03 novembre, 2010

Il blocco psicologico: non riuscire a entrare in posizione

Ricevo e condivido con voi questo interessante quesito di M.M.:
La ringrazio per l’opportunità di migliorare il trading grazie ai suoi
ottimi insegnamenti.
Le scrivo perché avrei bisogno di un consiglio.
La seguo da diversi
mesi attraverso il suo blog.
Come da lei consigliato, ho letto diversi
libri da lei indicati e fatto trading simulato per 6 mesi con buoni
risultati costanti. Poi ho fatto delle operazioni reali, giuste e
sbagliate, non riuscendo però a fermare in tempo queste ultime con
perdite significative.
Adesso, pur vedendo delle opportunità chiare secondo il suo metodo, non riesco ad inserirmi per paura, cosa mi
consiglierebbe per riuscire a sbloccare questo timore?

Il problema è molto sentito e, bene o male, tutti (me compreso) ci sono passati. Come risolvere? Ecco il mio parere e risposta:
la soluzione è sempre quella di ridurre la dimensione/controvalore del
trade a cifre REALMENTE insignificanti. Ad esempio le 10/50 azioni per
controvalori di 100/200 €. Il problema sono le commissioni minime,
bisogna quindi cercare quei broker che hanno minimi commissionali
molto bassi.

Ad esempio con Directa il minimo commissionale è 0,40 cent, questo
permette di lavorare anche con quantitativi irrisori di azioni senza
sentire troppo il peso delle commissioni.

E' il modo migliore per superare i problemi di cui parla, senza avere
fretta di utilizzare quantitativi maggiori, che col tempo verranno, ma
sempre gradualmente: ad esempio dimostrata la profittabilità con le
poche azioni si potrà incrementare lentamente la dimensione, 10 50 100
250 500 e così via, nel momento in cui si incontrassero problemi
psicologici simili a quelli attuali sarebbe un chiaro segnale di una
size troppo elevata ed è quindi consigliabile ridurla immediatamente
per ritrovare quella confidenza e serenità sempre necessari nel
trading.