25 settembre, 2008

Crisi dei Mercati e Operatività (segue)

Il mio intervento di ieri in merito alla corrente crisi dei mercati ha ricevuto una serie di approvazioni da parte vostra delle quali, come sempre, vi ringrazio, poiché mi aiutano a comprendere se il lavoro di divulgazione e analisi dei mercati che svolgo è in sintonia con e vostre esigenze.

Tra le diverse attestazioni di stima vi riporto questa, inviatami da G.C., che mi ha molto colpito e vlevo condividere con voi:
Ciao Stefano,
mi è piaciuto molto il tuo intervento riguardo la crisi corrente.
Perchè, anche se come dici alcune affermazioni sono ovvie, troppo spesso sono/siamo
in molti a non avere l'opportunità di confrontare le idee con altri pertanto ascoltare l'opinione
di una persona che reputo sufficientemente esperta e matura (e in questo momento anche
avvantaggiata) per avere una buona visione d'insieme è importante.

A questo proposito volevo preannunciarvi che i miei interventi al prossimo TOL Expo, in programma a Milano per fine ottobre, saranno incentrati proprio su questi argomenti.
In particolare, quello che terrò per Traderlink avrà il seguente titolo e tema:
Pattern a basso rischio ed elevato rendimento per operare sui mercati
imprevedibilli.

In questo intervento, il trader professionista Stefano Bargiacchi,
presenterà alcuni dei pattern più profittevoli, tratti dal suo metodo
di trading, da utilizzare sui mercati caratterizzati dalla crisi
finanziaria innescatasi nell'estate 2007. In queste giornate di
mercato molto particolari, si susseguono, infatti, trend days in
entrambe le direzioni, in modo spesso asslutamente imprevedibile, che
potranno così essere tradati agevolmente una volta individuati tramite
le tecniche del Market Profile. Grazie alle tecniche presentate, sarà
possibile gestire al meglio l'operatività nell' ambiente di trading
altamente rischioso, ma anche ricco di opportunità, che caratterizza i
mercati in questi mesi così convulsi.

Nell'ambito dello stesso cercherò di vedere insieme a voi come sia possibile operare secondo le linee guida tracciate nel post di ieri, ossia riducendo timeframe e size, per limitare al massimo il rischio e parallelamente cercare di massimizzare il rendimento riducendo al minimo il tempo di permanenza a mercato (sempre in rapporto alla propria operatività).
Sottolineo ancora una volta come i continui e ripetuti interventi da parte delle autorità di controllo (e.g. SEC) e di politica monetaria (FED e BCE) portano alla ridefinizione di TUTTE le regole, metodi e trategie di trading, poiché portano con loro un impatto enorme sull'andamento dei mercati e dei prezzi. Anche tutti i backtesting e trading system in questi giorni devono, a mio avviso, essere utilizzati con la massma cautela, poiché sono per definizione fondati su dati storici che partivano da condizioni di fondo molto diverse: il libero mercato, con interventi limitati da parte dei regolatori, la dove oggi la situazione è per molti versi opposta.
La fortuna del metodo di trading che propongo, basato sulla lettura dei mercati al tempo presente, sta proprio nel fatto che prescinde da qualsiasi comportamento degli stessi su base storica, cercando di basarsi prevalentemente sulle condizioni attuali.

E' anche grazie a questi principi che anche questo mese di settembre sta portando l'hedge fund con il quale collaboro a chiudere con una performance positiva, riuscendo a collocarsi nella classifica dei migliori hedge fund in termini di performance in un periodo dove la maggior parte degli stessi mostra perdite spesso catastrofiche. E' particolarmente utile a tal fine l'abbinamento di una strategia di brevissimo periodo con la chiusura di quasi tutte le posizioni entro sera e l'abbandono di quasi tutti i metodi di trading automatizzati, dei quali fino all'anno scorso si faceva larghissimo uso, proprio per le ragioni sopra esposte.

La speranza è che tramite queste pagine e nei nostri incontri personali e di gruppo, io riesca a condividere con voi la mia esperienza sui mercati e a fornirvi una visione il più possibile vicina a quella dei professionisti del trading e dei mercati, che mai come in questi mesi sono sottoposti ad una vera e propria selezione naturale. Da questo punto di vista mi sento molto realizzato, poiché sono entrato in questa industria (nel giugno scorso) proprio in un momento in cui la stessa sta vivendo una crisi senza precedenti (che vede il proprio epicentro proprio a Londra dove, come quello per il quale collaboro, hanno sede la maggior parte degli Hedge Fund mondiali) e ciò nonostante (o forse proprio per questo) sia riuscito a ritagliarmi uno spazio di tutto rispetto nell'ambito della stessa.