14 febbraio, 2007

Blog borsa: se ne accorge anche Panorama...siamo vicini al crollo?

La scorsa settimana è comparso sul settimanale economico Economy e questa settimana sul sito di Panorama un articolo molto interessante che fotografa il panorama attuale dei blog che si occupano di borsa, economia e finanza. I cosiddetti blog finanziari che negli ultimi mesi sono proliferati, a dimostrazione non solo del fatto che il fenomeno merita una giusta considerazione, ma anche del fatto che, essendo ormai al quarto anno consecutivo di rialzo in borsa (eh si, è cominciato nel 2003...), come accade in ogni bull market che si rispetti, man mano che il rialzo procede, attrae nuove schiere di investitori, la cui preparazione e competenza decresce quanto più il rialzo si avvicina all'esaurimento o climax finale. Da qui nasce l'idea del titolo del post, dato che anche l'articolo di Economy - Panorama è un segnale da non sottovalutare al fine di interpretare il momento che stiamo vivendo sui mercati.

Il processo è naturale e si ripete da secoli (si secoli!) immutato, anche se ogni volta la borsa si preoccupa di trovare sempre nuove vittime ovvero di far passare un tempo sufficientemente lungo affinché le ferite, come quelle derivate dal crollo del 2000, si rimarginino e la psicologia dell'uomo abbia la meglio e lo porti a riavvicinarsi alla borsa anche se aveva giurato di non farlo mai più.

Dicevo che la forma dei protagonisti dei titoloni cambia (solo apparentemente) e se nel 1999/2000 non si faceva altro che parlare dei trader online, con numeriosi articoli su riviste e quotidiani, oggi la moda del trader online è passata (anche perché la definizione ha perso completamente di significato, dato che praticamente tutto il trading globale avviene online) e i giornalisti, che pur qualcosa devono inventarsi, inconsapevoli complici del massacro che prima o poi arriverà con la fine del rialzo, hanno trovato un nuovo filone da seguire, una nuova moda: quella dei blogger finanziari che parlano di borsa o, come li definisce panorama, quelli del parco blog. L'articolo si affretta a precisare che in realtà non c'entrano nulla coi protagonisti del vecchio parco buoi, anche se in effetti i due fenomeni hanno qualche elemento in comune che non trascurerei (mi ci metto dentro io per primo, perché se si è parte del parco buoi non ci si accorge effettivamente di esserlo, almeno finché dura il rialzo, quindi il dubbio e d'obbligo). Ecco così che, mentre gli indici come il Dow Jones raggiungono i massimi storici, iniziano a comparire articoli come quello di Economy - Panorama, che devono quantomeno far riflettere sulla natura del rialzo in corso, come è nostro dovere fare.

Vorrei subito chiarire che questo post non ha alcuno scopo polemico e che la mia intenzione è analizzare il fenomeno per trarne indicazioni utili anche per comprendere la natura del rialzo in corso, come già fatto in altri post oltre che per analizzare il fenomeno dei blog dedicati alla borsa, di cui fa parte il profste blog.

Dico subito che (per fortuna) il profste blog non è stato citato tra i blog borsa che compaiono nell'articolo (ne spiego più sotto i motivi) e parallelamente faccio i miei complimenti ai colleghi blogger, molti dei quali hanno condiviso con il profste blog una progetto comune (qualcuno di voi ricorderà il Netowrk Blog Finanziari), progetto poi abbandonato per una polemica che questo post scatenò, dove in sostanza dichiaravo la mia non condivisione della scelta di altri, che peraltro rispettavo e rispetto, di fornire segnali operativi o indicazioni sulla propria operatività, dato che il profste blog ha da sempre messo in chiaro come non fornisca MAI alcun segnale operativo, ma si proponga di descrivere ciò che accade al nostro indice e future SP MIB per avere un idea molto generale sull'anadamento del mercato e null'altro. Da allora le nostre strade si sono divise, anche se resta il rispetto per il lavoro di tutti e qualche progetto cui partecipo insieme ad alcuni di loro, come nel caso di Trend Online.

Dicevo che dal progetto del Network Blog Finanziari (ormai scomparso) il profste blog scelse di staccarsi e di proseguire per la propria strada. Il primo problema che mi trovai davanti fu quello di scegliere il pubblico cui rivolgersi. La scelta, quasi obbligata dai motivi alla base della discussione con i coleghi blogger, insieme alla non condivisione della scelta dell'anonimato praticata da alcuni di loro (l'articolo parla esaustivamente di questo aspetto e si spinge solo fino a citare alcuni blogger, un po' come si fa negli articoli di nera, col nome e il cognome puntato, tipo Mario R.). Ricordo con un sorriso che uno dei partecipanti allo scomparso Network, negli email che ci scambiavamo, noto questa cosa dell'anonimato ed essendo contrario come me disse: "non capisco perché non dobbiamo dire il nostro nome, non siamo mica scambisti?!?" e non poteva non avere ragione...

