proseguo la serie di post dedicati a chi si sta chiedendo se sia veramente possibile vivere di trading, ispirandomi alla vita del leggendario Jesse Livermore, forse il più grande trader di tutti i tempi.
in questi giorni sto leggendo un libro che da tempo giaceva nella mia biblioteca, in attesa di un po' di tempo da dedicargli. si tratta di How to Trade Stocks scritto dal leggendario Jesse Livermore, di cui vi ho consigliato l'autobiografia, scritta in forma di romanzo con l'aiuto di Edwin Lefèvre, Reminiscences of a Stock Operator.
il libro giaceva da tempo accantonato nella bibliteca poiché il valore tecnico dello stesso è relativamente scarso, aggiungendo poco o nulla ai concetti preziosissimi espressi in Reminescences. da rilevare, infatti, che il libro è stato pubblicato nella primavera del 1940, quando jesse livermore tentò di dare una svolta alla sua carriera, dopo l'ennesima perdita catastrofica che qualche anno prima, all'età di 56 anni, a causa delle mutate regole della SEC, lo aveva riportato al punto da cui era partito a 16 anni. non era la prima volta che nel corso della sua mirabolante carriera jesse livermore ripartiva da zero, stavolta però è probabile la sua incapacità di adeguarsi alle nuove regole, dettate proprio per contrastare i grandi operatori e manipolatori del mercato dell'epoca, come lui stesso.
l'incapacità di creare un nuovo metodo di fare trading e adeguarsi al mercato, lo portò prima a tentare di darsi alla consulenza, dove proprio in occasione delle pubblicazione del libro nel 1940, riaprendo i suoi uffici, questa volta al pubblico, per permettere a chiunque di fare trading sotto la sua guida, rivelando i suoi segreti. una vera e propria svolta, se si pensa che storicamente, negli anni dei suoi più grandi successi i suoi uffici, con vista da sogno su central park, erano blindatissimi e super segretati, dando alla sua figura un alone di mistero che contrbuì ad accrescerne il mito.
ancora una volta s'impone una riflessione, che da queste pagine vi ho sottoposto più volte, pensando a tutti coloro che fanno corsi o scrivono libri. come mai uno dei più grandi speculatori di tutti i tempi si mette a rivelare i suoi segreti al pubblico? un articolo del time del 9 dicembre 1940 contiene la risposta, valida allora come oggi: "rivelare i propri segreti [...] fu un segno della fine [di jesse livermore ndr]. Nessun uomo in grado di fare soldi per se stesso, rivelerebbe mai al pubblico come fare."
avete letto bene. fa una certa impressione leggerlo nel time del dicembre del 1940. da sola questa frase impone a tutti noi l'ennesima accurata e approfondita riflessione.
l'epilogo di questa storia arriva il 29 novembre del 1940, pochi mesi dopo la pubblicazione del libro che sto leggendo e il tentativo di entrare nel mondo dei corsi di trading, da parte del leggendario jesse livermore.
nel bar dello Sherry-Netherland Hotel di New York, nel pomeriggio, Jesse Livermore fu trovato riverso su una sedia nel bagno della lobby dell'albergo, si era tolto la vita. in un quadernetto aveva lasciato scritte 8 pagine per sua moglie dove ripeteva continuamente la frase: "Questa è l'unica via d'uscita... Sono stanco di combattere...Non merito il tuo amore...Sono un fallimento."
troverete i dettagli della vicenda nell'interessantissimo articolo del time magazine, che ho in parte riportato qui tradotti e ritengo sia una lettura da suggerire a chiunque stia pensando di fare trading.
Jesse Livermore era riuscito a raggiungere successi mirabolanti in questo mestiere, adottando tecniche allora possibili e oggi difficilmente riproducibili, ma non è questo il punto su cui voglio attirare la vostra attenzione, ma sul fatto di quanto sia difficile non solo raggiungere il successo, ma anche mantenerlo o meglio amministrarlo. questo rende questo mestiere una volta di più difficile, se non impossibile. è lo stesso jesse livermore, che nel primo capitolo del libro che sto leggendo scrive in modo molto onesto, al contrario di ciò che spesso troviamo scritto nella maggior parte dei libri e corsi proposti oggi: "Ci sono periodi nei quali si può guadagnare investendo e speculando sui mercati, ma non si può guadagnare costantemente facendo trading ogni giorno e ogni settimana dell'anno. Solo i più stupidi ci proveranno. Semplicemente è al di fuori delle possibilità e non si può fare." (Jesse Livermore, How to Trade Stocks, Duane, Sloan & Pearce, New York, 1940, pag. 7)
fa impressione leggerlo in un libro del 1940, scritto dal più grande speculatore di tutti i tempi, sapendo quello che sarebbe successo di li a pochi mesi. se questa non è materia di riflessione...
ecco, ora ripensate a tutti quelli che scrivono libri sul trading e fanno corsi, insomma a coloro che vivono di trading senza fare trading, pensate poi a ciò che ha fatto jesse livermore quando si è reso conto che l'unico modo per sopravvivere sarebbe stato proprio questo. ripensate alle sue ultime parole, scritte per la moglie e chiedetevi, infine: "si può vivere di trading?".
(continua)