a -0.4%. ancora, lo stesso dow jones al momento della chiusura qui a milano viaggiava su un rialzo superiore all'1%, mentre ha finito per chiudere a soli +0.32%. infine il nikkei, che sembrava mettere a segno l'ottava seduta consecutiva di rialzi e invece verso la fine delle contrattazioni ha mostrato una certa debolezza riducendo il rialzo mostrato fino a quel momento e portandolo a chiudere in negativo con un bello scivolone nel finale.
i futures usa sono al momento intorno alla parità e purtroppo non forniscono segnali adeguati.
insomma, a voler leggere tra le righe c'è abbastanza materiale per segnalarci che il quadro rialzista è certamente presente, ma la cornice potrebbe essere più decisa.
a noi tutto questo non deve comunque preoccupare, si tratta solo di prestare attenzione ai mercati che come sempre ci parlano e non ai roboanti titoli dei gionali o ale notizie concitate date dagli esperti dei network televisivi finanziari.
tornando alla situazione, riassumiamo come sempre quella attuale, che è:
Trend Daily indice S&P MIB:
primario: rialzo
secondario: in via di definizione al rialzo
la differenza tra futures e indice SP MIB è attualmente di circa 600 punti in più per l'indice.
vi dico subito che per la definizione del trend secondario al rialzo (mancherà poi comunque ancora la conferma) è necessaria, a mio avviso, una chiusura al di sopra del livello massimo di ieri a 37680, ma questo potremo vederlo solo stasera. da rilevare anche che chi guradasse il grafico dell'indice SP MIB, invece del future, qui la chiusura avrebbe permesso di definire il trend secondario come rialzista, tuttavia il future che chiude 10 minuti dopo il mercato azionario, ha portato il mercato a chiudere appena sotto, con un mini ribasso finale, che probabilmente preludeva a quello che è stato il seguito della seduta negli usa, aperta con un roboante rialzo, che si è man mano ridotto.
per adesso, come ogni giorno è fondamentale definire la morning pivot area (cos'è?) che servirà ad orientarci in fase di apertura e anche durante il giorno, se ci dovessero essere capovolgimenti di fronte o incertezza.
per oggi ho calcolato che la morning pivot area si può collocare tra i livelli 37625 e 37650.
l'obiettivo primo in caso di rialzo è appunto il deciso superamento dei 37680, ogni titubanza in merito, così come un permanere all'interno della morning pivot area sarebbe da interpretare come un segno di incertezza tendente al prevalere della negatività.
al ribasso invece un primo ostacolo sarebbe a 34560, seguito dal minimo di ieri a 37415. al di sotto di questo livello si aprirebbe la strada all'attacco dell'ormai noto 37375 (corrispondente circa ai 38000 dell'indice S&P MIB, per i circa 600 punti di differenza col future qui analizzato) al di sotto del quale il ribasso acquisterebbe di certo consistenza, portando al fallimento il tentativo di definizione del trend secondario al rialzo di ieri.
è comunque ancora presto per dirlo, teniamoci ancora una volta pronti a qualsiasi sviluppo, ponendoci di fronte al mercato in modo assolutamente imparziale, per poter leggere al meglio qualsiasi segnale. io sarò, come al solito, pronto a segnalarvi ogni variazione e nuovo livello da monitorare.
a più tardi!