Tornando alla scelta del profste blog, dopo un periodo di incubazione, dove addirittura non ho postato alcunché (durante l'estate e parte dell'autunno) decisi di dare al blog un indirizzo altamente professionale e di rivolgermi esclusivamente ad un pubblico di professionisti della finanza e del trading, come statuito chiaramente nelle AVVERTENZE e in ogni pagina del sito stesso.

Ecco quindi che quando l'articolo alla fine elenca i blog più cliccati è stato con un certo sollievo che ho notato come il profste blog non fosse tra questi. Il motivo è semplice: essendo un blog rivolto ai professionisti, non può per definizione essere tra i più cliccati, cosa dimostrata dalla quotidiana classifica dei siti di Economia e Finanza, che usando come contatore di accessi ShinyStat, dove il profste blog viene regolarmente battuto dai colleghi dell'ex Network Blog Finanziari, citati anche da Panorama come i più cliccati. E' mio dovere, infine, ricordare come il motivo alla base del limitato successo di pubblico del profste blog, stia nella statistica più famosa del mondo della finanza, quella secondo la quale il 95% di coloro che investono in borsa lo fa perdendo, quindi chi perde non ha tempo per studiare o analizzare i mercati, ma vuole le dritte, i rumors, i tip o i cavalli sicuri su cui puntare e si dirige verso quei siti e blog che rispondono alle loro esigenze con analisi sui titoli, livelli di entrata, Stop Loss, Take Profit e consigli vari.

Tutte queste cose non trovano e non troveranno MAI spazio sul profste blog e per questo i visitatori sono relativamente pochi, così come in borsa sono pochi quelli che guadagnano e tanti quelli che perdono. Qui si parla di borsa, finanza e investimenti in modo serio, non si propongono formule magiche per diventare ricchi, ma solo un metodo, che è il mio, basato solo sullo studio e sull'apprendimento e che si propone di funzionare non solo nei mercati al rialzo, ma in tutti i mercati e periodi: rialzisti, ribassisti e laterali. Un metodo che vi descrivo ogni giorno, parlandovi semplicemente di quello che faccio e analizzo pr il mio lavoro, senza dare consigli o parlarvi di mirabolanti guadagni realizzati, sapendo bene che non bisogna confondere l'intelligenza con un mercato al rialzo. Un metodo che io stesso sto imparando giorno dopo giorno, che può essere anche giudicato molto duro e noioso e addirittura inutile, come una volta mi fece notare un collega blogger quando gli parlavo delle ore passate a studiare. Duro e noioso come spesso sa essere questo mestiere, tutto il contrario di quello che vorrebbero far credere quelli che (loro si) guadagnano sempre e in ogni mercato, sia che voi guadagnate o perdiate: gli intermediari, le banche e i broker.

Queste riflessioni nulla tolgono al lavoro dei colleghi blogger, che seguo io stesso quando posso, cui vanno i miei complimenti più sentiti per gli ottimi risultati ottenuti in termini di visibilità e che gli accessi e gli articoli di giornale testimoniano. Questi risultati sono un ottimo segnale per la formula da loro adottata, che ne conferma il successo in termini di pubblico e visitatori.

Su queste pagine continuiamo per la nostra strada (io e i miei pochi visitatori) e se Panorama non si accorge del profste blog sappiamo che è solo un bene, perché parliamo di cose che non sono accessibili a tutti e questo è un segnale che la strada scelta è quella giusta per noi. La nostra strada che non è ne migliore ne peggiore, ma soltanto diversa da quella scelta dagli altri blogger finanziari. Una strada che non ha come scopo la crescita degli accessi o gli articoli su giornali e riviste o la visibilità che questi possono dare, bensì quello di imparare giorno dopo giorno un mestiere difficile.

BIBLIOGRAFIA:

Link all'articolo di Economy e Panorama

Gli storici appartenenti allo scomparso Network Blog Finanziari:
Fuorimercato
Il Banchiere
Trafficante Volpino
Rumors e Risparmio
Zener
l'Imprenditore
IG Trader


Aggiornamento sui Borsa Blog e gli articoli sulla stampa.