06 ottobre, 2007

Market Profile. Analisi 06 Ottobre 2007



La prima e importante notizia che ci ha portato la seduta di venerdì è stato il raggiungimento dei massimi storici da parte dell'S&P 500, con una chiusura al di sopra degli stessi, che ne conferma il superamento. Quella che vedete sopra è il grafico riferito all'indice cash.

La positività della giornata, che ha affiancato al Dow Jones anche l'S&P 500, dagli indici che viaggiano sui massimi di tutti i tempi, è stata innescata dal dato sull'occupazione statunitense pubblicato le 14.30, risultato positivo rispetto alle attese. Se in quel momento innescato un rally molto marcato su tutti gli indici azionari, che ha portato il nostro future S&P MIB fino ai 41.000 e tutti gli altri a superare con decisione i massimi stabiliti nella seduta di lunedì, cui è seguito un ritracciamento terminato ieri alle 14.30.

È importante ricordare come il nostro fib abbia ancora una volta anticipato le tendenze poi mostrate dagli altri indici azionari, poiché fin da giovedì aveva raggiunto i massimi di lunedì anticipando ciò che puoi e altre hanno fatto soltanto venerdì. La positività innescata dal rapporto sull'occupazione Usa è stata confermata anche da una marcata discesa verificatasi sul Bund e sul cross yen dollaro, sempre alle 14.30.

Purtroppo la chiusura anticipata di piazza affari, non ha permesso di vedere quel proseguimento dei rialzi verificatosi dopo la stessa e che appunto portato, tra le altre cose, l'S&P 500 ai massimi storici. Anche il Nasdaq, che da tempo sta sovraperformando e altri indici guidando i recuperi rispetto ai cali di agosto ha ieri messo a segno una performance nettamente positiva guidando i rialzi generalizzati.

I volumi in aumento rispetto alle sedute precedenti confermano la dinamica rialzista, anche se gli stessi volumi sono risultati più bassi della media di quelli che hanno caratterizzato la discesa estiva, come risulta chiaramente dalla figura qui sotto:


Quest'elemento solleva qualche doverosa considerazione che porta alla cautela dei giudizi sul rialzo in corso, che resta comunque un elemento oggettivo. Negli scorsi giorni abbiamo elencato alcuni punti sulla natura dello stesso, considerazioni che restano pienamente valide.

Venendo all'analisi del Market Profile, per quanto riguarda il nostro indice S&P MIB disponiamo di dati parziali legati alla chiusura anticipata di piazza affari, che non permette al profilo di mostrare il proseguimento di positività di cui abbiamo parlato sopra, è probabile infatti che il livello dei 41.000, che aveva momentaneamente fermato i rialzi sarebbe stato superato.


Quel che possiamo comunque vedere il grafico sopra è che nelle ultime sedute il valore è stato costantemente portato più in alto, a conferma della fine del periodo di ritracciamento. La parte ingrossata del profilo poco al di sotto dei 41.000, corrisponde al periodo di consolidamento che ha preceduto la chiusura delle 17.40, che sugli altri mercati azionari ha poi dato luogo all'ultimo strappo al rialzo, che ha confermato l'azione positiva mostrata a seguito dei dati delle 14.30.

Vediamo allora di analizzare i profili dell'Eurostoxx 50, che ha potuto godere fino all'ultimo della positività della seduta di venerdì:


Come se si osserva chiaramente dalla sequenza dei Market Profile delle ultime quattro sedute dello stoxx postate sopra, fino a giovedì l'azione di ritracciamento è molto più chiara che non sul nostro S&P MIB, che già giovedì aveva, anticipando come detto gli altri indici, iniziato i rialzi. Si osserva peraltro come la stessa seduta di giovedì dell'Eurostoxx 50 fosse riuscito a portare il valore più in alto di quella di mercoledì, anticipando la positività poi mostrata venerdì.

Soffermiamoci ora sull'analisi del profilo di venerdì, dove si osserva una struttura generalmente più allungata verso l'alto, rispetto a quella del fib che ha sofferto della chiusura anticipata, che conferma la netta positività della giornata. E' molto utile confrontare le strutture profilo di venerdì con quella dei giorni precedenti e che mostra con estrema chiarezza la dinamica che ha posto fine al periodo di consolidamento, riprendendo il trend al rialzo. Anche la chiusura vicino ai massimi, presente anche sul profilo del fib, conferma la positività della giornata di venerdì.

In generale, sembra proposito del rapporto che lega il nostro indice S&P MIB agli altri, se da un lato è indubbio il suo carattere anticipatore, proprio per questo ci troviamo ancora lontani dai massimi, rispetto alla posizione degli altri indici azionari. Ricorderete infatti come, fin dalla fine del mese di aprile, il nostro indice avesse iniziato quel movimento laterale che poi in luglio ha portato ai crolli generalizzati, ciò avveniva mentre gli altri raggiungevano nuovi massimi e questo ha portato alla posizione odierna del nostro indice, che rispetto al raggiungimento dei suoi stessi massimi appare relativamente in ritardo rispetto agli altri. Questo può introdurre da un lato gli elementi di cautela nel giudicare il presente rialzo, già ricordati sopra, così come può portare ad un'accelerazione dei recuperi cui assisteremmo nelle prossime sedute, laddove la bontà del rialzo in corso dovesse essere confermata.

Teniamo quindi presente in generale che la crisi creditizia è tutt'altro che esaurita, anche il dato sull'occupazione statunitense presentato venerdì è certamente positivo, ma non troppo. Nel senso che è stato giudicato buono, ma non grandioso e in alcuni settori si possono ancora ben osservare le conseguenze della crisi. Certo, non è un dato occupazionale che predice un'imminente recessione, com'era stato ipotizzato durante i mesi estivi. Tuttavia, è per noi necessario mantenere alto livello di guardia. Non manchiamo di ricordare che, infatti, questo recupero sta avvenendo nell'ultimo trimestre quello dove i gestori dei fondi vedono calcolati i propri bonus annuali ed è ovvia l'impellente necessità degli investitori istituzionali di presentare risultati positivi per l'anno.

Tra gli elementi di cautela citati resta il fatto che abbiamo Dow Jones ed S&P 500 che viaggiano sui massimi di tutti tempi, con un Nasdaq estremamente forte, come non era mai avvenuto dalla crisi del 2000 in poi e tutti gli altri indici azionari che seguiamo, che si trovano in prossimità dei massimi di luglio, pronti a raggiungerli in brevissimo tempo.