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Come accennato nel primo aggiornamento di stamattina era assolutamente necessario attendere la chiusura per trarre giudizi definitivi sulla seduta.
Come dimostrato, infatti, la forza della situazione rialzista dei trend giornaliero e settimanale (quello orario si è girato al ribasso stamane), rende il ribasso, per quanto pesante, registrato ieri sera e in apertura passibile di improvvisi e repentini cambi di fronte.
Come si vede dal grafico a due ore, la rottura dell'area di congestione si può ora classificare come falsa essendo il mercato rientrato pienamente all'interno della stessa, grazie al recupero iniziato poco dopo le 10 e proseguito fino alla chiusura avvenuta su valori massimi e a un passo dai 43000, livello psicologico.
Il comportamento del mercato ha quindi confermato, per l'ennesima volta la situazione di incertezza ed è il risultato dell'equiprobabilità di una soluzione della congestione nei due sensi. Il comportamento è quindi ancora tipicamente quello che si riscontra nei trading range e il progressivo allargamento dei confini dello stesso, rende molto bene l'immagine di indecisione e incertezza rappresentata dalla broadening formation.
Nulla di fatto quindi e anche oggi si può classificare come un altro giorno di comportamenti strani e apparentemente inspiegabili, se non, lo ripeto, in una logica tipicamente da trading range, che da tempo non si osservava sui grafici giornalieri dell'S&P MIB, che da anni si muove in trend ben definiti e raramente in orizzontale. Non rimane che proseguire il nostro esercizio di pazienza e obiettività, cui il mercato ci sta costringendo da giorni.