02 ottobre, 2008

Mettere al sicuro i propri soldi, dove?

Il periodo che stiamo vivendo è certamente drammatico sotto molti aspetti e mai come in questi giorni ho ricevuto email e contatti personali, anche da parenti e amici, che mi chiedevano un consiglio non tanto o non solo operativo, ma di come e dove mettere i propri risparmi per essere al sicuro dalla tempesta finanziaria che sta travolgendo anche l'Europa e l'Italia, con i primi problemi a livello di banche che iniziano ad emergere, anche se il problema ha radici lontane che, come sapete, abbiamo iniziato a segnalare in tutta la sua gravità parlandone più di un anno fa da queste pagine.
Nulla di nuovo quindi per chi cercha di avere, da sempre, una visione dei mercati che sia il più possibile oggettiva e scevra da influenze quotidianamente.

Per quanto concerne i consilgi operativi, ho già espresso il mio parere qui e qui, ma le domande più ricorrenti in questi giorni riguardano le proprie disponibilità, date le ricorrenti voci di crisi delle banche anche in Europa.

Cito, a solo titolo di esempio, stralci di un email che mi ha inviato F. Q., una delle persone che seguo nel percorso verso il trading e con le quali intrattengo periodici scambi di pareri per iscritto, che si affiancano agli incontri di persona:
...se ricordi avevamo parlato di "capitale blindato" ma con questa situazione delle banche non capisco se possa essere tanto al sicuro. Qual'e' il porto piu' sicuro dove parcheggiare?
Tu che sei piu' inserito nell'ambiente facci sapere, mi raccomando.

Certamente il momento non è facile e come tutti, io per primo ho l'esigenza, sia personale, che per i fondi dell'Hedge Fund con il quale collaboro, di mettere al sicuri le disponibilità finanziarie.

Iniziamo col dire che, a mio avviso, la situazione italiana non è ancora tale da generare paure o timori di sorta, anche se è bene utilizzare la massima cautela. Io stesso ho ancora le mie disponibilità liquide in banca e in particolare, proprio presso Banca Intesa e Unicredit, e non sento la necessità di prelevare i soldi e metterli sotto il materasso. Piuttosto, il consiglio che posso dare è quello di fare quello che stiamo facendo con il patrimonio gestito dell'Hedge Fund con il quale collaboro, che è, al momento, quasi interamente in titoli di Stato e in particolare in CCT, lasciando liquida una parte minima degli asset, necessaria a poter operare in leva intraday, senza tenere quasi mai le posizioni aperte in overnight.
Credo che effettivamente la cosa migliore da fare al momento sia quella parcheggiare in titoli di Stato la maggior parte delle disponibilità delle quali non abbiamo bisogno a breve, lasciando liquida una parte dei propri averi minima e necessaria a fronteggiare eventuali imprevisti, che rientri nell'ampio limite dei 103.000 € garantiti dallo Stato sui depositi bancari (vedi sotto).
I titoli di Stato offrono garanzie decisamente superiori, poiché qualsiasi sia la banca presso la quale avete il deposito dei titoli, gli stessi sono solo depositati presso la stessa che è custode dei titoli e nulla di più e quindi non voi non siete creditori della banca, ma dello Stato emittente dei titoli che avrete eventualmente in portafoglio.

Credo quindi che non ci sia alcun bisogno di cadere in preda al panico e che la situazione italiana ed europea degli istituti di credito sia meno grave di quanto sia percepibile attraverso le notizie che arrivano soprattutto da oltreoceano, questo per le diverse caratteristiche dei sistemi bancario e finanziario dei due continenti.

E' utile, infine, ricordare che i depositi presso le banche (conti correnti e conti deposito) sono garantiti dallo Stato fino a 103.000 €.
Per quanto riguarda i Pronti Contro Termine (PCT), che io stesso ho utilizzato e utilizzo molto per parcheggiare la liquidità, c'è un interessante approfondimento da leggere sul blog Intermarket and More, da sempre tra i link segnalati su queste pagine.