16 marzo, 2008

Una settimana storica, anzi due...


Il seguente articolo ha inaugurato la nuova rubrica "Punti di Vista del Mercato" disponibile sul sito di Traderlink qui:
Come ho avuto modo di notare, la settimana che ci siamo appena lasciati alle spalle è stata certamente densa di avvenimenti che non esito a definire storici e la sequenza di eventi che si sono susseguiti ha certamente quei caratteri epocali che ci portano ad assistere alla storia in diretta, che si svolge ogni giorno davanti a noi sui mercati finanziari.

Martedì 11 Febbraio: La Federal Reserve annuncia il piano d'emergenza deonminato TSLF (Term Securities Lending Facilities), che dalle parole della stessa Fed:
Under this new Term Securities Lending Facility (TSLF), the Federal Reserve will lend up to $200 billion of Treasury securities to primary dealers secured for a term of 28 days (rather than overnight, as in the existing program) by a pledge of other securities, including federal agency debt, federal agency residential-mortgage-backed securities (MBS), and non-agency AAA/Aaa-rated private-label residential MBS. The TSLF is intended to promote liquidity in the financing markets for Treasury and other collateral and thus to foster the functioning of financial markets more generally.

Si tratta di un mega intervento dove la Fed accetterà i famosi MBS (mortgage-backed securities) in cambio di buoni del tesoro americani decennali. In pratica, quegli strumenti svalutati per gli effetti della crisi dei mutui subprime, che sono stati alla base della stessa e che giacevano nei bilanci di molte istituzioni finanziarie saranno accettati dalla Fed in cambio degli strumenti considerati a rischio zero, come appunti i titoli del debito pubblico statunitense.

Giovedì 13 Marzo: Carlyle Capital crolla sotto il peso delle margin calls iniziate la settimana prima, alle quali il Carlyle Group (azionista di controllo del fondo Carlyle Capital) non aveva fatto fronte, chiedendo un rinvio delle stesse. Queste richieste sono state ignorate da molti dei broker di Carlyle Capital che hanno iniziato a liquidare le posizioni della stessa a partire da mercoledì portando al collasso del fondo che nella giornata di giovedì ha registrato un -0.87% alla borsa di Amsterdam presso la quale era stato quotato il luglio scorso con un IPO da 300 milioni di dollari. Il titolo è stato praticamente azzerato portando la propria quotazione a pochi centesimi dai circa 20€ di valore che aveva quest'estate.

Si pensa che parte delle ragioni dietro l'intervento delle Fed di martedì fossero legate al caso Carlyle Capital, poiché l'intervento ha fornito alle banche una controparte per liquidare la massa di MBS (nelle quali la stessa Carlyle Capital aveva investito masicciamente) che le banche si sono ritrovate a dover liquidare a fronte della mancata risposta alle margin call da parte di Carlyle Group.

Anche se il TSLF probabilmente ha avuto un effetto imprevisto arrivando a causare l'innesco della crisi di Carlyle Capital, poiché ha fornito ai creditori gli incentivi per impossessarsi dei depositi di garanzia di Carlyle, costituiti principalmente da MBS, al fine di presentarlo alla Fed e ricevere in cambio i preziosi buoni del Tesoro esenti da rischio una cosa che la stessa Carlyle Capital non poteva fare poiché gli stessi erano in deposito presso i creditori.

Venerdì 14 Marzo: Bear Stearns collassa sotto il peso di una crisi di liquidità. Si tratta di una delle maggiori istituzioni finanziarie statunitensi e attraverso Bear Sterns passano un numero elevatissimo di trade, essendo uno dei maggiori broker che fa da clearing house a numerosi investitori istituzionali ed hedge fund. Il solo pensiero di un fallimento di Bear Sterns paralizzando i fondi di tutti i suoi clienti, che rientrerebbero nella procedura fallimentare, causerebbe un collasso dei mercati finanziari globali. Immaginate cosa accadrebbe se il vostro broker fallisse: i fondi da voi depositati presso di lui sarebbero istantaneamente bloccati e voi potreste rientrare in possesso di parte degli stessi solo alla fine del procedimento concorsuale di ripartizione (per questo dico sempre che è importante affidarsi a un broker con le spalle larghe, meglio se inserito in un gruppo bancario di interesse nazionale proprio per il fatto che, come con Bear Sterns non ci si può permettere di farlo fallire). La notizia della crisi di liquidità di Bear Sterns ha portato ad una riunione di emergenza dei vertici della Fed di New York, cui ha partecipato anche Bernanke e all'alba di venerdì si è arrivati alla decisione di portare JP Morgan a fornire illimitati quantitativi di liquidità a Bear, con la garanzia che la stessa Fed farà da garante a JP Morgan.

E' un intervento epocale, che fornisce a Bear Sterns per 28 giorni una linea di credito al fine di cercare di sistemare la situazione delle proprie finanze o, più probabilmente, trovare un compratore. A questo proposito si pensa che la vendita di Bear Sterns avverrà già entro la giornata di lunedì, ciò conferma la rapidità con cui questi eventi si stanno sviluppando e per noi l'importanza di capire come questi eventi si susseguano con una frequenza tale da consigliare la massima cautela, dato che ognuno di questi ha il potere e la forza di muovere il mercato in modo improvviso e repentino.

Ovviamente la notizia del tentativo di recupero di Bear Sterns ha innescato una serie di timori che altre banche e istituzioni finanziarie siano in condizioni simili e che questo possa essere solo il primo caso di una serie. Dopo la notizia le azioni Bear Sterns hanno perso il 47% e quelle di Lehman Brothers il 15% dopo l'annuncio di essersi assicurata una linea di credito di tre anni da parte delle proprie banche finanziatrici.

C'è da immaginare che la settimana che sta per aprirsi sarà altrettanto movimentata e piena di colpi di scena come lo è stata la scorsa. Inoltre, al panorama delineato sopra si aggiungono la decisione sui tassi della Fed di martedì e la quadrupla scadenza delle opzioni e dei future di giovedì (venerdì i mercati saranno chiusi per le festività pasquali), elementi che da soli basterebbero a rendere l'ambiente di trading estremamente competitivo. Quindi a costo di ripetermi, massima cautela (usiamo i simulatori) e parallelamente massima attenzione (cerchiamo di imparare il più possibile da ciò cui assisteremo sui mercati finanziari nelle prossime giornate).


Fonte: Traderlink: Punti di Vista del Mercato - Stefano Bargiacchi